Rechercher dans ce blog

Friday, March 26, 2021

AstraZeneca razionato, ecco il nuovo piano vaccini per la Liguria. Savona rischia il lockdown - Il Secolo XIX

Una dose di AstraZeneca

Massimo 8.400 dosi settimanali in Liguria. I medici: «Genovesi penalizzati». La Regione sta valutando misure restrittive nella zona dove il contagio cresce  

Genova – Nel giorno in cui la Regione inizia a valutare provvedimenti più restrittivi sulla provincia di Savona, dove il contagio si sta diffondendo più rapidamente che nel resto della Liguria, arriva un autentico razionamento sulle dosi settimanali di vaccino AstraZeneca disponibili per i medici di famiglia: circa il 70% in meno rispetto alla capacità che si potrebbe mettere in campo, frutto del taglio nelle consegne del farmaco anglo-svedese annunciato per aprile in Liguria.

AstraZeneca, via al razionamento

Il primo, vero effetto della riduzione annunciata dalla multinazionale per il prossimo mese - da 89.800 a 26.400 dosi destinate alla regione - si è materializzato ieri, quando i medici di famiglia hanno ricevuto i nuovi parametri a cui dovranno attenersi per prenotazioni e somministrazioni. Vista la penuria di razioni, la Regione ha deciso obtorto collo di abbassare drasticamente i tetti di dosi settimanali. «Invece delle 25 mila dosi settimanali che potremmo fare, siamo passati a un tetto massimo di 8400 dosi in tutta la Liguria - spiega Andrea Stimamiglio, segretario regionale Fimmg - Non dipende dalla Regione il taglio delle dosi ma speriamo si possa arrivare almeno a 12500 settimanali, altrimenti rischiamo che i medici stiano fermi. Il criterio di ripartizione tra i vari territori è incongruo perché penalizza gli assistiti genovesi». Sulle 8400 dosi nella disponibilità dei medici di famiglia, infatti, circa 2000 sono destinati al territorio genovese (escluso il Tigullio) mentre per ognuna delle altre Asl la media è di 1600.


Il drastico calo della capacità vaccinale dei medici di famiglia varrà dalla prossima settimana, e sta provocando più di un mal di pancia tra i camici bianchi. Ma cosa succede però a chi ha già una prenotazione per ricevere una dose di AstraZeneca dal proprio medico curante? «Per chi ha già prenotato le dosi sono garantite, il problema sarà sui tempi delle nuove prenotazioni», aggiunge Stimamiglio. Dalla Regione, però, chiariscono che i medici di famiglia continueranno a prenotare le vaccinazioni per i propri assistiti ma che «a causa dei tagli nella fornitura delle dosi di vaccino, il numero massimo di pazienti vaccinabili in ogni giornata diminuirà: una volta raggiunto il tetto massimo giornaliero di prenotazioni possibili in funzione delle dosi disponibili, i medici potranno effettuare ulteriori prenotazioni per i propri assistiti nel primo giorno utile». Al di là dell’imponente taglio sulle consegne di AstraZeneca, c’è un altro fattore da considerare: l’avvio, da lunedì, del grande hub alla Fiera del Mare, che per il suo funzionamento (si parte con 1800 dosi giornaliere, per salire fino a 3 mila) “pescherà” dallo stesso bacino dove i farmaci anglo-svedesi inizieranno a scarseggiare.

l’accordo con sanità privata

Per ora, tuttavia, sulla campagna vaccinale si vede l’accelerata: ieri le dosi somministrate sono state 8011 - mai così tante - di cui circa 3000 inoculate proprio dai medici di famiglia. A proposito del grande hub alla Fiera, ieri in Regione è stato firmato l’accordo con le associazioni di categoria della sanità privata. «La Liguria è la prima regione a livello nazionale che ha firmato un accordo del genere con tutto il mondo della sanità privata, che ci consentirà di aumentare molto la capacità vaccinale da lunedì, avvicinandoci gradualmente all’obiettivo di 13 mila dosi a settimana», ha spiegato il presidente della Regione, Giovanni Toti. L’intesa prevede che la Regione fornisca i vaccini e la copertura assicurativa - riconoscendo ai soggetti privati un pagamento su singola dose pari a quello percepito dai medici di famiglia (6,16 euro a dose più gli oneri). Ai privati spetterà la logistica e il personale negli hub che gestirà.

il caso savona

Il contagio, intanto, in Liguria viaggia a velocità diverse. Se su scala regionale l’indice Rt «è a 1, con una forbice bassa di 0,94: saremmo in zona gialla se il governo non l’avesse sospesa fino a Pasqua», spiega Toti, la sorvegliata speciale resta la provincia di Savona che «ha un’incidenza superiore alla media regionale - continua il governatore - Abbiamo cominciato valutazioni su eventuali provvedimenti restrittivi. Non abbiamo toccato i livelli raggiunti a Ventimiglia e Sanremo un mese fa, e quando intervenimmo in quelle zone eravamo in fascia gialla. Oggi siamo in arancione ed è già prevista la chiusura delle scuole per le vacanze pasquali. Metteremo in atto tutte le misure locali di controllo possibili: se servirà siamo pronti a ulteriori misure, che vorrebbe dire passare in zona rossa, cosa che al momento i dati non pretendono». I nuovi positivi sono stati 494 su 4.694 tamponi molecolari e 3.027 test rapidi, con un tasso di positività dei positivi dunque del 6,4%. Si riduce di 6 il numero dei ricoverati (654) di cui 65 in terapia intensiva. Altre 10 le vittime, di età compresa tra i 75 e i 94 anni. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Let's block ads! (Why?)


AstraZeneca razionato, ecco il nuovo piano vaccini per la Liguria. Savona rischia il lockdown - Il Secolo XIX
Read More

No comments:

Post a Comment

Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...