La sede storica del Corriere della Sera di via Solferino è stata ricomprata dalla Rcs di Urbano Cairo. L’immobile nel centro di Milano era stato ceduto nel 2013 dalla casa editrice al fondo Usa Blackstone. Da cui, adesso, il palazzo è stato ricomprato. l’operazione pone fine alla controversia legata alla precedente vendita. La notizia ha spinto al rialzo il titolo Rcs in Borsa: azioni sospese con rialzo teorico superiore al 10%, per poi chiudere la seduta con un balzo del 15,08% (a 0,702 euro), migliore performance del listino insieme alle azioni Cairo Communication (+13,46%).
I dettagli dell’operazione
Rcs Mediagroup, Kryalos in nome e per conto del Fondo Delphine e Blackstone — si legge nel comunicato congiunto diffuso da Rcs Mediagroup, Kryalos e Blackstone — annunciano la transazione della controversia avente a oggetto la vendita a Kryalos nel 2013 del complesso immobiliare sito in Milano, via Solferino/Via San Marco/Via Balzan. La controversia era iniziata nel luglio 2018 con la richiesta di Rcs di dichiarare tale vendita invalida. Nel novembre 2018 era stato instaurato un arbitrato presso la Camera Arbitrale di Milano e avviate da Blackstone azioni legali a New York. A maggio 2020 e a maggio 2021, i lodi emessi dal Tribunale Arbitrale di Milano hanno riconosciuto la validità della vendita del 2013. L’accordo raggiunto comporta una reciproca rinuncia a tutte le azioni e Rcs ha convenuto di corrispondere un contributo di 10 milioni di euro alle spese sostenute da Blackstone. Inoltre, Rcs acquisterà, al prezzo di 59,9 milioni di euro, l’immobile di Via Solferino, sede storica del Corriere della Sera, parte del complesso immobiliare oggetto della controversia.
La soddisfazione di Cairo
«Siamo soddisfatti di aver raggiunto un accordo transattivo con Kryalos e Blackstone su tutti i contenziosi in corso — ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Rcs Urbano Cairo — e per l’opportunità di riacquistare la sede storica di Via Solferino. Accettiamo le decisioni del Tribunale Arbitrale e della Corte d’Appello, che hanno accertato la correttezza dell’operato di Kryalos e Blackstone e l’assenza di illeciti o malafede in relazione all’operazione del 2013. Conseguentemente, Rcs dà atto che Blackstone o Kryalos non hanno posto in essere alcuna scorrettezza e si rammarica per il disagio causato dalla controversia. Infine, ringraziamo il dott. Claudio Calabi per il suo contributo al raggiungimento di questo accordo». Paolo Bottelli, amministratore delegato di Kryalos, ha dichiarato: «Siamo sempre stati sicuri di aver agito con professionalità e nel miglior interesse dei nostri quotisti, e siamo soddisfatti dalla positiva soluzione di questa controversia».
Accordo con Blackstone, Rcs ricompra la sede storica del «Corriere» - Corriere della Sera
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