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Thursday, April 1, 2021

Elkann: “Stellantis nel 2021 triplicherà le vendite dell’elettrico” - La Stampa

È un John Elkann proiettato sul futuro, ma che non tralascia le lezioni del passato, quello che nella sua tradizionale lettera agli azionisti traccia la rotta di Exor, la holding della famiglia Agnelli. Non per nulla Elkann cita Eraclito: "Niente perdura, tranne il cambiamento". «L’obiettivo di Exor - scrive il presidente e amministratore delegato - è quello di costruire grandi società, che per noi sono quelle che operano secondo i più alti standard, che cercano di rinnovarsi e cambiare, che si distinguono e allo stesso tempo agiscono in modo responsabile».

Il 2020 ha mostrato l'importanza di queste caratteristiche e in particolare ha portato una significativa accelerazione del ritmo di cambiamento delle aziende del gruppo. «Allo stesso tempo - prosegue Elkann - abbiamo continuato a costruire il nostro futuro completando l’Opa su Gedi e investendo in Via Trasportation. Abbiamo inoltre finalizzato la nostra prima acquisizione nella Cina continentale, diventando azionisti di maggioranza nel brand di luxury lifestyle Shang Xia». Nella lettera un annuncio che è anche un segnale di speranza e ottimismo. «Se il successo della campagna vaccinale lo permetterà - è scritto - incontreremo di persona i nostri investitori a Torino il 30 novembre alla Fondazione Agnelli per discutere del passato e del futuro».

Come sempre, il leader degli Agnelli nella lettera fa un mix di bilanci, previsioni e notizie inedite. In uno dei passaggi più significativi della lettera, Elkann rende omaggio allo scomparso Sergio Marchionne, che così tanto ha contribuito alla salvezza, prima, e alla crescita, poi, di Fiat, diventata Fca, ponendo le premesse per la nascita di Stellantis insieme a Psa. «Sono orgoglioso che abbiamo concluso con successo una fusione del tipo che Sergio Marchionne aveva raccomandato anni fa nelle sue "Confessioni di un drogato di capitale", in cui sosteneva la necessità di un consolidamento nell'industria automobilistica per consentire un uso del capitale più efficiente e una più efficace capacità competitiva - sostiene Elkann - Se Sergio fosse ancora con noi oggi, sono sicuro che approverebbe con forza la creazione di Stellantis». Quindi prosegue: «Sono onorato di esserne il presidente e con Carlos Tavares al timone come amministratore delegato, alla guida di un team collaudato e di grande talento, abbiamo un'entusiasmante opportunità di plasmare il settore che i miei antenati hanno contribuito a creare e il cui spirito pionieristico ancora ci guida oggi».

Grazie alla sua dimensione Stellantis potrà investire risorse per offrire nuovi prodotti grazie a un portafoglio di marchi rinomati. Inoltre, sarà in grado anche di aumentare significativamente la sua attuale gamma di modelli elettrificati. Quest’anno, annuncia , presidente del quarto gruppo automotive mondiale, con 11 nuovi modelli ad alto voltaggio, si prevede di quasi triplicare le vendite globali di veicoli Bev e Phex: da 139.000 a 400 mila.

«Come maggiori azionisti di Stellantis e di Via Transportation, ci troviamo nel cuore del cambiamento e abbiamo l'opportunità unica di potervi prendere parte nel prossimo decennio - sottolinea Elkann - Nella mobilità i veicoli elettrici, il trasporto aereo e spaziale di nuova generazione, il delivery coi droni, la digitalizzazione delle flotte, la guida autonomia e tutte le infrastrutture sottostanti legate ad essa (rinnovabili, batterie, infrastrutture di rete) stanno rivoluzionando e in alcuni casi rivitalizzando i settori tradizionali».

Rimanendo nel settore auto, anche se in questo caso bisogna usare i parametri del lusso, Elkann ricorda che Ferrari è diventata la l’azienda di maggior valore a par farte di Exor. «Il consiglio di amministrazione - dice Elkann, dopo aver ricordato il grande lavoro svolto dall’ex ad Louis Camilleri, ritiratosi a dicembre per ragioni personali - sta facendo buoni passi avanti nel processo di selezione del leader giusto che guiderà Ferrari verso una nuova era e verso traguardi ancora più grandi».

