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Monday, February 28, 2022

Borsa, Europa pesante: crollano le banche e le compagnie aeree, vola Leonardo - La Stampa

Le Borse europee proseguono in forte calo la seduta, dopo le nuove sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina e sebbene gli investitori sperino i colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina, in calendario oggi, aprano la via del dialogo e il cessate al fuoco. Per adesso, invece, in Ucraina, dalle notizie che arrivano, continuano i bombardamenti e ciò non pone le migliori basi per il confronto Ucraina-Russia. Milano cede il 3,1%, Parigi il 3,15% e Francoforte il 2,55%. Madrid, inoltre, cede l'1,8%, Amsterdam il 2%. Londra limita i danni a -1,6%. Il petrolio, intanto, continua a correre: il Wti di aprile sale del 4,27% a 95,5 dollari al barile. Il prezzo del gas è sotto i massimi di giornata, ma continua a mettere a segno un +25% attestandosi a 116,49 euro. Infine l’oro sale dello 0,46% a 1897,8 dollari l'oncia.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) ucraina pastone quinto giorno 28 feb]]

Le banche tornano nella bufera alla luce degli sviluppi della guerra in Ucraina e dell’inasprimento delle sanzioni alla Russia. Le nuove misure varate dai paesi occidentali puntano infatti ad escludere le principali banche russe dai circuiti della finanza internazionale, limitando in modo considerevole anche l'operatività della locale banca centrale. Decisioni che in Russia hanno già provocato una corsa agli sportelli e che hanno portato la Bce a dichiarare a rischio fallimento le controllate europee di Sberbank «per il deterioramento della loro situazione di liquidità».

E’ intanto attesa in giornata la pubblicazione dell’elenco ufficiale delle banche russe coinvolte dal provvedimento di espulsione dallo Swift, ovvero il sistema di messaggistica che collega 11mila banche e istituzioni globali ed è responsabile dell’esecuzione della stragrande maggioranza delle operazioni finanziarie. A Piazza Affari le vendite colpiscono in primo luogo UniCredit, ora entrata in asta di volatilità quando le quotazioni perdevano il 10,68%. L’istituto di Piazza Gae Aulenti è la banca italiana più esposta in Russia, con prestiti per circa 8 miliardi e, secondo i calcoli degli analisti di Bestinver, asset totali per 14 miliardi. Male anche Intesa Sanpaolo (-6,14%), Banco Bpm (-5,68%), Bper (-4,58%), Banca Mediolanum (-4,25%) e Mediobanca (-2,86%), ma per il settore bancario e' una giornata nera in tutta Europa (-5,84% il sottoindice Stoxx del comparto).

L’annuncio dei piani di riarmo della Germania, che ha stanziato 100 miliardi per rafforzare l’esercito in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, mette le ali al titolo Leonardo a Piazza Affari e a tutto il settore europeo della Difesa. Le quotazioni dell’ex Finmeccanica sono entrate in asta di volatilità quando facevano segnare un balzo del 17,96%, mentre a Parigi Thales vola del 15,3% e a Francoforte Rheinmetall addirittura del 43%. Sul listino milanese ne approfitta anche Fincantieri, in volatilità a +15,47%. Leonardo, notano gli analisti di Equita, «ha un’esposizione diretta modesta alla Germania, principalmente attraverso il 25% detenuto in Hendsoldt», ma «alla luce dell’attuale contesto» gli esperti si aspettano che «la posizione presa dalla Germania possa essere seguita da altri annunci di aumento delle spese militari da parte di paesi occidentali». L’Italia, ricorda Equita, investe in spese militari meno dell’1,5% del Pil, mentre la Germania salirà oltre il 2%. L’annuncio tedesco, notano da parte loro gli esperti di Banca Akros, «è positivo e non scontato» dai prezzi di Borsa. Quanto a Fincantieri, Equita nota che «il business militare rappresenta circa il 25% dei volumi complessivi» e «garantisce margini migliori rispetto al settore croceristico e un miglior profilo dei pagamenti».

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