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Thursday, March 31, 2022

Piazza Affari, il FTSEMib ha perso oltre l'1% - SoldiOnline.it

Hanno prevalso le vendite sui bancari. Telecom Italia TIM in decisa flessione, dopo il forte rialzo messo a segno nella seduta precedente. Forte volatilità sui petroliferi

mercato-azionario-negativoChiusura in rosso per i maggiori indici di Borsa Italiana e per le principali piazze finanziarie europee, con ribassi superiori al punto percentuale.

Il FTSEMib ha subito una flessione dell'1,1% a 25.021 punti, il minimo di giornata (massimo di 25.367 punti). Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,18%. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,93%) e per il FTSE Italia Star (-1,77%). Nella seduta del 31 marzo 2022 il controvalore degli scambi è salito a 2,69 miliardi di euro, rispetto ai 2,68 miliardi di mercoledì.

Alle 17.35 il bitcoin era scivolato a 46.500 dollari (meno di 42.000 euro).

Lo spread Btp-Bund è rimasto sotto i 150 punti.

L’euro si è riportato a 1,11 dollari.

Hanno prevalso le vendite sui bancari.

Il Monte dei Paschi di Siena ha chiuso in ribasso del 2,3% a 0,9354 euro. L'istituto toscano ha comunicato che, in ottemperanza alle prescrizioni della Final SREP Decision ricevuta il 2 febbraio, ha inviato alla BCE il Capital Plan approvato dal consiglio di amministrazione. Il Capital Plan è sviluppato secondo ipotesi coerenti con quelle del Piano Strategico 2022-2026 approvato dal Monte dei Paschi di Siena il 17 dicembre 2021, anche per quel che concerne l’ammontare del sottostante aumento di capitale.

Performance peggiori per BancoBPM (-3,13%) e BPER Banca (-3,17%).

Prese di beneficio su Telecom Italia TIM, dopo il forte rialzo messo a segno nella seduta precedente; il titolo ha registrato un calo del 7,05% a 0,3335 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore la compagnia telefonica starebbe studiando la possibilità di uno spin-off dell’infrastruttura di rete, con l’obiettivo di quotarla in Borsa.

Forte volatilità sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a maggio 2022) si è riportato a 103 dollari al barile.

ENI ha subito una flessione dello 0,66% a 13,294 euro.

Performance positiva, invece, per Saipem che ha guadagnato il 2,78% a 1,146 euro.

Generali ha chiuso in territorio positivo. Il titolo del Leone di Trieste è salito del 3,23%.

Al FTSEMib si segnalano anche i ribassi di Iveco Group (-5,56%) e NEXI (-4,28%).

Al segmento STAR spicca lo scivolone di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM (-13,3% a 11,75 euro), dopo la diffusione dei risultati di bilancio del 2021.

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Gli Usa “liberano” un milione di barili di greggio al giorno per contrastare la corsa dei prezzi… - Il Fatto Quotidiano

La Casa Bianca ha ordinato il rilascio di un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche per sei mesi. Gli Stati Uniti riforniranno le riserve petrolifere strategiche una volta che l’emergenza sarà finita e i prezzi dell’energia saranno scesi, afferma un funzionario dell’amministrazione americana sottolineando come i “barili rilasciati saranno un ponte per il tempo di guerra”. Secondo quanto si apprende le riserve verranno ripristinate con il petrolio a 80 dollari/barile. Con il rilascio record di 180 milioni di barili le riserve petrolifere americane scenderanno, secondo alcune stime, ai minimi dal 1984. La decisione di Joe Biden è legata al balzo dei prezzi alla pompa e alla fiammata dell’inflazione, che preoccupa gli americani da un lato e il partito democratico dall’altro. Il caro prezzi infatti rischia di complicare ulteriormente per i liberal le elezioni di metà mandato di novembre, alle quali si affacciano già in difficoltà e con un Biden in calo nei sondaggi.

Il rilascio di un milione di barili al giorno di petrolio dalle riserve petrolifere per sei mesi è il “maggiore della storia” afferma la Casa Bianca. E’ “senza precedenti. Il mondo non ha mai assistito al rilascio di un milione di barili al giorno per tale durante temporale. Questo rilascio record fornirà un ammontare che servirà come ponte fino alla fine dell’anno, quando la produzione nazionale dovrebbe aumentare”, osserva l’amministrazione Biden. L’Opec+, che include anche la Russia, conferma invece la strategia di aumenti graduali e modesti della produzione di greggio nonostante la forte pressione sui prezzi innescata dall’invasione della Russia in Ucraina. L’Opec e i suoi alleati hanno concordato di incrementare la produzione di petrolio solo di 432.000 barili al giorno, attenendosi quindi al piano già prestabilito mesi fa in vista della ripresa post-Covid. La prossima riunione è in programma il 5 maggio. Il consumo giornaliero globale di greggio è di circa 100 milioni di barili al giorno. Al momento le quotazioni del petrolio (brent) sono in calo a Londra del 4,5 a 108 dollari/barile.

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Will Smith, si prevedono tempi durissimi. L’Academy pronta a cacciarlo: “Si è anche rifiutato di andare via dopo lo schiaffo a Chris Rock”

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Donne e impresa, 200 milioni di contributi a fondo perduto (domande da maggio) - Corriere della Sera

Un Fondo da 200 milioni di euro per avviare una nuova attività o renderla più forte. L’importante è che sia a principale trazione femminile. A partire da maggio, una squadra costituita da donne (almeno il 60% della compagine sociale) o anche una lavoratrice autonoma che vogliano avviare un’impresa (o sostenerne una già attiva) nel turismo, commercio, agricoltura, artigianato e servizi potranno chiedere al ministero al Ministero dello sviluppo economico (attraverso Invitalia) contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Ai 40 milioni di euro già stanziati nella legge di Bilancio, sono stati infatti aggiunti 160 milioni del Pnrr destinati alle imprenditrici senza limite di età, per supportare nascita e sviluppo delle imprese femminili. «Sono molto soddisfatto - dice il ministro Giancarlo Giorgetti -: attiviamo uno strumento molto atteso, non è solo una misura finanziaria ma una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile». Per la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti, «l’avvio del Fondo è un altro passo per favorire e valorizzare il lavoro e le competenze delle donne». È prevista anche una formazione per le donne per aiutarle nella loro attività. Ma, spiega la viceministra Alessandra Todde, «i soldi non saranno erogati a pioggia: ci sarà un attento controllo delle richieste da parte di un team qualificato che valuta, verifica e affianca le donne nella realizzazione delle idee imprenditoriali. Ogni euro deve servire alle donne beneficiarie ed essere speso bene».

