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Wednesday, June 30, 2021

Le Borse di oggi, 30 giugno. I listini Ue chiudono in calo, preoccupa la variante Delta - la Repubblica

MILANO - Le Borse europee chiudono deboli esaurendo la spinta che era arrivata in apertura dai nuovi record, ieri sera, di Wall Street: nel corso della seduta, l'ottimismo ha lasciato spazio alla preoccupazione. A condizionare gli umori dei mercati è ancora la variante Delta, la cui diffusione rischia di frenare il ritmo della ripresa dell'economia mondiale. Sono così passati in secondo piano i dati sul mercato del lavoro negli Usa, migliori delle attese: a maggio si sono registrati 692 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, di gran lunga superiori alle aspettative degli analisti per una crescita di 475 mila unità.

Wall Street si muove incerta: alla chiusura degli scambi Ue, il Dow Jones è in progresso dello 0,4%, lo S&P 500 è invariato mentre il Nasdaq è in ribasso frazionale. Chiusure negative, come detto, in Europa: Londra arretra dello 0,67%, Francoforte cede lo 0,99% e Parigi lo 0,91 per cento. Non sfugge al trend anche Milano: l'indice Ftse Mib risale dai minimi ma termina a -1,01%. Si mette in evidenza Unipol, migliore del listino principale anche dopo il completamento degli acquisti da parte di Koru (veicolo partecipato da Coop Alleanza 3.0 che è primo azionista del gruppo assicurativo, Cefla, Cooperare, Nova Coop, Aurum e Copura). La società ha rilevato solo 7,44 milioni di azioni, meno delle intenzioni iniziali, pari all'1% del capitale: il prezzo pagato è stato di 34,2 milioni di euro. Tra i singoli titoli, si segnala il tonfo (-13%) di Safilo che non fa prezzo in avvio di giornata dop la decisione del cda di convocare l'assemblea per votare un aumento di capitale a pagamento, per un controvalore massimo di 135 milioni. Quando entra agli scambi, l'azione perde in doppia cifra.

Gli investitori soppesano anche il leggero rallentamento del'attività manifatturiera, pensalizzata da una serie di interruzioni nelle catene di approvigionamento e da un focolaio Covid in una importante regione di produzione, con l'indice pmi che si è attestato a giugno  a 50,9 rispetto ai 51 di maggio ma comunque sopra il 50,8 attesi dagli analisti. In Asia Tokyo ha chiuso in calo a -0,07%, nonostante un miglioramento della fiducia dei consumatori nel mese in corso. Debole anche Hong Kong che ha perso lo 0,57%.

L'euro chiude in calo sotto quota 1,19 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,1868 dollari e 131,57 yen. Dollaro/yen sale a 110,85. "Le preoccupazioni per il virus in tutto il mondo stanno supportando le azioni blue chip", ha affermato Jeffrey Halley, analista di Oanda. Come il dollaro, spesso considerato un bene rifugio. Dopo due mesi e mezzo di calo, le contaminazioni da Covid sono in aumento in Europa, principalmente a causa della variante Delta nel Regno Unito e in Russia, dove sta provocando nuovi focolai epidemici. Lo spread tra Btp e Bund tedesco chiude in lieve calo a 103 punti base, rispetto ai 105 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è stabile allo 0,82%. Da segnalare i dati Istat sull'inflazione di giugno, mentre la Confindustria ha rilasciato la nota flash sulla congiuntura registrando il miglioramento delle prospettive del Pil.

Sotto i riflettori anche il prezzo del petrolio, alla vigilia della riunione dell'Opec che dovrebbe dare il via libera ad un aumento della produzione. I prezzi del barile restano in forte rialzo dopo i dati sulle scorte Usa, che scendono oltre le attese. A New York il Light crude Wti avanza dell'1% a 73,74 dollari e quelli sul Brent dello 0,68% a 75,25 dollari al barile.
C'è attesa per la riunione di domani dell'Opec+ per decidere i suoi livelli di produzione a partire da agosto. Gli investitori puntano attualmente su un piccolo aumento di 500.000 barili al giorno. L'Opec+ intende discutere una possibile estensione oltre aprile del 2022 del suo attuale accordo sulle forniture di petrolio. In pratica i Paesi produttori potrebbero decidere di allungare i tempi degli aumenti produttivi precedentemente concordati.

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