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Thursday, November 2, 2023

Partite IVA, dipendenti e pensionati: chi paga il secondo acconto entro il 30 novembre 2023 - Informazione Fiscale

Partite IVA, lavoratori dipendenti e pensionati: in calendario la scadenza del secondo acconto delle imposte sui redditi, da versare in un'unica soluzione entro il 30 novembre 2023. Il rinvio al 16 gennaio del prossimo anno è infatti limitato ad una platea ben definita di lavoratori autonomi e, in ogni caso, lascia fuori contributi INPS e premi INAIL

La scadenza del secondo acconto delle imposte sui redditi è fissata al 30 novembre 2023 e interessa buona parte delle partite IVA, così come i lavoratori dipendenti e i pensionati.

Il mese di novembre segna da sempre la chiusura della stagione della dichiarazione dei redditi ed entro il giorno 30 sarà necessario procedere anche con il pagamento della seconda quota di acconto dovuta.

Il decreto legge n. 145/2023, il DL Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024, ha previsto la possibilità di rinvio dei pagamenti al 16 gennaio del prossimo anno, anche mediante rateizzazione da concludersi entro il mese di maggio.

Una novità che però sarà parziale e riguarderà solo le partite IVA fino a 170.000 euro di ricavi e compensi. Resteranno in ogni caso esclusi dal rinvio i premi INAIL e i contributi INPS.

Partite IVA, dipendenti e pensionati: chi paga il secondo acconto entro il 30 novembre 2023

La scadenza del 30 novembre non salta definitivamente per l’anno in corso. L’articolo 4 del decreto legge n. 145/2023 ha disposto il rinvio dei versamenti a decorrere dal 16 gennaio del prossimo anno, anche mediante rateizzazione in cinque quote, ma solo per alcuni contribuenti.

Si tratta nel dettaglio delle persone fisiche titolari di partita IVA che nel 2022 hanno dichiarato un totale di ricavi o compensi non superiore a 170.000 euro, beneficiari del differimento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi 2023.

Solo questi quindi i contribuenti per i quali viene meno la scadenza del prossimo 30 novembre. Per la restante platea di soggetti tenuti a versare il secondo acconto dell’IRPEF, dell’IRES, dell’IRAP e delle ulteriori imposte sostitutive nulla cambia.

Si ricorda che, in linea generale, a dover versare l’acconto delle imposte sui redditi sono coloro per i quali l’imposta dichiarata nell’anno supera i 51,65 euro, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze. Due le rate previste, la prima a giugno (salvo proroghe), per la quale è possibile optare per il pagamento in più quote, la seconda a novembre dovuta invece in un’unica soluzione.

Al netto delle partite IVA fino a 170.000 euro di ricavi o compensi quindi, per la restante platea di imprese e professionisti, per società ed enti, così come per la generalità dei lavoratori dipendenti e i pensionati, resta fissa in calendario la scadenza del 30 novembre per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.

Scadenza “residuale” anche per i beneficiari del rinvio dei pagamenti al 16 gennaio del prossimo anno, in relazione alle quote dovute a titolo di contributi INPS e premi INAIL.

Soggetti Data versamento secondo acconto IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive
Persone fisiche con partita IVA fino a 170.000 euro di ricavi o compensi per l’anno d’imposta 2022 16 gennaio 2024 (o rateizzazione dal 16 gennaio al 16 giugno)
Soggetti titolari di partita IVA diversi dalle persone fisiche (società di capitali, società di persone, enti commerciali o non commerciali) 30 novembre 2023
Soggetti non titolari di partita IVA - lavoratori dipendenti e pensionati 30 novembre 2023

Scadenza del secondo acconto il 30 novembre 2023 per contributi INPS e premi INAIL

Sarà una “scadenza variabile” quella della fine di novembre e per contribuenti ed intermediari bisognerà quindi districarsi tra le eccezioni e le regole differenziate previste alla luce delle novità del DL Fiscale collegato alla Manovra 2024.

Come espressamente previsto infatti dall’articolo 4 del decreto legge, la possibilità di rinvio al 16 gennaio per le persone fisiche titolari di partita IVA con volume d’affari entro i limiti fissati lascia fuori le somme dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL.

Nessuna possibilità di differimento quindi per il secondo acconto dei contributi INPS e delle quote dovute a titolo di premi INAIL, anche in presenza del requisito dei 170.000 euro di ricavi o compensi dichiarati per l’anno d’imposta 2022.

Il calendario dei prossimi versamenti è quindi particolarmente intricato e articolato e, in attesa di una più profonda revisione attesa per il 2024, la data del 30 novembre 2023 si conferma una delle monitorate speciali nello scadenzario del mese.

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