Rimbalzano le Borse mondiali dopo i marcati cali di ieri. Anche la piazza di Mosca ieri falcidiata da un’ondata di vendute che ne ha quasi dimezzato il valore è oggi in rialzo del 25% sull’indice Rts denominato in dollari. Tokyo ha chiuso in rialzo dell’ 1,9%, Shanghai dello 0,6%, Hong Kong in rosso dello 0,6%. In Europa Fancoforte è in rialzo del 2,8%, Parigi del 3%, Londra del 3,2%. Milano sale del 3,3% sospinta soprattutto dagli energetici con Enel a + 5,8%, Italgas +5%.Parziale recupero per Unicredit (+ 4,8%) che ieri ha chiuso in discesa del 13%. Apertura contrastata per Wall Street dove l’S&P500 sale dello 0,3% e il Nasdaq arretra dello 0,2% dopo i rialzi di ieri.
Diverse le possibili spiegazioni fornite dagli operatori. Qualcuno rimarca come i mercati abbiano colto la modesta portata delle sanzioni sinora erogate che avranno quindi impatti contenuti sull’economia. Inoltre la nuova crisi potrebbe rallentare i percorsi di stretta monetaria preannunciati dalla Federal Reserve e Banca centrale europea. Secondo altri, tra cui l’economista Nouriel Roubini, i mercati scommettono sul fatto che la guerra è destinata a concludersi molto rapidamente con un’affermazione russa e la crisi potrebbe quindi raffreddarsi in fretta. L’oro, molto comprato ieri, ritraccia dell’ 1,9%. Così come il dollaro che cede lo 0,5% sull’euro.
Likely explanation for late market rally today isn’t limited sanctions but rather that Russia will take over all of Ukraine in a couple of days so that this war will be less bloody and protracted than previously expected. Cynical investors are only about low uncertainty
— Nouriel Roubini (@Nouriel) February 24, 2022
Si allenta la pressione sulle materie prime. Il petrolio scende sotto i 100 dollari al barile (brent) dopo che ieri aveva superato i 105 dollari salvo poi arretrare. Il gas si scambia a 95 euro per megawatt ora in discesa del 28% rispetto a ieri. Il prezzo del grano, di cui Russia e Ucraina sono grandi produttori/esportatori scende del 4,3%. Variazioni modeste nei rendimenti dei titoli di stato, sostanzialmente piatti. Un Btp decennale paga l’1,85%, lo 0,04 in più di ieri. Il bund tedesco lo 0,22%. Differenziale (spread) a 163 punti.
Ucraina, le sanzioni non faranno troppo male all’economia, tutte le borse in rialzo - Il Fatto Quotidiano
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