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Tuesday, March 28, 2023

Borse, prevale la cautela con gli occhi sulle banche. A Milano svetta Unicredit dopo ok a buyback - Il Sole 24 ORE

Intanto il vicepresidente della Federal Reserve, Michael Barr, davanti alla commissione Bancaria del Senato ha detto che «l'impatto del fallimento di Silicon Valley Bank sembra essere esteso, minacciando l'intero sistema bancario» e che «la Svb ha aspettato troppo per affrontare i suoi problemi». Ha detto, poi, che la Fed intende proporre «dei requisiti sul debito a lungo termine per le maggiori banche regionali, migliorare gli stress test e studiare dei cambi alle regole sulla liquidità».

Sul fronte macro, ha migliorato il sentiment il dato migliore delle attese della fiducia dei consumatori Usa, l'indice della fiducia è salito a 104,2 punti a marzo, sopra le stime. Peggiore delle attese invece il deficit commerciale Usa, salito a 91,6 mld di dollari a febbraio. A gennaio, poi, prezzi in calo per le case negli Stati Uniti rispetto al mese precedente per il settimo mese consecutivo e rallentamento dei rialzi annuali. Secondo l'indice Standard & Poor's/Case-Shiller, su base mensile, il dato è sceso dello 0,5% per l'intera nazione e per le dieci città e dello 0,6% per le venti città.

A Piazza Affari scatto di Unicredit dopo ok a buyback

A Piazza Affari restano sotto la lente in particolare i titoli del comparto finanziario e gli istituti di credito, da Mediobanca passando per il recupero di Banca Mps. In testa al listino svetta sul finale Unicredit che ha ricevuto l'autorizzazione della Bce per l'esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi. Il via libera, spiega una nota, è basato «sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, che hanno evidenziato una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi garantiscono che l'azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza».

Brillano Tim, banche e oil. Frenano A2a e Stm

Scatta Telecom Italia con indiscrezioni di stampa secondo cui la Cassa depositi e prestiti sarebbe pronta ad alzare l'offerta per la rete di 2 miliardi di euro, portandola in area 20 miliardi (cifra che resta lontana però dalle aspettative di Vivendi emerse in passato). In cima al Ftse Mib il comparto dei petroliferi con Tenaris ed Eni. Anche Diasorin rimbalza dopo il -4% della vigilia in scia ai conti e alla guidance sotto le attese. Deboli A2a, Stmicroelectron e Recordati. Fuori dal listino principale, gli investitori restano freddi su Sanlorenzo che è entrata nel capitale sociale di Sea Energy (impiantistica elettrica ed elettronica navale), acquistando una quota del 49% per un controvalore di quasi 2,7 milioni.

Spread in rialzo a 185 punti, rendimento al 4,13%

Chiusura in rialzo lo spread BTp/Bund in un contesto di generale aumento per i rendimenti dei titoli di Stato sulla curva euro. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 185 punti base dai 183 punti del closing di ieri. In rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,13% dal 4,06% del finale della vigilia.

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