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Saturday, July 15, 2023

Borse, l'Europa si assesta dopo il rally. Pioggia di utili dalle banche Usa - Il Sole 24 ORE

5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee hanno ripreso respiro, dopo la buona performance delle ultime cinque sedute. I principali indici hanno limato i guadagni degli ultimi giorni, mentre è scattato il conto alla rovescia per l’ultima settimana di luglio, quando sia la Federal Reserve, sia la Banca centrale europea annunceranno le mosse di politica monetaria. Entrambi gli istituti centrali dovrebbero alzare il costo del denaro, ma potrebbe trattarsi dell’ultima mossa restrittiva, se i dati macro confermeranno un’inflazione in frenata. Soprattutto negli States l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una brusca decelerazione, portandosi a una variazione annua del 3% a giugno. Intanto Oltreoceano è iniziata anche la stagione delle trimestrali con i conti di Wells Fargo e Jp Morgan in crescita, quelli di Citi in calo ma superiori alle attese. Milano ha limato dello 0,39%, mentre lo spread si è portato a 169 punti (era a 168 la vigilia) e il rendimento dei Btp a dieci anni al 4,16% (dal 4,27%).

Investitori attenti alle trimestrali nell'attesa di Fed e Bce

Le Borse europee hanno cercato di consolidare i guadagni registrati con i rialzi delle ultime sedute. Dagli States sono arrivate notizie positive con i conti di Jp Morgan, Wells Fargo e Citi che hanno battuto le attese degli analisti (anche quelli di Citi, nonostante i numeri siano scesi). Nel dettaglio, Jp Morgan ha riportato nel secondo trimestre utili per 14,5 miliardi di dollari o 4,75 dollari ad azione, ben al di sopra dei 3,97 dollari attesi dal consensus e dei 2,76 dollari di un anno fa. Wells Fargo ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto pari a 4,94 miliardi di dollari, o 1,25 dollari per azione, in aumento rispetto ai 3,14 miliardi di dollari, o 0,75 dollari per azione. Citi ha invece visto scivolare il risultato netto del secondo trimestre a 2,9 miliardi di dollari, dai 4,5 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso, ossia a 2,19 dollari per azione. Tuttavia gli analisti temevano un utile per azione di 1,3 dollari. Infine ha annunciato i conti anche il più grande fondo di investimento al mondo, Blackrock, che ha registrato utili in rialzo del 27%, ma ricavi in calo dell'1%. Intanto gli investitori iniziano a scommettere che si stia per chiudere la fase di politica monetaria restrittiva, anche se la Federal Reserve dovrebbe alzare ancora i tassi a fine luglio rispetto all’attuale livello del 5-5,25%. Poi però dovrebbe soprassedere dal momento che l’inflazione sta frenando, anche se i banchieri membri del Fomc di recente hanno indicato la necessità di almeno due rialzi del costo del denaro entro fine anno. Tuttavia nei giorni scorsi è emerso che l’indice dei prezzi al consumo a giugno su base annua ha registrato un incremento del 3%, rallentando il passo dal 4% di maggio. Anche i prezzi alla produzione, inoltre, a giugno sono aumentato solo dello 0,1% rispetto a un anno prima. Si tratta del dato più basso dal settembre 2020. Oggi 14 luglio, inoltre, è emerso che i prezzi all'importazione negli Stati Uniti sono diminuiti sempre su base annua del 6,1%. E’ il maggior calo annuale dal maggio 2020. Sono andati giù anche i prezzi all'esportazione, del 12%, registrando il maggior calo annuale dall'inizio delle registrazioni dei dati, nel settembre 1984. In Europa la Bce alzerà i tassi a luglio, come preannunciato dalla numero uno Christine Lagarde. Poi deciderà in base alle statistiche macro, ma ovviamente potrebbero risentire anche dell'influenza della Fed.

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A Milano deboli le utility e le azioni petrolifere. In rialzo Mps

Piazza Affari ha risentito della debolezza delle utility, con Enell giù dell'1,45% e A2a dell'1,18%. Hanno perso quota anche le azioni petrolifere: Eni ha segnato un calo dell'1,4%, Saipem dell'1,7% e Tenaris dello 0,4%. Sono salite ancora le azioni di Stmicroelectronics(+0,38%), ben intonate dallo scorso 6 luglio. I titoli hanno però chiuso sotto i massimi di giornata. A sostenere il rialzo delle ultime sedute è stato anche il giudizio favorevole di Jefferies sul settore dei chip, visto in forte miglioramento negli anni venturi grazie alle richieste di cloud, intelligenze artificiali e Internet delle cose. In particolare secondo la casa d’affari l'industria nel suo complesso vanterà un’espansione di mille miliardi di euro nei prossimi 8-9 anni e le singole aziende vanteranno un aumento degli utili per azione tra il 35% e il 180% nel 2023-25. Sul finale si sono indebolite le banche, anche se Banca Mps è salita dell'1,72%, beneficiando della speculazione in considerazione del fatto che entro il prossimo anno il Tesoro, in base agli impegni presi con l’Europa, dovrà uscire dal capitale. Banca Pop Er ha invece perso lo 0,82, Banco Bpm il 2,15%,Intesa Sanpaolo lo 0,55%, e Unicredit lo 0,73%. Mediobanca ha invece difeso le posizioni, con il mercato che già si interroga sugli assetti che si formeranno all'assemblea del prossimo autunno. E' risultato debole il risparmio gestito, ma Finecobank ha registrato un progresso dell'1,49%.

Ben intonata Ferrari , in calo Cucinelli

Ferrari ha guadagnato l'1,42% nel giorno in cui la società ha annunciato i risultati definitivi della sua offerta di riacquisto di bond al maggio 2025 da 650 milioni di euro. In particolare la casa auto accetta valide offerte in acquisto delle note per un importo nominale complessivo di 199,037 milioni di euro. Telecom Italia ha guadagnato mezzo punto percentuale, dopo che l'ad, Pietro Labriola, ha dichiarato che il dossier NetCo sta procedendo secondo i programmi, con l'obiettivo di chiudere anticipatamente rispetto alla scadenza ultima di fine settembre. Il manager ha inoltre frenato sulla cessione di una quota in EnterpriseCo, visto che è la divisione con le migliori prospettive di crescita. Fuori dal paniere principale, Brunello Cucinelli ha perso il 3,6%, nonostante nel primo semestre l'azienda abbia vantato una crescita delle vendite del +31% (+20,5% a cambi costanti) a 543 milioni di euro, con una crescita sostenuta anche sul mercato americano (+23,9%9, dove invece altri gruppi di moda stanno facendo fatica. I vertici della società hanno inoltre rivisto al rialzo la stima dei ricavi 2023, mettendo in conto un incremento tra il +17% ed il +19%, rispetto alla precedente attesa di un +15%. Il ritocco, però, era atteso dalla maggior parte degli analisti, che ritengono correttamente valutate le azioni.

Euro sopra 1,12 dollari, gas e petrolio in calo

Sul valutario, prosegue il rafforzamento dell'euro sul dollaro, ai massimi da fine febbraio 2022: la divisa vale 1,1236 dollari (1,1182 alla chiusura precedente) e 155,73 yen (da 154,84). Il cambio dollaro/yen vale 138,58. Il petrolio è in ribasso: il future si agosto del Wti perde l’1,6%, attestandosi a 75,65 dollari al barile. Infine perdono quota anche i prezzi del gas: i contratti di agosto scambiati ad Amsterdam si attestano a 25,69 euro al megawattora, in calo del 3,4%.

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