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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Piazza Affari è maglia nera in Europa con un calo superiore a due punti nell'ultima seduta prima delle elezioni di domenica, mentre le Borse europee continuano a fare i conti con i timori per una recessione imminente e le strette monetarie delle Banche centrali, dalla Federal Reserve alla Bce, per cercare di frenare la corsa record dell’inflazione. Questa settimana è toccato, tra gli altri, anche a Svezia, Norvegia e Regno Unito rivedere al rialzo i tassi d’interesse, mosse che hanno mandato in sofferenza i principali listini del Vecchio Continente sulla prospettiva di una serie di aumenti più rapidi delle attese (a partire dalla Federal Reserve). Così, frenati in particolare dal comparto auto ed energetico, si muovono in calo il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, in attesa della revisione del rating da parte di S&P, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Vigilia di vendite anche a Wall Street, dove lo S&P 500 alla fine ha chiuso in rosso e sui minimi da luglio. Deboli i listini asiatici, con Tokyo chiusa per festività.
Milano a picco prima del voto di domenica
Per Piazza Affari è l’ultima seduta prima delle elezioni politiche e il FTSE MIB si muove in netto ribasso, con la performance peggiore tra le Borse europee. Gli osservatori che attendono al varco l’esito delle urne per capire la possibile composizione del nuovo governo dopo la caduta anticipata del premier Mario Draghi, coi tanti dossier «caldi» sul tavolo, dal Pnrr alla rete unica.
Nell’attesa, la giornata è ricca di dati macroeconomici a partire dagli indici Pmi a settembre di Francia (in discesa a 47,8 punti, sotto la soglia dei 50 punti), Germania (in calo a settembre, al minimo in 28 mesi), Eurozona (l'indice servizi è sceso a 48,9, manifatturiero a 48,5) e Gran Bretagna, mentre dagli Stati Uniti si guarda all'indice Markit Pmi Servizi preliminare di settembre. Intanto, restando sul fronte macro, prosegue il calo delle immatricolazioni di veicoli commerciali in Europa (Ue, Uk ed Efta). A luglio scorso il calo, infatti, rispetto allo stesso mese del 2021, è stato del 17,7%, scendendo a 149.420 nuove immatricolazioni.
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In rialzo Amplifon, occhi su Tim con trattative con Cdp
Occhi puntati su Piazza Affari nell’antivigilia dell’appuntamento con le urne elettorali. Sul listino principale milanese salgono Amplifon, Inwit e Telecom Italia, alle prese con la trattativa con Cdp sulla rete unica, la cui offerta dovrebbe arrivare, appunto, dopo il voto. Deboli Banco Bpm, Leonardo - Finmeccanica e Saipem.
Restano timori inflazione, Banche centrali e conflitto Ucraina
I mercati sono comunque influenzati dai timori sugli effetti delle politiche restrittive delle Banche centrali impattare sui listini europei. L’aumento del costo del denaro, per combattere l’inflazione, continua a preoccupare gli investitori, ormai spaventati dal rischio recessione. Le principali Borse europee hanno segnato ribassi dopo le mosse della Federal Reserve e della Bank of England che hanno deciso entrambe di alzare il costo del denaro. Mosse che, peraltro, hanno spinto in alto anche gli interessi dei Titoli di stato (il Treasury a dieci anni negli Usa si attesta al 3,69%, quello sul Btp italiano al 4,2%). A preoccupare i mercati, inoltre, resta lo scenario di escalation militare in Ucraina, dopo le minacce del presidente russo, Vladimir Putin, sull’eventuale uso delle armi nucleari.
Spread poco mosso in area 220 punti prima del voto
Andamento poco mosso per lo spread BTp-Bund nell'ultima seduta prima delle elezioni. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) e il pari scadenza tedesco è indicato a 220 punti base, uno in meno rispetto all'ultimo riferimento. In leggero calo anche il rendimento del BTp decennale che ha segnato una prima posizione al 4,17% dal 4,19% del closing precedente.
Borse Ue ancora in rosso, Milano maglia nera in attesa delle elezioni - Il Sole 24 ORE
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