Le Borse Ue restano in negativo
Le Borse europee restano sotto pressione a metà mattina, con gli indici in ribasso di circa un punto percentuale, mentre anche a Wall Street i future sono in rosso, con quelli sul Nasdaq in calo dello 0,7% e quelli sull'S&P 500 dello 0,4%. Milano e Francoforte arretrano dell'1%, Parigi dell'1,1% e Londra dell'1,6%, con i dati sopra le attese dell'inflazione britannica di dicembre che allontanano il taglio dei tassi da parte della Bank of England. Male anche i bond, con i rendimenti dei titoli di Stato in rialzo e quello del Btp al 3,84% mentre lo spread con il Bund si allarga leggermente a 158 punti. I mercati, che incassano la conferma al 2,9% del dato flash dell'inflazione dell'eurozona di dicembre, risentono da un lato dei dati cinesi poco incoraggianti sul fronte dei consumi, del mercato immobiliare e dei prezzi, da cui arrivano segnali di deflazione, e dall'altro della cautela espressa dai banchieri centrali di fronte a una prospettiva di taglio dei tassi, con la presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha invitato a i mercati a non "cantare vittoria" e non essere "troppo ottimisti" sui tassi. I timori sulla crescita affondano le commodities energetiche, con il petrolio in calo di circa il 2% (Wti a 70,9 dollari e Brent a 76,8 dollari) e il gas europeo che cede il 3,9% a 28,5 euro. A Piazza Affari soffrono i titoli dell'energia e quelli più esposti alla Cina, con in testa ai ribassi Moncler (-2,6%), Terna (-2,3%), Italgas (-2,3%), Cucinelli (-2,2%), Iveco (-2,2%), Snam (-2%), Pirelli (-2%) ed Enel (-1,9%). In controtendenza le banche, che beneficiano dei tassi alti, con Mps (+1,3%) e Banco Bpm (+1%), e Tim (+1%) dopo l'ok del governo alla cessione della rete.
Le Borse di oggi, 17 gennaio. La Cina cresce (+5,2%) ma delude. Ue in forte ribasso, crolla Hong Kong - la Repubblica
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