Domenica i paesi dell’OPEC+, la più ampia organizzazione di paesi produttori di petrolio al mondo, hanno annunciato nuovi tagli alla produzione di petrolio, oltre a quelli già annunciati nei mesi scorsi: anche in questo caso l’obiettivo è evitare un ulteriore calo del prezzo del petrolio, recentemente sceso ai valori minimi per una serie di ragioni, tra cui la crisi bancaria che ha coinvolto due istituti statunitensi e che ha portato al salvataggio di Credit Suisse da parte della banca svizzera UBS.
I tagli maggiori sono stati annunciati dall’Arabia Saudita, che ha annunciato un taglio di un milione di barili di petrolio al giorno a partire da luglio, arrivando a produrre meno di 9 milioni di barili al giorno per la prima volta in oltre un decennio: il taglio si aggiunge a quello dei 500mila barili al giorno già annunciato lo scorso aprile. Al termine di un incontro durato circa sette ore a Vienna, gli altri paesi dell’OPEC+ hanno invece dichiarato di voler estendere anche al 2024 i tagli decisi ad aprile, pari a 1,15 milioni di barili al giorno, circa l’1 per cento della produzione mondiale.
I paesi produttori di petrolio hanno annunciato di voler ridurre ulteriormente la produzione - Il Post
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