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Usa, Biden vuole bloccare un milione di barili di petrolio al giorno - TGCOM

Secondo Bloomberg, che cita fonti informate, l'amministrazione Biden starebbe valutando la possibilità di sbloccare circa un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa.

Il petrolio sarebbe sbloccato nel corso di diversi mesi nel tentativo di abbassare i prezzi della benzina, aumentati dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Secondo le fonti, la quantità totale liberata dalle riserve strategiche potrebbe ammontare a 180 milioni di barili.

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Wednesday, March 30, 2022

Imprenditoria femminile, da maggio le domande per incentivi - InvItalia

Prende il via il Fondo del Ministero dello sviluppo economico che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività imprenditoriali per realizzare progetti innovativi.

Si tratta di un intervento cardine dell’azione di governo, inserito tra le priorità del PNRR, a cui il Mise ha destinato complessivamente 200 milioni di euro con l’obiettivo di supportare la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili.

A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli pubblicato dal Mise:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Il Fondo dispone di 160 milioni di euro di fondi PNRR che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati in legge di bilancio 2021 ed è articolato su incentivi dedicati a imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) con sede legale e/o operativa situata sul territorio nazionale.

L’avvio di nuove attività imprenditoriali sarà inoltre supportato con azioni dirette ad affiancare le donne nel percorso di formazione ma anche attraverso servizi di assistenza tecnico-gestionale della misura.

Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi.

Gli sportelli per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Con prossimi provvedimenti ministeriali verranno infine rifinanziate le altre misure già avviate come Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.

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Generali, Del Vecchio: «Dalla strategia di Caltagirone visione imprenditoriale» - ilmessaggero.it

Leonardo Del Vecchio, presidente del gruppo EssiLux, si schiera a favore del programma strategico “Awakening the Lion”, presentato dalla lista guidata da Francesco Gaetano Caltagirone, titolare del 9,5%, in vista del rinnovo della governance di Generali il 29 aprile. Il piano offre «una visione imprenditoriale di lungo termine che non guarda solo ai dividendi ma anche alla necessità di crescita della compagnia», spiega nell’intervista a Bloomberg News, l’imprenditore di Agordo che, tramite Delfin, possiede circa l’8% del Leone di Trieste ed è il terzo azionista: secondo l’agenzia di stampa internazionale, potrebbe arrotondare ancora il pacchetto avvicinandosi al 9,9%. Il programma messo a punto dal gruppo Caltagirone «dà l’idea di una compagnia forte, con un grande futuro ma che è stata forse frenata da un azionista interessato solo ad estrarre dividendi». L’allusione è a Mediobanca, primo socio della compagnia triestina con il 12,8% e sostenitore della lista del cda che ricandida Philippe Donnet quale ad.

Il «Risveglio del Leone» nel piano Caltagirone per Generali: gran balzo del titolo che sfiora 20 euro

La vecchia scuola

«Sono della vecchia scuola - aggiunge Del Vecchio - che pensa che gli imprenditori debbano investire le proprie risorse. Ho scoperto di recente che le azioni delle società possono essere prese in prestito solo per votare all’assemblea degli azionisti e poi restituite ai proprietari. Se questa pratica diventa di uso comune e legittima ritengo che avrebbe conseguenze serie per la nostra economia». Il riferimento è sempre a Mediobanca per essersi fatta “prestare” da Bnp Paribas il 4,42% di Generali con il solo fine di utilizzare il pacchetto di voti in occasione dell’assemblea chiamata a rinnovare il board.
L’endorsement di Del Vecchio alla lista di candidati proposta da Caltagirone ne esalta «la competenza elevata», soprattutto in relazione a figure come Flavio Cattaneo, Marina Brogi e Roberta Neri. Il re degli occhiali la definisce «ben equilibrata» e rimarca che il candidato al ruolo di ceo, Luciano Cirinà, ha «una perfetta comprensione di come Generali funziona e radici profonde a Trieste dove è nato e che rappresenta il cuore pulsante del settore assicurativo in questo Paese». 
Il mercato, dice ancora Del Vecchio, «ha già reagito con favore al programma di Caltagirone. Il prezzo del titolo sta salendo e Generali si sta confermando come un buon investimento finanziario». Si ricorda che proprio a seguito della lista alternativa, le azioni Generali hanno sfondato il muro di 20 euro, cosa che non accadeva dal novembre 2008.
Con Claudio Costamagna, Generali potrebbe disporre di «un presidente con competenze operative in grado di creare valore per l’azienda e di offrire un supporto concreto nella gestione delle grandi operazioni di trasformazione che auspichiamo di vedere nel futuro di Generali», osserva ancora Del Vecchio.

La scossa

Il programma “Risvegliare il Leone” sostiene che la compagnia triestina può raddoppiare i ricavi grazie alla sua strategia, che include il taglio dei costi - con un cost/income al 55% e l’aumento delle attività di M&A fino a 7 miliardi. Peraltro, punta a 4,2 miliardi di utile netto nel 2024, per superare 5 miliardi nel 2025 e nel 2026 rispetto ai 2,8 miliardi del 2021, con una generazione di cassa cumulata tra 9,5-10,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e quasi 1,6 miliardi da destinare alla trasformazione tecno-digitale.
Il programma dell’imprenditore romano rappresenta un netto distacco dalla strategia di Donnet che si basa sull’espansione nel settore dell’asset management e delle polizze dalla marginalità elevata. Durante la presentazione al mercato delle linee guida del progetto, Costamagna e Cirinà hanno spiegato che se la lista Caltagirone dovesse conquistare la maggioranza del consiglio, nei sei mesi successivi sarà varato un nuovo piano industriale. Del resto l’obiettivo è appunto dare una scossa alle Generali che procede con lentezza rispetto ai competitor: nonostante i forti rialzi provocati dagli acquisti dei due imprenditori, ancora oggi Generali vale 31 miliardi, Axa 64 miliardi, Allianz 88 miliardi e Zurich 68 miliardi di franchi svizzeri (66 miliardi di euro).

