Andamento positivo per i titoli petroliferi, nonostante la forte volatilità del prezzo del greggio. In altalena i bancari. In rialzo Stellantis e Prysmian
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso in rialzo una giornata caratterizzata da numerosi alti e bassi, dopo la forte correzione subita nella seduta precedente.
Il FTSEMib ha recuperato lo 0,7% a 24.534 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.967 punti e un massimo di 24.709 punti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso dello 0,71%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,82%) e per il FTSE Italia Star (+0,95%). Nella seduta del 2 marzo 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 3,87 miliardi di euro, rispetto ai 4,32 miliardi di martedì.
Alle 17.30 il bitcoin era tornato sotto i 44.500 dollari (circa 40.000 euro).
Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 150 e i 155 punti.
L’euro si è confermato sotto gli 1,11 dollari.
Andamento positivo per i titoli del settore petrolifero, nonostante il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) sia sceso sotto i 107 dollari al barile, dopo aver toccato un massimo a 112,5 dollari.
ENI ha registrato un rialzo dell’1,95% a 14,53 euro.
Performance migliori per Saipem (+3,84%) e Tenaris (+4,94%).
In altalena i titoli del settore bancario, dopo i forti ribassi registrati nelle ultime sedute.
Minimo ribasso per il BancoBPM (-0,1% a 2,871 euro). L'istituto ha comunicato di aver ceduto alla Popolare di Sondrio (+1,32%) la partecipazione detenuta in Factorit, pari al 39,5% del capitale. Il corrispettivo è pari a 75 milioni di euro, in linea con il valore al quale la quota è inscritta nel bilancio al 31 dicembre 2021. Il perfezionamento dell’operazione non comporta alcun impatto a conto economico, mentre genera un impatto positivo sul CET1 Ratio Fully Phased pari a 14 punti base rispetto al dato del 31 dicembre 2021.
Performance positive, invece, per IntesaSanpaolo (+1,39%) e UniCredit (+2,11%).
Si è fermata la corsa di Leonardo (-1,5% a 7,994 euro).
Telecom Italia TIM invariata a 0,3437 euro, nel giorno in cui si è riunito il consiglio di amministrazione per l'approvazione dei risultati finanziari del 2021. Il consensus degli analisti, pubblicato sul sito Internet della società, indicava un giro d'affari dell'1,6% a 15,37 miliardi di euro e un margine operativo lordo organico in contrazione del 9% a 6,26 miliardi. L'indebitamento netto adjusted era previsto in calo a 21,8 miliardi di euro.
Chiusura positiva, invece, per Stellantis (+1,02% a 15,392 euro). Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di febbraio 2022 in Italia sono state immatricolate quasi 111mila vetture, in calo del 22,6% rispetto alle oltre 143mila dello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi due mesi del 2022 le immatricolazioni in Italia si sono ridotte del 21,1% a quasi 219mila vetture. In forte diminuzione anche le vendite di Stellantis. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa a febbraio 2022 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a poco meno di 52mila unità, in contrazione del 29,2% rispetto alle oltre 59mila vetture vendute a febbraio 2021.
Performance migliore per Prysmian (+4,24% a 30,49 euro). La società ha comunicato di essersi aggiudicata la commessa assegnata da NeuConnect Britain e NeuConnect Deutschland per la progettazione, produzione, installazione, test e collaudo “chiavi in mano” di un’interconnessione sottomarina di 725 km che collegherà direttamente le reti elettriche tedesche e inglesi. Il valore del contratto è pari a circa 1,2 miliardi di euro.
Al MidCap in forte rialzo MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset); il titolo ha guadagnato il 4,39% a 1,093 euro. La società ha comunicato i risultati preliminari dell'esercizio 2021, chiuso con ricavi in aumento dell'11% e un utile netto di 374 milioni di euro (+169%).
Borse nervose, ma il FTSEMib chiude in positivo - SoldiOnline.it
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