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Tassi giù, Borse su. Quando ci avviciniamo alla fine di novembre il copione dei mercati resta immutato. Gli investitori hanno acquisto bond e azioni anche nell’ultima seduta. Di conseguenza i rendimenti delle obbligazioni, inversamente proporzionali ai prezzi, sono scesi: i titoli di Stato a 10 anni sono scivolati al 4,28%. I BTp di pari durata al 4,16%. Entrambi circa un mese fa avevano sfiorato la soglia psicologica del 5%.
I tassi stanno scendendo perché il mercato sta scontando una Fed via via più aggressiva, nell’andare a tagliare il costo del denaro, nel corso del 2024. Da ieri i contratti futuri sui tassi americani hanno iniziato a scontare per la fine del prossimo anno cinque sforbiciate da 25 punti base, ovvero un taglio complessivo di 125 punti base.
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Questo dopo che il noto gestore hedge Bill Ackman ha detto in un’intervista a Bloomberg che «l’economia sta rallentando più rapidamente del previsto. Per questo stiamo puntando su più tagli e più rapidamente di quanto si aspetti oggi il mercato». Fino a pochi giorni fa il mercato stimava una prima azione della Fed intorno all’estate del 2024.
Dopo le parole di Ackman sono aumentate le probabilità di un “pivot” nel primo trimestre 2024. È quantomeno singolare che gli acquisti sui bond siano partiti il 23 ottobre. Anche in quel caso Ackman, con un tweet, (“we covered our short positions”) a cambiare il trend. Qualche settimana fa il gestore dichiarava infatti pubblicamente di aver chiuso la propria posizione ribassista multimilionaria nei confronti dei titoli di Stato Usa, prevedendo un più rapido rallentamento dell’economia.
Le frasi del gestore stridono, in apparenza, con i dati del Pil pubblicati ieri che fotografano un’economia statunitense in grande spolvero. Nel terzo trimestre la crescita annualizzata è stata rivista al rialzo: dal precedente 4,9% al 5,2%. Il passato però, si sa, interessa relativamente ai mercati che sono meccanismo di sconto del futuro con una visibilità di circa sei mesi. Gli investitori si stanno quindi concentrando sul Pil del quarto trimestre (che secondo le stime della Fed di Atlanta che elabora il “gdpnow” quasi in tempo reale dovrebbe registrare una crescita annualizzata più bassa e cioè del 2,1%) e su quel che sarà nel 2024.
L’uomo che con un tweet ha cambiato le sorti del mercato di bond e azioni - Il Sole 24 ORE
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