Con l’aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea, e quindi del costo del denaro, si attende come conseguenza diretta anche un rincaro dei mutui. Nonostante l’aumento, i tassi variabili costano ancora sensibilmente meno di quelli a tasso fisso nella media delle offerte a 20 anni il fisso si situa a 3,10 per cento contro lo 0,97 del variabile; a 30 anni il fisso è al 3,08 contro l’1,08 del variabile. MutuiOnline.it ha cercato di tradurre queste cifre in rapporto alle rate mensili, elaborando una simulazione che mette a confronto il costo prima del rialzo dei tassi da parte della Bce (prendendo la migliore offerta in data 13 giugno 2022) elaborando delle ipotesi al 27 luglio (giorno in cui ha inizio l’effetto dei nuovi tassi della Bce) e al mese di settembre. Ciò che emerge è che tra il valore delle rate di giugno e quello di settembre c’è una differenza che ammonta a circa 50 euro (da un minimo di 44 a un massimo di 54 euro).
Mutui, come cambiano le rate: le simulazioni per tasso fisso e variabile a 20 e 30 anni - Corriere della Sera
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