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Germania, l’inflazione sale al 7,3%, il valore più elevato dal 1981 - Il Fatto Quotidiano

Il tasso di inflazione in Germania ha raggiunto a marzo il 7,3%, il livello più elevato dalla riunificazione tedesca. Lo ha reso noto l’ufficio di Statistica federale. In febbraio l’inflazione era al 5,5%. Le attese erano per un tasso al 6,8%. A pesare è ancora e soprattutto la voce energia che in Germania mostra una crescita dei prezzi del 39,5% rispetto al marzo 2021. Per gli alimentari l’incremento è del 6,2%. Questa mattina la Spagna ha reso noto un dato di marzo al 9,8%, il più elevato da quasi 40 anni.

Secondo quanto scrive l’Istituto di statistica tedesco “Dall’attacco all’Ucraina, i prezzi del gas naturale e dei prodotti petroliferi sono nuovamente aumentati notevolmente e hanno avuto un impatto considerevole sull’alto tasso di inflazione. Un tasso altrettanto elevato è stato registrato l’ultima volta nell’autunno 1981, anche in quel caso i prezzi del petrolio erano fortemente aumentati in conseguenza della prima guerra del Golfo. Ulteriori fattori di pressione sui prezzi sono le strozzature nelle consegne dovute alle interruzioni delle catene di approvvigionamento causate dalla pandemia di Covid-19″. Per aiutare i consumatori e le imprese la scorsa settimana il governo ha annunciato un secondo pacchetto di sostegno del valore di circa 17 miliardi di euro che include un taglio temporaneo dei prezzi del carburante, assegni una tantum alle famiglie e trasporti pubblici sovvenzionati.

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Ita Airways, volano (solo) gli stracci. Si dimettono sei consiglieri su nove. Nervosismo al Tesoro, a rischio la vendita

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Primi effetti del conflitto sui prezzi al consumo. L’inflazione spagnola balza al 9,8% - Il Fatto Quotidiano

L’inflazione di marzo in Spagna è salita al 9,8% dal 7,6% di febbraio. Si tratta del maggior balzo dal 1985 e l’incremento supera le attese degli analisti. E’ il primo dato di un paese Ue che incorpora le ricadute sui prezzi del conflitto in Ucraina che ha molto agitato i mercati di materie prime generando forti oscillazioni. Il ministero dell’Economia iberico ha precisato che il 73% dell’aumento dei prezzi è dovuto all’impatto dell’invasione dell’Ucraina sui prezzi dell’energia e degli alimentari. L’aumento dei costi del carburante ha spinto i camionisti in Spagna a prolungare le proteste per una terza settimana, nonostante l’offerta del governo di concedere 1 miliardo di euro di aiuti diretti all’industria. Domani sono attesi i dati sull’inflazione in Italia.

Venerdì Eurostat comunicherà il dato relativo all’intera area euro che è già ben oltre quel 2% ritenuto valore ottimale dalla Banca centrale europea. Alla luce di un’ulteriore accelerazione dei prezzi al consumo la Bce potrebbe a sua volta decidere di velocizzare la sua azione restrittiva sulla politica monetaria. Ieri il governatore della banca centrale spagnola Pablo Hernandez Cos ha dichiarato martedì che i dati dell’area euro di marzo mostreranno un “aumento molto significativo dell’inflazione”. Oltre ad alimentare i prezzi, ha avvertito che l’incertezza derivante dal conflitto sta intaccando la fiducia e potrebbe trascinare al ribasso i consumi e gli investimenti. Il capo economista della Bce Philip Lane ieri ha affermato che “ci sono scenario in cui sarebbe appropriato iniziare a normalizzare i tassi d’interesse più avanti quest’anno. E, naturalmente, scenario in cui sarebbe appropriato muoversi più in là”. Lane ha spiegato che occorrerebbe vedere un “declino significativo” delle prospettive d’inflazione nel medio termine, perché la Bce continuasse a comprare bond oltre il terzo trimestre.

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Mosca: “Più tempo per il pagamento del gas in rubli”. Berlino si prepara all’emergenza ma Scholz discute l’opzione con Putin

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Lombardia, sanità sempre più privata. Letizia Moratti si desta: mi aspetto controlli accurati

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Ad aprile scendono le bollette di luce e gas, ma “i prezzi resteranno più alti del normale” a lungo: l'intervista al presidente Arera - Money.it

Scendono le bollette di luce e gas. Dopo mesi di rialzi record il costo per le famiglie italiane torna a scendere per il secondo trimestre del 2022. Un calo ancora non così elevato da pensare di poter recuperare i maggiori costi degli scorsi mesi, ma un primo segnale che potrebbe dare inizio a un nuovo trend.

Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti, da aprile scende il prezzo del gas del 10% e dell’energia elettrica del 10,2%. Con l’intervento del governo applicato da Arera la bolletta nel secondo trimestre sarà più leggera per circa 30 milioni di utenze domestiche e sei milioni di imprese. La spesa media per famiglia si attesta a 948 euro l’anno per la luce e a 1.652 euro per il gas

Il primo calo registrato dopo mesi sul costo per le famiglie delle bollette è sicuramente una buona notizia, ma cosa succederà nei prossimi mesi? Stefano Besseghini, presidente di Arera, sulla base dei dati appena rilasciati per il prossimo trimestre spiega in un’intervista a Money.it cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi e qual è stato l’impatto delle misure introdotte dal governo nelle ultime settimane.

Ad aprile scendono le bollette di luce e gas: a cosa è dovuto questo calo dei prezzi?
 Il -10,2% della luce è dovuto principalmente alla diminuzione dei costi di acquisto dell’energia elettrica, a cui si sommano anche per il II trimestre 2022 le misure del Governo di azzeramento degli oneri generali per 3 miliardi di euro. Mentre il -10% del gas è dato sia da una lieve flessione per l’approvvigionamento gas, ma soprattutto da una riduzione degli oneri di sistema (-8,8%) legato alla riduzione della componente UG2 relativa alla compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio e dalla riduzione dell’Iva da parte del Governo anche per questo trimestre per 35 milioni di famiglie e microimprese. In una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici e alla luce delle maggiori responsabilità di verifica e controllo attribuitele, l’Autorità ha deciso di adottare misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato sia per il libero mercato riducendo questa componente UG2 legata agli oneri generali gas.
 