Ma Exor non è solo automotive. Elkann ricorda il recente accordo con Christian Louboutin (scarpe di lusso e oltre). «Crediamo che nel futuro della società ci siano nuove importanti opportunità. Il management ha sviluppato un ambizioso business plan che si basa sui punti di forza dell'azienda e che le consentirà di crescere in aree che mostrano tendenze strutturalmente favorevoli, come nel mercato cinese e nell'e-commerce». E restando nel settore Elkann annuncia che Suzanne Heywood, oltre a continuare a ricoprire il ruolo di presidente di Cnh Industrial, sarà presidente di Shang Xia, un'altra delle nuove società del gruppo. «Quando ricerchiamo società in cui investire, guardiamo in particolare alla loro capacità di diventare e rimanere grandi. Crediamo che Shang Xia abbia quel potenziale, sostenuto da un'ambizione molto chiara: creare il primo marchio cinese globale nel settore del luxury lifestyle». Del resto, i consumatori cinesi, come spiega Elkann, rappresentano oggi un terzo della spesa nel settore del lusso e si prevede che tale percentuale crescerà fino a raggiungere almeno la metà del totale, con il mercato cinese che arriverà a valere 95 miliardi di euro entro il 2025. Exor, con le sue controllate e partecipate, vuole dire la sua.

E qui torniamo all’inizio. L’interesse del gruppo guidato da Elkann per le aziende del 21esimo secolo, le start up innovative, ha portato alla nascita di Exor Seeds, attività di investimento in startup early e late stage, sotto la guida di Noam Ohana dal 2017. «Dalla sua nascita - sottolinea il presidente e ad di Exor -  abbiamo investito circa 250 milioni di dollari in 42 aziende in tutto il mondo, circa la metà delle quali negli Stati Uniti, un terzo in Emea e i restanti in Apac e America Latina». Due dei maggiori investimenti di Exor nel 2021 stanno costruendo i leader europei nella tecnologia applicata al settore immobiliare e della salute.  

Nel 2020 Exor ha comunque investito anche in un comparto più maturi. I Fondi azionari di Exor hanno raggiunto il traguardo di 1 miliardo di dollari di plusvalenze, con un rendimento lordo in 4 anni del 174,4% in dollari (28,5% su base annua). Fra gli investimenti più significativi, Ocado nel Regno Unito (acquisti alimentari online), le miniere di platino e Rolls-Royce (motori aerei). La crisi ha accelerato un cambiamento globale nelle preferenze dei consumatori riguardo all’acquisto di cibo online, creando nuove opportunità per Ocado. Come conseguenza il prezzo delle azioni di Ocado è cresciuto di 8 volte rispetto al valore del nostro investimento iniziale.

Nel caso delle aziende minerarie di platino, la pandemia ha inizialmente causato un forte calo delle loro azioni, ma i prezzi delle azioni si sono poi ripresi in modo deciso, raggiungendo nuovi record sulla spinta di una domanda resiliente.

Infine i motori aerei, rinverdendo l’epopea di Fiat Avio. Rolls-Royce è il secondo produttore mondiale di motori per aeromobili civili, dopo General Electricm, e ha anche importanti attività nei sistemi di difesa e di alimentazione. E’ stata colpita in modo particolarmente severo dalla crisi del Covid-19, avvenuta nel momento in cui la società si stava riprendendo da problemi di ingegneria che hanno interessato la nuova famiglia di motori Trent 1000. La società ha intrapreso drastiche scelte manageriali, con tagli dei costi a tutti i livelli e un riposizionamento del portafoglio. «Guardando al futuro - conclude Elkann - crediamo che Rolls-Royce sia ora nelle condizioni di mantenere la propria quota di circa il 50% nell'interessante mercato dei motori aeronautici a fusoliera larga, migliorando anche in modo sostanziale la sua generazione di cassa grazie al recupero delle ore di volo».

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