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(Il Sole 24 Ore Radiocor) Avvio rovinoso per le azioni di Telecom Italia, all’indomani del cda che ha approvato i conti del 2021 e il piano industriale al 2024. Le quotazioni, che inizialmente non riuscivano a far prezzo, sono entrate più volte in volatilità e sono arrivate a perdere quasi il 14%.
Del resto, come commentato numerosi analisti, i conti del quarto trimestre e del 2021 sono risultati sotto le attese e anche le indicazioni contenute nel piano industriale per il 2022 e fino al 2024 sono considerate deludenti. Non sono stati inoltre forniti dettagli nè sul progetto di separazione della rete, nè sulla posizione della compagnia in merito all'offerta presentata lo scorso autunno da Kkr.
Nel dettaglio la società ha chiuso l’anno passato con una perdita di 8,7 miliardi, complice anche la pulizia di bilancio operata dal nuovo top management. I ricavi sono risultati pari a 15,3 miliardi (-1,9% organico). L'ebitda organico ha registrato una flessione del 9,6%, attestandosi a 6,2 miliardi per effetto della pressione competitiva, del ritardo del piano voucher e dei costi di startup delle digital companies. L'indebitamento finanziario netto after lease si è attestato su 17,6 miliardi, in calo di 1 miliardo nonostante investimenti in crescita del 14,1% per accelerare lo sviluppo della fibra, del cloud e del calcio in streaming. Il cda fiume ha inoltre approvato il piano industriale della compagnia per il periodo 2022-24, con la società che si propone di avviare un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distinte legal entities, Netco e Servco (consumer, enterprise e Tim Brasil), superando il precedente modello di integrazione verticale. Tuttavia per adesso il cda ha solamente dato mandato al ceo, Pietro Labriola, di sviluppare il progetto esecutivo di riorganizzazione che verrà presentato quando verrà pubblicata la semestrale del 2022. Quanto all'offerta di Kkr, Tim si è limitata a indicare che è in via di finalizzazione la valutazione degli advisor, alla quale seguirà la decisione del board. «Al momento, la guidance è molto prudente», hanno commentato gli analisti di Equita, che raccomandano cautela (‘Hold’), pur indicando un target di prezzo molto più elevato delle attuale quotazioni e pari a 0,48 euro. E' più positiva Banca Akros, che emette una raccomandazione di 'Add' e indica un target di prezzo a 0,51 euro, pur puntando l'indice sui conti 2021 al di sotto delle attese e sulla «guidance povera» per il 2022, oltre che sugli scarsi passi in avanti indicati sui progetti della rete e sull'opa di KKr.Da ricordare, sui target futuri, che la compagnia ha indicato che i ricavi da servizi sono previsti in leggera crescita nel periodo di piano ('low single digit' nel periodo 2021-2024, con un 2022 che registrerà un calo low single digit). L'ebitda è atteso stabile e in lieve calo nel 2022. Il capex è previsto a circa 4 miliardi di euro nel 2022, circa 3,9 miliardi di euro nel 2023 e circa 3,8 miliardi di euro nel 2024. L'indebitamento netto nel 2022 sarà influenzato da pagamenti non ripetibili per un totale di 3,7 miliardi di euro, in particolare per l’acquisizione dello spettro in Italia e in Brasile e l'acquisizione degli assets di Oi, il cui impatto sul leverage sarà completamente assorbito entro il 2025. La società ha inoltre comunicato di avere ricevuto un’offerta da parte di Ardian, per la partecipazione indiretta in Inwit (+1,7%), il cui closing, come stato detto dal ceo, potrebbe arrivare a giugno. La proposta, che non farà scattare l’opa, ha implicitamente un valore implicito di 10,75 per azione, tutto quanto per cassa.
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Tim crolla, conti 2021 e i target del piano industriale al 2024 deludono le attese - Il Sole 24 ORE
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