L’Assemblea ha approvato nella mattinata di venerdì 9 aprile l’ultimo bilancio, l’ex popolare viene integrata in Intesa San Paolo.
L’assemblea di Ubi Banca ha approvato nella mattinata di venerdì 9 aprile il bilancio del 2020. Il risultato economico per il 2020 di Ubi Banca e delle sue controllate è stato influenzato dalla contabilizzazione, nei due ultimi trimestri dell’anno, di tutti gli oneri relativi alla integrazione con Intesa Sanpaolo (circa 3,8 miliardi netti), a seguito del successo dell’Opas lanciata da quest’ultima nel febbraio 2020. Si tratta dell’ultimo bilancio approvato da Ubi con la banca che viene ora integrata in Intesa Sanpaolo.
Dal punto di vista della gestione, l’anno 2020 si chiude con un utile dell’operatività corrente, prima delle imposte, pari a 435,2 milioni e pari a 254,7 netti. Il risultato viene ritenuto di «ampia soddisfazione» in considerazione della situazione congiunturale, ed è stato conseguito grazie alla «resilienza della rete distributiva di Ubi», che ha saputo svolgere, anche in concomitanza con la pandemia e la preparazione dell’integrazione con Intesa Sanpaolo, una «forte azione di supporto alle esigenze della clientela, garantendo al contempo la continuità del servizio e il conseguimento di soddisfacenti risultati aziendali».
In particolare, rispetto al 2019, le nuove erogazioni di crediti a medio lungo termine sono salite, includendo i finanziamenti «Covid», del 67,6% a 17,7 miliardi (+21,3% al netto dei finanziamenti Covid), sia a supporto delle imprese che dei privati, e i collocamenti di risparmio gestito sono cresciuti del 2,3% a 7,3 miliardi.
«L’acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo è stata una delle operazioni più importanti degli ultimi anni a livello internazionale» ha affermato il presidente di Ubi Banca, Paolo Grandi, al termine dell’ultima assemblea dell’istituto di credito. «L’Assemblea di Ubi - ha aggiunto - ha approvato oggi il bilancio 2020 dal quale risultano evidenti la solidità dei fondamentali e le elevate professionalità e competenze, elementi che hanno facilitato il completamento del processo di integrazione nei tempi previsti per costituire un Gruppo che si consolida ai vertici europei del settore bancario».
«In occasione dell’assemblea degli azionisti di Ubi tengo a ringraziare tutti i Consiglieri di amministrazione della Banca, attuali e del precedente consiglio, con i quali ho avuto il piacere e l’onore di lavorare» ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Ubi Banca, Gaetano Miccichè, nell’assemblea che ha approvato il bilancio 2020. «La qualità dei colleghi e di tutta la rete distributiva di Ubi - ha aggiunto - ci ha permesso, nonostante il difficile contesto segnato della pandemia, una continua azione di supporto alle esigenze della clientela, garantendo la continuità del servizio e il conseguimento dei risultati che ci eravamo posti. Con la conclusione del processo di migrazione dei sistemi informativi e l’effettiva incorporazione del prossimo 12 aprile di Ubi in Intesa Sanpaolo, giunge a compimento un percorso che porta all’ulteriore rafforzamento del ruolo di Gruppo leader europeo e punto di forza dell’economia del nostro Paese».
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Assemblea Ubi, atto finale dopo 14 anni e un secolo e mezzo di storia alle spalle - L'Eco di Bergamo
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