Cosa succederà nei prossimi mesi? Si attende un ulteriore calo o i prezzi torneranno a crescere?
Le quotazioni forward dei prodotti energetici prefigurano un rientro graduale della crisi fra la fine del 2022 e il 2024 ma, presumibilmente, i prezzi del gas naturale sono destinati a mantenersi più alti della media storica degli ultimi anni. La guerra e l’accelerazione sui meccanismi italiani ed europei sull’affrancamento dalle forniture russe sono ulteriori elementi che andranno a incidere sulla formazione dei prezzi di approvvigionamento.

 
Il governo ha allargato il bonus sociale: quante persone usufruiranno sin da subito di questo allargamento e che impatto avrà realmente sulle famiglie?
Come per gli ultimi sei mesi anche il prossimo trimestre vede un rafforzamento dei bonus elettrico e gas, per minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura delle famiglie in difficoltà con gli ulteriori 400 milioni di euro stanziati dal Governo. E poi dal 1° aprile a tutto il 2022 si allarga la platea dei soggetti aventi diritto ai bonus sociali, aumentando la soglia del valore Isee al di sotto della quale si ha diritto automatico ai bonus a 12.000 euro. Questo consentirà di dare i bonus ad altri 1,2 milioni di famiglie, arrivando a circa 5 milioni di famiglie complessive.

 
È davvero aumentato il numero di famiglie che non riesce più a pagare le bollette? Quali sono i dati?
Stiamo raccogliendo i dati, ma sicuramente sono aumentate le difficoltà dovute all’aumento dei prezzi. Speriamo che questa inversione di tendenza delle bollette di luce e gas dia una boccata di ossigeno alle famiglie e che possano far fronte ai pagamenti.

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Ferretti: chiusa l'ipo, in Borsa a Hong Kong da domani - Agenzia ANSA

Gli yacht Ferretti, il gruppo con sede a Forlì, inizieranno le negoziazioni in Borsa a Hong Kong dal 31 marzo. La società ha infatti chiuso l'ipo lanciata con un prezzo d'offerta a 22,88 dollari di Hong Kong per azione (equivalenti a 2,66 euro). La capitalizzazione di mercato risulta di 890 milioni di euro e il totale del capitale raccolto è pari a 1.771,4 milioni di dollari di Hong Kong (circa 206 milioni).

I proventi netti, ovvero i circa 206 milioni di euro (supponendo che l'opzione di over-allotment non sia esercitata), saranno destinati all'ampliamento del portafoglio prodotti e all'ulteriore potenziamento dell'eccellenza operativa "end-to-end"; all'arricchimento del suo esclusivo portafoglio di servizi ausiliari e all'espansione nei settori verticali più promettenti; infine, all'ulteriore sviluppo delle attività di ampliamento del brand e ad altri scopi aziendali generali.

Ferretti ha offerto un totale di 83.580.000 azioni nell'offerta globale. Le azioni inizialmente offerte nell'ambito dell'Offerta Internazionale sono state sottoscritte in eccesso e rappresentavano approssimativamente 2,06 volte il numero totale di 75.222.000 azioni inizialmente disponibili con l'offerta internazionale. Le azioni inizialmente offerte nell'ambito dell'offerta pubblica di Hong Kong sono state sottoscritte in eccesso e rappresentavano approssimativamente 1,07 volte il numero totale di 8.358.000 azioni inizialmente disponibili.

"Siamo orgogliosi - ha dichiarato l'amministratore delegato e direttore esecutivo del gruppo, Alberto Galassi - che il valore di Ferretti Group, la solidità finanziaria dei nostri azionisti e il lavoro del nostro team siano stati riconosciuti da un simile numero di investitori globali. Grazie anche alla loro fiducia, continueremo a crescere con maggiore potenza e accelerazione. Siamo sicuri che riusciremo a cogliere ancora più opportunità, rimanendo leader nel settore internazionale dello yachting. Ferretti Group è la più importante società europea ad avere portato a termine con successo la quotazione in Borsa negli ultimi mesi: il mercato ci ha accolto con grande entusiasmo, come uno dei simboli del lusso italiano nel mondo".

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Tuesday, March 29, 2022

Il FTSEMib balza del 2,4% con i bancari - SoldiOnline.it

UniCredit la migliore del comparto. Seduta nervosa per i titoli del settore petrolifero. In altalena Telecom Italia TIM. Stellantis tra i migliori di giornata.

piazza-affari-verdeI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta con rialzi nell'ordine del 2-3%. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - la prospettiva di colloqui diplomatici tra Russia e Ucraina ha sollevato l’umore degli investitori, i quali ora scommettono su miglioramenti geopolitici nell'Europa orientale se si raggiungesse il cessate il fuoco.

Il FTSEMib ha guadagnato il 2,41% a 25.308 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 24.916 punti e un massimo di 25.506 punti. Anche il FTSE Italia All Share è salito del 2,41%. Performance migliori per il FTSE Italia Mid Cap (+2,83%) e per il FTSE Italia Star (+2,91%). Nella seduta del 29 marzo 2022 il controvalore degli scambi è salito a 3,64 miliardi di euro, rispetto ai 2,63 miliardi di lunedì.

Il bitcoin ha oscillato intorno ai 48.000 dollari (circa 43.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto sotto i 150 punti.

L’euro ha superato gli 1,11 dollari.

Seduta brillante per i titoli del settore bancario.

IntesaSanpaolo e UniCredit hanno guadagnato rispettivamente il 5,7% e il 7,52%.

Molto bene anche BPER Banca (+5,88% a 1,6745 euro) e BancoBPM (+5,28% a 2,87 euro).

In altalena Telecom Italia TIM, dopo il balzo messo a segno nelle ultime sedute. Il titolo della compagnia telefonica ha registrato un minimo calo dello 0,12% a 0,3365 euro.

Seduta nervosa per i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a maggio 2022) si è riportato a 102,5 dollari al barile, in recupero dal minimo intraday di 98.44 dollari.

ENI ha registrato una flessione dell'1,33% a 13,096 euro.

In rosso anche Tenaris (-2,73%).

In evidenza anche Enel (+3,39%). Prese di beneficio, invece, su Generali (-2,04%) e Leonardo (-2,35%).

Amplifon (+6,34%), DiaSorin (+6,68%) e Stellantis (+6,64%) tra i migliori di giornata al FTSEMib.

Al MidCap spicca l’ottima performance di Safilo Group (+9,26%).

