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Friday, November 26, 2021

Borsa, Milano chiude in crollo per la variante Covid (-4,6%). Male anche tutte le piazze europee - Corriere della Sera

I timori per la nuova variante Covid e lo scivolone del prezzo del petrolio fanno crollare le Borse mondiali e con loro Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 4,60% a 25.852 punti, ai minimi della durissima giornata sui mercati. Chiusura in rialzo a 129 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano allo 0,92% sul mercato secondario. Un vero Black Friday per i mercati, in una giornata in questo caso pessima che non ha risparmiato nemmeno le criptovalute (con il Bitcoin che dopo cali di oltre il 20% si è attestato su un ribasso di circa l’8%). Come detto, malissimo il petrolio, che ha toccato cali a due cifre anche sotto la quota dei 70 dollari al barile.

I titoli che invece ne hanno beneficiato

Di questo momento molto particolare hanno beneficiato per contro alcuni titoli che possono avere benefici da una stretta sanitaria e anche dalla mancanza di relazioni sociali in presenza: è il caso del produttore di vaccini Moderna, il cui titolo è salito di oltre il 20% a Wall street, con Pfizer e il gruppo delle conferenze on line Zoom in aumento di circa sei punti percentuali. A Milano invece tra i gruppi a elevata capitalizzazione ha chiuso in forte controtendenza il farmaceutico Diasorin, in prima fila sui test per la rilevazione Covid, che ha segnato un aumento finale di oltre il 5%. Tra i titoli azionari ha tenuto comunque Tim, che ha chiuso la seduta in concomitanza con la riunione del suo Cda limata dello 0,7% a 0,48 euro, poco sotto il primo prezzo ipotizzato da Kkr per un’Opa.

L’Europa conclude in scivolata

Per le piazze europee la chiusura di settimana è in linea con il venerdì nero di forte volatilità sui listini. E così, i mercati azionari si fermano tutti pesantemente negativi sotto le vendite. Il Dax 30 di Francoforte perde il 4,11% a 15.263 punti. Crolla anche il Cac 40 di Parigi a meno 4,64% a 6.747 punti. Maglia nera per l’Ibex 35 di Madrid che cede il 5,08% a 8.392 punti. Il Ftse 100 di Londra arretra del 3,64% a 7.044 punti.

Wall Street chiude negativa

Wall Street chiude negativa. Il Dow Jones perde il 2,52% a 34.900,98 punti, il Nasdaq cede il 2,23% a 15.491,66 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,26% a 4.595,01 punti. Per lo S&P 500 si tratta del calo maggiore da febbraio.

Petrolio, si teme calo domanda con nuova variante Covid

Dopo l’apertura delle contrattazioni di Wall Street prosegue il crollo degli indici del petrolio, con il Wti che arretra del 7,74% a 72,32 dollari al barile, e il Brent che perde il 6,82% a 76,61 dollari al barile, sulla scia dei timori provocati dalla diffusione della variante `Nu´ della Covid-19, che l’Opec+ sta monitorando. La variante infatti potrebbe peggiorare le prospettive del mercato petrolifero a meno di una settimana dall’incontro (il 2 dicembre) che deciderà la nuova politica produttiva. L’Opec+ sta già aumentando l’offerta così come gli Stati Uniti hanno deciso di attingere alle riserve strategiche per raffreddare i prezzi. Tuttavia, una fonte della Reuters ha affermato che la Russia, membro chiave dell’Opec+, non è finora preoccupata per la variante del virus. Nei mesi scorsi l’Opec+ ha resistito alle richieste degli Stati Uniti di incrementare la produzione per abbassare i prezzi del greggio ma l’organizzazione è andata avanti per la sua strada aggiungendo 400.000 barili al giorno ogni mese da agosto.

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