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Perfezionato il riassetto della wholesale company con passaggio delle azioni da Enel a Cdp e al fondo Macquarie. Nominato il nuovo cda: ecco tutti i nomi. Per la strategia di cablaggio disponibili 7,175 miliardi di euro derivanti dall’accordo con otto istituti di credito
03 Dic 2021
Federica Meta
Giornalista
Via al riassetto di Open Fiber (OF). Il passaggio delle azioni da Enel a Cdp e al fondo Macquarie è stato perfezionato: nella wholesale company aumenta il peso di Cassa depositi e prestiti che sale al 60% dal precedente 50%. Al fondo australiano il restante 40%.
A seguito dell’operazione, l’assemblea dei soci si è riunita per eleggere il nuovo cda: Barbara Marinali (Presidente), l’attuale direttore generale Mario Rossetti (Amministratore delegato), Alessandro Tonetti e Roberta Battaglia designati da Cdp Equity e Nathan Luckey e Geoffrey David Shakespeare espressione di Macquarie Asset Management.
Nella sua prima riunione il board ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2031.
La cessione delle quote Enel
Enel ha ceduto a Macquarie Asset Management il 40% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 2.199 milioni di euro, di cui circa 79 milioni di euro a titolo di “ticking fee”, calcolata dal 1° luglio 2021 fino al closing dell’operazione. Tale corrispettivo include il trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 248 milioni di euro.
13 Dicembre 2021 - 17:00
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Contestualmente a Cdp Equity è stato ceduto il 10% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 534 milioni di euro, di cui circa 4 milioni di euro a titolo di “ticking fee”, calcolata dal 1° novembre 2021 fino al 30 novembre 2021. Il corrispettivo include il trasferimento del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 62 milioni di euro.
Il corrispettivo complessivo incassato da Enel ammonta quindi a circa 2.733 milioni di euro, ed ha comportato la rilevazione di un provento a livello di Gruppo di circa 1.763 milioni di euro e un effetto sull’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 2.423 milioni di euro.
“Con la fine dell’anno chiudiamo anche il nostro percorso in Open Fiber, che ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari a livello industriale in Italia oltre ad approfondire le nostre conoscenze in merito alla fibra ottica – dice l’Ad di Enel, Francesco Starace – Grazie a Open Fiber, al suo management e ai colleghi tutti abbiamo dotato il Paese di circa 64.000 chilometri di infrastruttura in fibra ottica Ftth ad altissima velocità, un’attività sulla quale, poco più di sei anni fa, in pochi avrebbero scommesso. Facendo leva su una expertise ormai consolidata, continuiamo a guardare con molta attenzione ad opportunità di creazione di valore in altre geografie, anche attraverso il modello di Stewardship, supportando una sempre maggiore interconnessione in un contesto di crescita dinamico, inclusivo e sostenibile.”
Cdp Equity diventa così il maggiore azionista di Open Fiber con una quota complessiva del 60% del capitale. Allo stesso tempo, Macquarie Asset Management ha completato l’acquisizione da Enel del restante 40% di Open Fiber.
Il nuovo piano industriale
Il piano industriale 2022-2031 di OF punta alla copertura dell’intero territorio nazionale, mediante il completamento degli interventi nelle aree nere (cluster A e B) e nelle aree bianche (cluster C e D) e la copertura delle aree grigie, a partire dalla partecipazione alle gare che verranno indette dal Governo nell’ambito del Pnrr.
A copertura del nuovo piano industriale, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’accordo raggiunto con Banca Santander, Banco Bpm, BnpP Paribas, Crédit Agricole, Ing Bank, Intesa, Société Général e Unicredit che prevede linee di credito committed per 7,175 miliardi di euro.
“Tale operazione rappresenta il più grande finanziamento infrastrutturale in reti di telecomunicazione mai realizzato in Emea – spiega una nota – e conferisce a OF le risorse e la flessibilità necessarie per accelerare e completare gli interventi in corso e per ulteriormente estendere la sua presenza sul territorio nazionale”.
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