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Ecco quanto costa comprare una casa a Milano - MilanoToday.it

Prima che il mondo cambiasse con la pandemia il prezzo di una casa nuova a Milano mediamente viaggiava intorno ai 5.210 euro al metro quadro; a fine 2021 lo stesso genere di immobili aveva aumentato il suo valore del 13% raggiungendo quota 5.898 euro al metro quadrato. Negli ultimi mesi i prezzi delle case a Milano hanno continuato a salire e si sono alzati soprattutto nelle periferie. I quartieri che hanno visto un maggior aumento del valore degli immobili sono tutte zone periferiche, come Salomone-Bonfadini, con un +10,1%, seguito da Accursio, 9,2%, e Musocco-Villapizzone, 8,8%. Questi i dati annunciati nella giornata di martedì 29 marzo dalla Camera di Commercio di Milano attraverso una commissione di rilevazione composta dalle principali associazioni di categoria ed ordini professionali del settore.

"Un mercato fortemente in rialzo che ha recuperato la stabilità del 2020 dovuto alla pandemia, ed ha sorpreso con rialzi medi che per Milano hanno superato il 6-7% trascinando un forte interesse anche sulla Provincia", ha spiegato Andrea Marietti - vicepresidente della commissione prezzi immobili. Salgono i prezzi delle case ma anche le locazioni stanno giocando a rialzo: "Anche gli affitti hanno tenuto con una parziale leggera sofferenza nel centro storico (meno 5%), ma con una ripresa significativa (5-7%) per le zone più popolate della città", ha puntualizzato Marietti.

Le zone di Milano con i prezzi più cari.

Al primo posto Spiga - Montenapoleone,€/m² 12.950 al secondo semestre 2021, rispetto a 12.950 al primo semestre 2021, poi Vittorio Emanuele - S.Babila con 12.450 rispetto a 12.425, +0,2%, Diaz - Duomo – Scala con 11.950 rispetto a 11.875, +, 0,6%, Parco Castello con 11mila , stabile, Brera stabile con 10.725, Cairoli – Cordusio con 10.550 rispetto a 10.625,-0,7%, Venezia – Monforte con 9.450 rispetto a 9.425, + 0,3%, Nirone - S.Ambrogio con 9.425 rispetto a 9.500, -0,8%, Repubblica - Porta Nuova con 9.350 rispetto a 9.500, -1,6%, Augusto con 8.850 rispetto a 8.650, + 2,3%, Missori - S.Sofia con 8.525 rispetto a 8.450, +0,9%, Leopardi - Boccaccio – Pagano con 8.350 rispetto a 8.400, -0,6%, Solferino - Corso Garibaldi con 8.150 rispetto a 8.500, -4,1%.

Le zone che crescono di più in sei mesi.

Salomone – Bonfadini con 3mila euro al mq al secondo semestre rispetto a 2.725 del primo semestre, +10,1%, Accursio con 3.550 rispetto a 3.250, + 9,2%, Musocco – Villapizzone con 3.400 rispetto a 3.125, +8,8%, Pellegrino Rossi - Affori - Bruzzano, con 3.450 rispetto a 3.200, + 7,8%, Quarto Oggiaro con 3.050 rispetto a 2.850, +7,0%, Fulvio Testi - Cà Granda con 3.500 rispetto a 3.275, +6,9%, Baggio - Quinto Romano con 2.900 rispetto a 2.725, + 6,4%, Gen. Govone – Cenisio con 4.800 rispetto a 4.525, + 6,1%, Padova – Palmanova con 3.100 rispetto a 2.925, + 6,0%, Argonne – Corsica con 4.400 rispetto a 4.175, +5,4%, Pacini – Ponzio con 4.550 rispetto a 4.325, + 5,2%, Carbonari – Maggiolina con 5mila rispetto a 4.775, +4,7%, Brianza – Pasteur con 3.975 rispetto a 3.800, +4,6%, Ronchetto con 2.900 rispetto a 2.775, + 4,5%, Lagosta - Stazione Garibaldi con 5.425 rispetto a 5.200, +4,3%, Abruzzi – Romagna con 5.225 rispetto a 5.025, +4,0%, Santa Giulia – Rogoredo con 3.450 rispetto a 3.325, +3,8%.

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Rottamazione e saldo e stralcio, per rate 2020 tempo fino al 9 maggio - TGCOM

Per pagare le rate del 2020 di rottamazione ter e saldo e stralcio ci sarà tempo fino al 9 maggio.

Lo specifica l'Agenzia delle entrate-Riscossione che ha pubblicato online le Faq sulla legge di conversione del Sostegni-ter. In base alle modifiche introdotte dal Parlamento, si possono infatti mantenere i benefici se il versamento delle rate viene effettuato entro il 30 aprile per le rate originariamente in scadenza nel 2020, entro il 31 luglio per quelle del 2021 ed entro il 30 novembre per quelle del 2022. Considerando però i 5 giorni di tolleranza e i giorni festivi, il termine del 30 aprile slitta al 9 maggio.

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Seduta tonica per l'Europa. A Wall Street exploit di Tesla, crolla il petrolio - Il Sole 24 ORE

5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor). I timidi spiragli diplomatici sul conflitto in Ucraina, con il presidente Zelensky che si dice "pronto a discutere di neutralità" con la Russia, bastano stavolta ai listini europei per chiudere in rialzo la prima seduta della settimana. Sui mercati resta alta in ogni caso la tensione, in una giornata caratterizzata, oltre che dalle notizie sul fronte di guerra e dai colloqui in Turchia, dal tonfo del petrolio per il ritorno del Covid in Cina ai rinnovati dubbi sulla domanda globale di energia, con Putin che ribadisce come il futuro pagamento del gas avverrà in rubli (mossa bollata come «Inaccettabile» dal G7). Mentre corrono i rendimenti dei titoli di Stato, gli operatori attendono adesso l’infornata di dati macro della settimana per valutare la velocità dell’incremento dei tassi da parte delle Banche centrali, Fed in testa (all’opposto si registra il tonfo dello yen dopo l’intervento della BoJ che punta a non ritoccare i tassi).

