Con la legge di Bilancio il Governo Meloni ha approvato la Flat tax incrementale. Vediamo come funzionerà e a chi si rivolge.
La proposta della “tassa piatta” della Lega ha finalmente trovato accoglimento, seppur in forma un po’ differente rispetto alla versione originaria. In questo articolo vi spieghiamo come funzionerà e a chi si rivolgerà la Flat tax incrementale.
Sono anni che, in casa Lega, si parla di una “tassa piatta” pari al 15% per tutti. La massima che ha sempre guidato questa idea – proposta dall’ex senatore del Carroccio, Armando Siri- è ” meno tasse affinché tutti paghino le tasse”.
Finalmente il Governo di Giorgia Meloni, con la legge di bilancio, ha approvato la Flat tax seppur in forma un po’ diversa rispetto alla versione originaria. La tassa piatta al 15%, infatti, non riguarderà tutti i contribuenti ma solo i lavoratori autonomi con Partita IVA- ad eccezione di chi ha aderito al regime forfettario– e sarà applicata solo su una parte del reddito, non su tutto.
Flat tax incrementale: ecco come funzionerà la tassa piatta
La riforma fiscale vedrà la luce non prima dell’anno prossimo e coinvolgerà tutte le principali imposte del nostro sistema tributario. A quel punto tutti i lavoratori pagheranno meno tasse grazie all’abbassamento delle aliquote Irpef. Nel frattempo, però, è stata già approvata la Flat tax incrementale per i liberi professionisti.
La Flat tax incrementale verrà applicata sulla parte incrementale dei redditi del 2023 rispetto ai redditi dichiarati nei tre anni precedenti. In parole povere: verrà applicata la tassa del 15% sulla parte di reddito in più che si è prodotto nel 2023 rispetto al reddito più alto dichiarato nel triennio 2020-2022. Questa misura andrà a sostituire l’Irpef e le relative addizionali regionale e comunale.
Potranno fruire della Flat tax incrementale sia i liberi professionisti che esercitano singolarmente sia le imprese o gli artigiani. Esclusi sono coloro che hanno aderito al regime forfettario come anche i redditi delle società di persone, imputati ai soci per “trasparenza” e quelli derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli.
Calcolare la Flat tax incrementale è piuttosto semplice: prima di tutto bisogna calcolare la differenza tra il reddito prodotto nel 2023 e il reddito più alto dichiarato dal 2020 al 2022. A questa differenza di dovrà applicare la franchigia del 5%, calcolata sul reddito più elevato del triennio. A questo punto, sul reddito così determinato – che, però, non deve superare 40.000 euro, altrimenti non si potrà beneficiare della Flat tax incrementale- si applicherà l’aliquota fissa del 15%.
Naturalmente questa misura conviene, soprattutto, ai redditi a cui viene applicata un’aliquota Irpef elevata, dunque ai redditi medio- alti. La Flat tax incrementale, per il momento, è stata approvata solo per il 2023. Dal prossimo anno, quando prenderanno vita le modifiche alle aliquote Irpef, vedremo cosa accadrà.
Flat tax, nuove disposizioni in arrivo: tutto quello che dovete sapere - Ilovetrading.it - iLoveTrading
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