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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tornano gli acquisti sui mercati azionari europei che rimbalzano dopo un inizio di settimana in netto calo a causa del rapido diffondersi della variante Omicron, delle mosse della Banca centrale cinese sui tassi e dello stallo in Usa sul maxi piano sociale e ambientale dell'amministrazione Biden.I risultati dei test di Moderna sul proprio vaccino avevano già contributo a ridimensionare le perdite dei listini alla vigilia mentre i segnali di apertura del senatore Joe Manchin su un piano Build Back Better rivisto favoriscono un cauto ottimismo sul destino del piano Usa.
«L'incertezza globale rimane elevata - dicono gli analisti di ActivTrades - poiché gli investitori faticano a valutare in che modo questa nuova ondata influenzerà le economie, soprattutto in un momento in cui le politiche monetarie di alcuni paesi si fanno più aggressive». Questa situazione, notano, fornisce un forte supporto per i rifugi sicuri come l'oro con gli investitori che comunque riducono la loro esposizione alle azioni, «interrompendo il rally di Babbo Natale che tutti stavano aspettando».
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A Piazza Affari corre St, bene i titoli oil
A Milano è Stmicroelectronics a guidare le big anche grazie alla guidance sopra le attese da parte dell'americana Micron Technologies. Rimbalzo per la galassia Exor molto penalizzata nella seduta di lunedì: salgono Cnh Industrial, Exor e Stellantis. La risalita del petrolio sostiene Eni. Continua la corsa Prysmian tra i pochi in controtendenza alla vigilia grazie ai contratti per due progetti di eolico offshore negli Stati Uniti. Tra le banche bene Banca Pop Er: un nuovo cda della banca modenese che deve valutare come procedere sul dossier Bca Carige.
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Petrolio in salita, non si ferma la corsa del gas
Il petrolio recupera parte delle perdite della seduta di lunedì 20 dicembre, dovute all'accelerazione dei contagi e allo stop al maxi piano di investimenti Usa che sono alla radice della discesa. Intanto, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, non si ferma la corsa del gas che super i 160 euro al megawattora su nuovi record dopo che la quantità di gas nella stazione tedesca di Mallnow, dove termina il gasdotto Yamal Europe, è scesa a zero nelle prime ore di stamattina secondo i dati dell'operatore Gascade. Una situazione che costringerebbe l'Europa a far ricorso alle riserve in un periodo di basse temperature e elevati consumi a cui le fonti rinnovabili non possono far fronte in maniera sufficiente. Non sono chiare, secondo gli analisti citati da Bloomberg, le ragioni alla base di questa minore fornitura russa nel gasdotto che va dalla Siberia nord-occidentale alla Germania attraverso Bielorussia e Polonia.
Borse, l'Europa rimbalza. Titoli oil in luce con il petrolio in salita - Il Sole 24 ORE
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