Torna agli scambi anche la Borsa di Mosca (-2,2% l’indice Moex in rubli, pur con delle limitazioni. In questo clima il FTSE MIB chiude in rialzo trainato dall’exploit di Saipem che rialza la testa dopo lo scivolone a Piazza Affari sul Piano di ristrutturazione. Prosegue il rally della compagnia Generali al top da ottobre 2008 mentre entra nel vivo la battaglia in vista dell’assemblea dei soci che deciderà il futuro assetto di vertice. Acquisti sui principali bancari e su Telecom Italia che prosegue i contatti con Kkr ed ha confermato l'offerta non vincolante di Cvc per una quota di minoranza di una società (tutta da costituire) sulle attività legate ai servizi alle aziende. In fondo al listino Leonardo - Finmeccanica in scia al comparto difesa europeo e i realizzi sui petroliferi come Tenaris ed Eni. Sul fronte dei cambi, l'euro/dollaro è in leggero calo a 1,097 (da 1,1 in chiusura venerdì), mentre la divisa unica balza a 135,38 verso lo yen (134,07) e il dollaro/yen passa di mano a 124,129 (122,06). In leggero rialzo il gas a 103,1 euro al megawattora (+1,9%

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Wall Street contrastata, balza Tesla

Seduta contrastata a Wall Street, dove i tre maggiori indici sono reduci da due settimane positive di fila. Dopo una settimana complessivamente leggera, da domani l'agenda macroeconomica sarà ricca di appuntamenti di nota, con un'attenzione particolare rivolta al rapporto sull'occupazione e all'inflazione, con il dato sulle spese per i consumi. Attesa poi per l'Ism manifatturiero e il rapporto Adp sull'occupazione nel settore privato. Balza Tesla con la società che punta a un nuovo split azionario.

A Milano sugli scudi Generali e Saipem

Tra i titoli in rialzo anche Unicredit mentre la remunerazione dell'a.d. Andrea Orcel resta anche quest'anno al centro dell'attenzione in vista dell'assemblea degli azionisti, visto che sul tema si registrano vedute opposte dei proxy advisor (Glass Lewis resta infatti contrario mentre Iss, che dopo il "no" consigliato lo scorso anno, ora suggerisce ai soci di dare il proprio appoggio sul voto relativo alla politica di remunerazione).

Quanto a Telecom Italia, secondo Il Sole 24 Ore, si dovrebbe tenere il 29 marzo un nuovo cda per rispondere a Kkr. Inoltre, il gruppo, confermando le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, ha spiegato di avere ricevuto venerdì scorso da Cvc un'offerta non vincolante per una quota di minoranza di una società, da costituire in caso di perfezionamento dell’operazione, nella quale sarebbero incluse le attività della divisione Enterprise di Tim (cioè connettività e servizi Ict) oltre a quelle di Noovle, Olivetti, Telsy e Trust Tecnologies. «Enterprise potrà beneficiare delle gare per il polo strategico nazionale e dei progetti del Pnrr per la digitalizzazione della pubblica amministrazione (gare in assegnazione per fine giugno). Riteniamo che la parte Enterprise possa beneficiare di un multiplo più generoso rispetto alla Consumer», scrivono gli analisti di Equita. Inoltre, sempre Il Sole 24 Ore, parla dell'interesse per il dossier Tim di altri fondi come Apax Partners. «Se confermato, l'interesse di Cvc sarebbe in linea con i piani di Tim di separare la società e sbloccare il valore degli asset».

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Bonus facciate: 60% o 110%, poi la novità di Draghi che lo migliora - iLoveTrading

È un momento molto particolare questo per i bonus casa. Ma le novità sul bonus facciate lo rendono sicuramente più interessante.

Il bonus facciate in questi mesi è stato al centro di numerosi scandali. Infatti i famosi 4,4 miliardi di frodi scovati sui bonus casa erano concentrati soprattutto sul bonus facciate.

Forse proprio per questo il Governo nell’ultima finanziaria lo ha fatto scendere da un ricco 90% ad un più modesto 60%. Ma adesso arrivano notizie molto positive per il bonus facciate che sicuramente diviene così più appetibile e più interessante per gli italiani.

La nuova cessione dei crediti

Prima però è importante ricordare come la normativa sulla cessione del credito abbia rappresentato un notevole limite per questo bonus come per tutti gli altri.

Il governo infatti aveva posto un limite ad una sola cessione del credito. Dopo le proteste della politica ed anche del mondo dell’edilizia che minacciava blocchi e fallimenti, il Governo è tornato sui suoi passi ma la normativa a tre cessioni del credito suscita molti dubbi. Infatti oltre ad aver portato il limite delle cessioni del credito a 3 il Governo ha disposto controlli molto severi sui cantieri e sui crediti ceduti. Infatti per i tecnici che sbagliano le asseverazioni sono previste multe pesantissime e addirittura la reclusione fino a 5 anni.

Novità positive

Ma in questo scenario non proprio edificante è intervenuta recentemente l’Agenzia delle Entrate. Infatti l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se si rispettano i paletti previsti per l’ecobonus anche degli interventi sulla facciata possono rientrare nel superbonus 110%. Quindi se è vero che il bonus facciate scende al 60% è vero anche che a determinate condizioni si può fruire addirittura del 110%. Ma proprio in questi giorni entra anche in vigore il nuovo prezzario del MiTE che aumenta i massimali dei prezzi addirittura del 20%.

Criticità che stanno bloccando molti cantieri

Eppure le criticità su questo bonus come su tutti i bonus casa non mancano. I rincari dei prezzi sulle materie prime sono davvero forti. Prima l’inflazione e poi la guerra in Ucraina hanno fatto salire i prezzi alle stelle. E non è detto che il 20% di aumento sui massimali basti a coprire questi rincari. Ma c’è anche la questione dei controlli sui cantieri a fare paura. I controlli ormai sono serratissimi e questo spaventa sia le ditte che i committenti. L’idea ormai diffusa è che bonus casa faccia rima con controlli fiscali e molti si tirano indietro.

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Europa e Wall Street in allungo, spiragli dai negoziati in Turchia. Giù il petrolio - Il Sole 24 ORE

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee allungano il passo con i commenti positivi sui due fronti dopo la conclusione dei colloqui tra i rappresentanti di Kiev e Mosca in Turchia. L'azionario europeo ha accelerato dopo l'apertura da parte russa a una riduzione dell'attività militare per favorire i colloqui di pace, mentre Kiev ha ammorbidito la propria posizione sulla neutralità, in cambio di adeguate garanzie. Tutto questo spiana la strada a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. In particolare, corrono il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, il Ftse 100 di Londra, l'IBEX 35 di Madrid e l'AEX di Amsterdam. Sale anche Wall Street.

