Le banche dell’Eurozona dovranno affrontare sfide insidiose nel 2024 e per questo la Bce continua a lanciare messaggi di massima allerta.
Gli istituti di credito si apprestano a iniziare il nuovo anno in buone condizioni, considerando che hanno resistito agli alti tassi di interesse, alle turbolenze del mercato e alle tensioni economiche del 2023 e hanno mantenuto posizioni di capitale e liquidità “solide”. Tuttavia, questo quadro ottimistico non deve tradursi in autocompiacimento secondo l’Eurotower.
Nelle sue prospettive di vigilanza, la Bce ha infatti rimarcato l’“elevata incertezza” sulla futura crescita dell’Eurozona, così come “condizioni di finanziamento più restrittive e maggiori tensioni geopolitiche”, il rischio di un aumento dei prezzi di cibo e carburante e tassi di interesse “più alti per un periodo più lungo” che “potrebbero comportare nuove turbolenze sui mercati finanziari”.
A dimostrazione della necessità di massima prudenza sulla solidità bancaria in Eurozona, la Banca centrale europea ha avviato una serie di ammonimenti e richieste per istituti considerati a rischio. E ha allertato su un 2024 carico di insidie.
Banche europee nel mirino Bce: perché e cosa è stato deciso
La Banca centrale europea ha dichiarato martedì 19 dicembre di aver aumentato i requisiti patrimoniali per 20 banche dopo aver ritenuto che non avessero accantonato abbastanza liquidità per coprire i prestiti non pagati. Questa è una delle principali preoccupazioni delle autorità di vigilanza dopo l’aumento dei costi di finanziamento.
La mossa fa parte della politica Bce, destinata a proseguire l’anno prossimo, per garantire che le banche si preparino ad affrontare ulteriori insolvenze, dopo che ha aumentato i tassi di interesse per combattere l’inflazione elevata.
Da Francoforte sono inoltre giunte richieste di capitale aggiuntivo per 8 banche a causa della loro esposizione ai finanziamenti a leva, sollevando preoccupazioni secondo cui alcuni istituti non hanno fatto abbastanza per affrontare le potenziali perdite derivanti da i loro mutuatari più indebitati.
Inoltre, ha applicato un requisito patrimoniale aggiuntivo a sei banche e ha fornito orientamenti ad altre sette, per aver assunto troppa leva finanziaria o aver tentato di dipingere un quadro eccessivamente roseo della loro posizione finanziaria.
“Ci siamo concentrati sulle debolezze persistenti, e in alcuni casi di lunga data, nella gestione del rischio, nella governance e nei controlli interni”, ha commentato il supervisore capo uscente della Bce, Andrea Enria, in una conferenza stampa.
Il 2024 sarà un anno di massima allerta per le banche, parola di Bce
Nel 2024, la Bce manterrà alta la propria attenzione sui rischi di credito e di liquidità.
“Si prevede che il contesto di tassi di interesse più elevati aumenterà sia la volatilità di alcune fonti di finanziamento sia quella dei costi di finanziamento delle banche nel medio termine, proprio quando occorre sostituire ingenti quantità di finanziamenti della banca centrale”, ha allertato la Bce.
Gli istituti di credito saranno inoltre sollecitati a porre rimedio alle proprie “carenze” nella gestione dei rischi legati al clima, ha affermato la Bce. Ha dato loro il tempo di farlo fino alla fine del prossimo anno, con diverse scadenze intermedie e l’annuncio di sanzioni e multe in caso di interventi insoddisfacenti o in ritardo.
Banche nel mirino Bce nel 2024. Ecco perché c'è allerta - Money.it
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