A sostituire Fabio Panetta (prossimo governatore di Bankitalia a partire dal prossimo ottobre) nel comitato esecutivo della Bce non sarà un uomo vicino all’attuale governo di centrodestra ma Daniele Franco, ministro dell’Economia del governo Draghi e considerato un fedelissimo dell’ex presidente del consiglio.
Daniele Franco
La scelta dell’Esecutivo questa volta non è stata ispirata dalle ormai consueta prassi politica italiana dello spoils system (ovvero dell'occupazione sistematica di tutte le caselle di potere con dei fedelissimi) ma dalla logica della competenza. Il 70 enne Franco ha infatti un curriculum di altissimo livello. E’ unanimemente considerato uno degli economisti più esperti d'Italia in finanza pubblica, avendo ricoperto non solo il ruolo di ministro ma anche quelli di vice governatore della Banca d'Italia e di ragioniere generale dello Stato.
Il comitato esecutivo è un organo decisionale della Bce formato dal Presidente, dal vicepresidente e da quattro membri nominati dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata. I membri sono eletti per una durata complessiva di otto anni. Ciascuna delle tre maggiori economie della zona euro (Germania, Francia e Italia) ha tradizionalmente un rappresentante.
Tuttavia, non esiste una regola che consenta ai tre grandi di ottenere automaticamente una poltrona e altri Paesi potrebbero presentare candidati alternativi. Questo in parte spiega anche la scelta di puntare su Franco e non su un fedelissimo dell’attuale governo: l’appoggio decisivo dell’ex premier Draghi che gode ancora di grande autorevolezza in ambito europeo e internazionale.
Bisogna però ricordare che tra Franco e la Meloni esiste un feeling di lunga data. Secondo le cronache di palazzo l’attuale presidente del Consiglio avrebbe voluto proprio Franco come ministro dell’Economia. Proposta che però sarebbe stata respinta.
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