Subito dopo l’esito del summit turco, infatti, sui listini del Vecchio Continente sono scattati i realizzi sui principali titoli europei della difesa, da Leonardo - Finmeccanica, fermata anche in volatilità, alla francese Thales (-5%), passando per Bae Systems a Londra (-3,5%). Come contraltare, gli investitori si sono rapidamente ricoperti sugli istituti di credito e i big dell’auto, spesso tra i settori più penalizzati nel corso del conflitto a causa della loro esposizione verso la Russia. Balzo in avanti quindi per Unicredit,Intesa Sanpaolo, SocGen (+7,3%), ING (+5,1%) e Bbva (+7%). Stesso trend anche nell’industria delle quattro ruote con Stellantis, Renault (+9,2%) e Continental (+8,5%).

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Borsa di Mosca a due velocità

Seduta a due velocità per la Borsa di Mosca, già chiusa quando sono arrivate le prime notizie sull'esito dei colloqui tra Russia e Ucraina in Turchia. Il Moex, l'indice di riferimento denominato in rubli, ha finito in calo dello 0,91% a 2.408,49 punti, mentre il Rts, denominato in dollari, ha guadagnato il 7,11% a 881,59 punti. Tutte le azioni russe e i titoli internazionali dell'indice Moex Russian sono disponibili per la negoziazione nella modalità di negoziazione principale (order book centrale) dalle 10 alle 14 ora locale. Per i titoli internazionali si tratta del primo rientro in contrattazione da fine febbraio. Anche oggi non erano consentite vendite allo scoperto in stock. Esteso l'orario di contrattazione per i corporate bond.

Rublo accelera su euro e dollaro, a massimo da inizio guerra

Il rublo accelera ulteriormente su euro e dollaro. La valuta russa era già in rialzo fin dalle prime battute, dopo che la Russia ha confermato il pagamento dei 102 milioni di dollari di cedole del bond in scadenza nel 2035 e notificato il rimborso, previsto per la settimana prossima, di un bond da 2 miliardi di dollari. A spingere il rublo, che guadagna l'8,4% sulla moneta unica e il 10,4% sul biglietto verde e si porta ai massimi dall'inizio della guerra, sono le notizie incoraggianti che arrivano dai negoziati tra Russia e Ucraina. In particolare, il rublo è scambiato a 86 per un dollaro (91,5 in avvio) e a 95,61 per un euro (102 in avvio).

Il cambio euro / dollaro

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Brusca inversione di marcia per il petrolio, rallenta il gas

Torna a scendere precipitosamente il prezzo del greggio dopo i rialzi della mattinata, con le notizie positive in arrivo da Istanbul che allentano la tensione sui mercati. Già nella seduta della vigilia, i prezzi erano scesi ma sui timori per la domanda internazionale, dopo l'annuncio di misure di lockdown a Shanghai e dopo che il ministro per l’energia degli Emirati Arabi Uniti aveva affermato che nessun Paese dovrebbe limitare la produzione in questo contesto in cui il mondo ne ha un disperato bisogno. Rallenta la corsa del prezzo del gas: ad Amsterdam i future Aprile salgono del 6% a 109 euro al Mwh. La Russia insiste per avere il pagamento del gas in rubli ma i Paesi del G7 sono fortemente contrari.

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Rottamazione delle cartelle esattoriali, forse ora puoi davvero salvarti - iLoveTrading

(Ansa, Roma, Filippo Attili)

La “Pace Fiscale” è ritornata a muoversi tra le pagine dell’agenda politica dei partiti della maggioranza, e in particolare di quelli come Lega, Forza Italia Movimento 5 Stelle che vogliono influenzare il governo per arrivare a misure che la realizzino. Il decreto Sostegni ter permesso che la commissione bilancio del Senato concedesse una nuova proroga. L’obiettivo è approdare alla rottamazione delle cartelle esattoriali che ricadono direttamente sui contribuenti italiani, sempre di più difficoltà con il l’Agenzia delle entrate e costretti a rimediare a situazioni in cui alla fine sono obbligati a sanzioni salatissime.

Cartelle esattoriali prorogate: chi ne trae vantaggio

(Pixabay)

Sono oltre 500mila gli italiani che al 31 dicembre 2021 non avevano ancora fatto pace con la Rottamazione ter, che permetteva di mettere in ordine i propri conti con il Fisco. La decisione di prorogare i termini sembra essere stata dettata dalle condizioni di incertezza internazionale dovuta alla guerra tra Ucraina e Russia, con le relative conseguenze in termini di rincari su carburanti, materie prime ed energia. E che fa paura chi riesce a fatica ad arrivare a fine del mese.

Che cos’è la Pace fiscale e perché c’è più tempo per pagare le Cartelle esattoriali

(Pixabay)

Con “Pace fiscale” si fa riferimento lo strumento che consente al contribuente di pagare le cartelle esattoriali a rate usufruendo della cancellazione degli oneri accessori (come ad esempio more, sanzioni e interessi) e, in qualche caso, ad utilizzare dell’abbattimento di una quota importante del debito stesso. Per procedere il governo ha bisogno di circa un miliardo di euro. Soldi che il ministero del Tesoro sta rinvenendo. Con la proroga, la Commissione Bilancio del Senato ha messo a disposizione un assist a chi era in ritardo con i pagamenti della Rottamazione ter. La pace fiscale fa rimandare e le rate non pagate entro la fine dell’anno appena concluso, che potranno essere pagate entro il 30 aprile prossimo (qualora si riferiscano al 2020). Cambiano tutti i termini, dunque per le rate in scadenza nel 2021 il termine arriva ad essere quello del 31 luglio 2022. E dunque: per le cartelle esattoriali in scadenza del 2022 la scadenza adesso diventa quella di novembre 2022. C’è da tenere il calendario sempre a mano.

