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Wednesday, October 5, 2022

Bollette, tutti gli aiuti contro i rincari: Intesa, Enel e il «bonus» da 600 euro pagato dall’azienda - Corriere della Sera

Anche le aziende private cominciano a mettere in campo microbonus e altre tipologie d’intervento a sostegno sia dei dipendenti sia dei consumatori per contrastare il caro energia e, più in generale, il forte aumento dei prezzi. Tanto più che è ormai chiaro come le misure varate dal governo compensino solo in parte gli effetti dell’inflazione. Del resto, proprio uno degli ultimi decreti legge del governo Draghi, il dl Aiuti bis, ha rafforzato le agevolazioni fiscali sul welfare aziendale.

Welfare aziendale fino a 600 euro

L’articolo 12 del dl 115/2022 aumenta infatti, per il 2022, da 258,23 euro a 600 euro il tetto esentasse per somme ottenute attraverso la contrattazione aziendale: «Non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600». L’altra grande novità è che, per la prima volta, rientrano tra le voci ammesse alla defiscalizzazione anche quelle riguardanti il pagamento delle bollette della luce, del gas e dell’acqua.

Bonus Enel

Ci sono poi aziende che si stanno muovendo su un piano diverso. L’Enel lunedì ha annunciato che riconoscerà ai propri utenti un bonus di 10 centesimi per ogni chilowattora di consumo in meno durante il trimestre ottobre-novembre-dicembre 2022 rispetto a allo stesso periodo del 2021. Il bonus sarà conteggiato nella seconda bolletta del 2023 o, in caso di recesso e/o voltura, nella bolletta di chiusura. Rientrano nell’agevolazione le forniture a prezzo fisso nei mesi in cui il valore medio del prezzo unico nazionale (il Pun) sarà superiore a 400 euro al megawattora. Se il contratto è stato stipulato negli ultimi 12 mesi, il consumo del prossimo trimestre sarà confrontato con quelli storici del Pod, il codice identificativo del punto di fornitura, in pratica con i consumi effettuati col precedente fornitore.

Otto miliardi da Intesa

Sempre lunedì, la prima banca italiana, IntesaSanpaolo, ha annunciato uno stanziamento di altri 8 miliardi di euro per aiutare le famiglie alle prese con bollette e carovita, una decisione, sottolinea il consigliere delegato, Carlo Messina, che porta il totale degli aiuti messi in campo dall’istituto a 30 miliardi. Tre le linee di intervento per gli 8 miliardi.
1) Cinquecento milioni destinati ai clienti della banca da almeno sei mesi con Isee massimo di 40mila e con un reddito mensile di almeno 500 euro: potranno chiedere un prestito, fino a un massimo di 6mila euro, a un tasso fortemente agevolato, senza costi accessori e restituibile a rate in 20 anni.
2) Cinque miliardi serviranno invece per sostenere le sospensioni e rimodulazioni di mutui e prestiti nei casi di necessità.
3) Due miliardi e mezzo verranno destinati alla possibilità di rateizzare, fino al 31 dicembre 2022, acquisti e pagamenti, utenze comprese, a tasso zero, per una durata di sei mesi.
L’opzione è attivabile direttamente dal cliente (se lo è da almeno 6 mesi e ha un’età compresa tra 18 e 70 anni) tramite i canali digitali. Si possono rateizzare fino a 2.500 euro. «Per esempio - si legge sul sito della banca - dal primo ottobre al 31 dicembre 2022 puoi rateizzare l’addebito della bolletta del gas di 700 euro in 6 mesi con rate da 117 euro».

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