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Thursday, January 27, 2022

Le Borse di oggi, 27 gennaio 2022. Pil Usa oltre le attese: +6,9% nel quarto trimestre, crescita record dal 1… - La Repubblica

MILANO -  Le Borse europee accelerano sulla scia dei dati incoraggianti arrivati dell'ecnomia Usa, con il Pil cresciuto del 6,9% del quarto trimestre, oltre le attese, portando il dato complessivo sul 2021 a quota 5,7%, record dal 1984. Una spinta al rialzo dopo una partenza fiacca all'indomani delle decisioni della Fed. La banca centrale Usa ha confermato di fatto l'imminente aumento dei tassi e lo stop agli acquisti del programma straordinario per risollevare l'economia e i mercati hanno letto le parole del governatore Powell come un posizionamento da "falco". I listini terminano così tutti in in buon rialzo Milano cresce dello 0,99%, Londra sale dell'1,16%, Parigi avanza delo 0,6%, Francoforte lo 0,4% Anche Wall Street procede in buon spolvero, con il Dow Jones che sale dell'1,46% e il Nasdaq che cresce dello 0,79%

Powell ha rafforzato la determinazione della Fed a combattere l'inflazione, che ormai è ben sopra il 2% da molto tempo, e ribadito che la ripresa economica in atto lo consente, visto che - ed è un nuovo segnale nella dialettica della Fed - anche il mondo del lavoro ha compiuto il suo recupero. E così la banca centrale Usa è pronta ad alzare i tassi nel mese di marzo e subito dopo, con la fine degli acquisti obbligazionari a inizio mese, avvierà il processo di riduzione del bilancio. Luca Tobagi, investment strategist di Invesco, rimarca che "il pregio principale delle comunicazioni di Powell è stata la chiarezza: si è aperta la strada a un primo rialzo per marzo, come largamente atteso, ed è stato chiarito a un mondo in cui la gestione dei tassi è lo strumento principale per la politica monetaria". Ma il "messaggio più importante" è arrivato sulle politiche non convenzionali: "La Fed ha chiarito che la riduzione della dimensione del bilancio non avverrà attraverso vendita diretta dei titoli nel portafoglio ma attraverso i non reinvestimenti dei titoli che andranno a scadenza". Il processo sarà dunque graduale.

I rendimenti dei titoli di Stato americani a due anni sono balzati ai massimi dall'inizio della pandemia, durante il suo discorso, e la curva dei rendimenti americani si è appiattita (ovvero si sono ridotte le distanze tra i rendimenti a breve e lungo termine): un segnale che le aspettative di crescita sono intaccate dalla posizione della Fed. Come notano gli analisti a Bloomberg, il messaggio che i trader hanno raccolto dalla conferenza di ieri è che i mercati sono sostanzialmente lasciati a loro stessi dalla Banca centrale, che non vede la necessità di addolcire i propri messaggi e le proprie azioni per evitare particolari reazioni nelle sale operative.

In mattinata, le Borse asiatiche hanno trattato in calo sulla scia della chiusura negativa negli Usa: l'indice Hang Seng è crollato dell'1,99% a 23.807 puntiu, recuperando qualcosa rispetto ai minimi di giornata. In Cina lo Shanghai Composite Index è sceso dell'1,78% a 3.394,25 punti, mentre lo Shenzhen Composite Index sulla seconda borsa del paese ha perso il 2,87% a 2.262,41 punti. Ancora peggio Seul con l'indice Kospi a -3,50%, mentre a Mumbai il Bse Sensex segna ora un -1,51%. Il Nikkei a Tokyo termina in calo del 3,11% a 26.170,30 punti.

Attenzione alta nel mondo bancario. Ieri sera è emerso che la Bce ha avvertito gli istituti di credito europei con una significativa esposizione in Russia di prepararsi all'imposizione di sanzioni internazionali contro Mosca nel caso in cui dovesse invadere l'Ucraina. L'avvertimento della Bce, scrive il Financial Times, che supervisiona 115 delle più grandi banche della zona euro, arriva il giorno dopo l'avvertimento Usa di "conseguenze enormi" se la Russia dovesse invadere l'Ucraina. Le sanzioni aumenterebbero i rischi per le banche internazionali con un'ampia esposizione in Russia come la statunitense Citi, la francese Sociètè Gènèrale, l'austriaca Raiffeisen e l'italiana UniCredit. I funzionari della Bce hanno chiesto dettagli su come le banche gestirebbero i diversi scenari e su come impedire alle banche russe di accedere al sistema di pagamenti internazionali Swift.

Tra le materie prime, il petrolio continua ad avabzare nel corso della giornata. I future sul greggio Wti avanzano dello 0,42% a 87,72 dollari e quelli sul Brent salgono dell'0,30% a 90,23 dollari

Il dollaro si rafforza sui mercati valutari dopo le indicazioni sui prossimi rialzi dei tassi arrivate ieri sera dalla Fed. L'euro ha terminato la giornata debole, in zona 1,1145 dollari sui minimi da inizio giugno 2020. Si allenta la tensione della prima parte della mattinata sui titoli di Stato del Vecchio continente e in particolare sui bond italiani: lo spread Btp-Bund, dopo aver raggiunto un massimo di giornata a quota 142 ritoccando i record da settembre segnati ieri, si è fermato sui 134 punti base. Il rendimento del prodotto del Tesoro è sceso all'1,28%.

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