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Carburanti, oggi prezzi in calo per benzina e diesel - Adnkronos

Invertono subito la rotta i prezzi praticati alla pompa di benzina e gasolio. Questa mattina le medie nazionali risultano infatti in calo. Benzina e gasolio sostanzialmente appaiati a quota 1,83 in self service e sotto 1,96 in modalità servito. Le quotazioni internazionali di benzina e gasolio sono in forte calo – l'equivalente di 4-5 centesimi al litro – e tornano sul livello di una settimana fa. Brent sotto i 110 dollari.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,833 euro/litro (-7 millesimi, compagnie 1,836, pompe bianche 1,828), diesel a 1,828 euro/litro (-5, compagnie 1,824, pompe bianche 1,838). Benzina servito a 1,958 euro/litro (-6, compagnie 1,996, pompe bianche 1,885), diesel a 1,958 euro/litro (-3, compagnie 1,992, pompe bianche 1,892). Gpl servito a 0,852 euro/litro (invariato, compagnie 0,851, pompe bianche 0,854), metano servito a 2,195 euro/kg (+3, compagnie 2,282, pompe bianche 2,126), Gnl 2,135 euro/kg (+9, compagnie 2,158 euro/kg, pompe bianche 2,115 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,902 euro/litro (servito 2,115), gasolio self service 1,902 euro/litro (servito 2,122), Gpl 0,924 euro/litro, metano 2,660 euro/kg, Gnl 2,099 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 733 euro per mille litri (-40, valori arrotondati), diesel a 907 euro per mille litri (-52 valori arrotondati). Questi i valori comprensivi di accisa: benzina a 1211,30 euro per mille litri, diesel a 1274,74 euro per mille litri.

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Il responsabile di Kaspersky Italia: “Nessun rischio per la sicurezza dei dati dal nostro antivirus - Il Fatto Quotidiano

Nei giorni scorsi i governi di Germania e Italia hanno invitato le pubbliche amministrazioni dei rispettivi paesi a non utilizzare il software antivirus della società russa Kaspersky, uno dei più diffusi al mondo con circa 400 milioni di utenti. Lo stesso avevano fatto in passato i governi di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Olanda adducendo possibili rischi per la sicurezza dei dati. Al momento non esistono prove definitive che dia mai avvenuta una compromissione di dati attraverso l’antivirus. Tuttavia l’invasione in Ucraina ha alzato i livelli di guardia. Il fattoquitidiano.it ha chiesto un commento a Cesare D’Angelo, general manager di Kaspersky Italia….

Al momento l’unico vero “alert” che è stato emesso dalle autorità italiane e tedesche non riguarda rischi per la sicurezza del software ma la continuità del servizio. Si reputa che poiché di origine russa la nostra società potrebbe accusare un contraccolpo in termini di continuità della manutenzione, aggiornamento e implementazione dei programmi. Ad esempio nel caso in cui la Russia dovesse scegliere, o subire, una sorta di isolamento da internet. Tuttavia proprio per evitare pericoli di questa natura, da tempo la società ha diversificato la collocazione geografica di server e strutture per garantire la continuità dei suoi servizi in qualsiasi condizione.

Tuttavia il timore è che i software possano essere utilizzate come porta di accesso ai dati dei clienti qualora ci fossero pressioni in tal senso da parte dell’intelligenze di Mosca. Cosa risponde a queste preoccupazioni?

Innanzitutto va detto che da un punto di vista tecnico non sarebbe così semplice. Un antivirus in quanto tale ha effettivamente accesso a tutti i files, processa e filtra in ogni istanti grandissime quantità di informazioni per rilevare eventuali pericoli, ma questo avviene tramite algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale. Per intenderci non ci sono tanti “omini” a cui è possibile dire “Vai a vedere cosa c’è in questa o quella società”. Detto ciò il fatto che mostre delle nostre strutture sono situate all’estero, in particolare in Svizzera dove i codici vengono ispezionati, e ricadono quindi sotto altre giurisdizioni su cui Mosca non ha alcun potere. Aggiungo che il fondatore della società Evgenij Kasperskij si è in passato espresso chiaramente contro qualsiasi ipotesi di intromissione di autorità russe e non c’è davvero alcun interesse della società a consentire che questo avvenga. Noi abbiamo ottenuto tutte le certificazioni internazionali che attestano la sicurezza del servizio, mentre non è mai stata fornita nessuna prova del contrario, per questo sono convinto che le recenti prese di posizione dei governo abbiano una natura politica e non tecnica.

La società ha fama di aver una certa contiguità con la comunità hackers, come peraltro accade per tutte le entità pubbliche e private che si occupano di sicurezza informatica. Paradossalmente ci sono clienti che scelgono Kaspersky perché in quanto russa è in grado di capire meglio le minacce che provengono dalla Russia. E’ così?

Non parlerei di una contiguità con la comunità hacker russa. E’ vero invece che le università russe forniscono eccellenti talenti a cui noi attingiamo, gli studi matematici sono molto diffusi nel paese. Questa origine geografica e culturale comune consente spesso di cogliere e capire prima degli altri eventuali minacce.

Insomma Lei consiglierebbe all’amministratore delegato di un’azienda ucraina di utilizzare l’antivirus Kaspersky?

Lo inviterei a scegliere il prodotto migliore e più adatto alla sua impresa basandosi su informazioni oggettive e dati reali e non su dichiarazioni di natura politica.

Dopo le prese di posizione di governi ci sono state conseguenze, disdette calo dei nuovi utenti, etc?

I clienti storici stanno confermando la loro fiducia nei nostri confronti ma sicuramente un certo tipo di comunicazione sui media rischia di avere un impatto sulla nostra reputazione, andando a minare rapporti costruiti nel tempo e basati su fatti e risultati ottenuti. Noi continuiamo a supportare i nostri partner e clienti che ci hanno scelti e in questo periodo abbiamo anche aumentato l’attenzione nei loro confronti anche attraverso azioni precise come quella di mettere a loro disposizione i nostri tool di Threat Intelligence gratuitamente per far sì che dispongano di tutti gli strumenti necessari a proteggersi.

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Il board delle Generali licenzia Luciano Cirinà: «Obbligo di lealtà violato». Ecco cos'è successo - Il Piccolo

A sinistra Luciano Cirinà, già responsabile delle Generali per Austria ed Est Europa, e Francesco Gaetano Caltagirone, promotore del piano Awakening The Lion

Il numero 3 della compagnia accusato di «gravi violazioni» del contratto di lavoro. L’ipotesi: il cda si aspettava le dimissioni. Nessuna replica del manager silurato

TRIESTE Luciano Cirinà licenziato con decorrenza immediata da Generali. Il comunicato della compagnia triestina arriva nella mattinata di lunedì, mentre il top manager è in volo verso Washington per dare il via al roadshow americano di presentazione del programma strategico “Awakening The Lion”.

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Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...