Aggiornati i protocolli, procede la vaccinazione con Vaxzevria, ex Astrazeneca. E chi ha fatto già la prima dose aspetta di sapere come deve comportarsi da qui a 12 settimane. Ecco le dieci domande e risposte chiave sul vaccino AstraZeneca.
Vaccino Johnson&Johnson, nel Lazio il 19 aprile le prime 18mila dosi. D'Amato: andranno alle carceri https://t.co/UcBIM721Gk
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) April 10, 2021
Vaccino Johnson&Johnson, nel Lazio il 19 aprile le prime 18mila dosi. D'Amato: andranno alle carceri
Ho avuto la prima dose Astrazeneca, cosa devo fare?
Chi ha già fatto la prima dose del vaccino Vaxzevria avrà già l'appuntamento per la somministrazione della seconda dose. Può quindi procedere con la vaccinazione.
Ci sono dei rischi con la seconda dose?
Il parere della Commissione tecnico scientifica, per ora, non riporta particolari problemi: «Non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto al momento essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti».
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Posso cambiare vaccino per la seconda dose?
La Commissione europea ha ribadito: «Non c’è alcuna ragione per interrompere la somministrazione della seconda dose AstraZeneca». Da uno studio effettuato nel Regno Unito, dal Craig Venter Institute, emerge che non sono stati registrati casi di trombosi o di trombocitopenia dopo il richiamo del vaccino Astrazeneca.
Come posso prepararmi alla seconda dose?
Il Comitato tecnico scientifico non ha dato indicazioni riguardo possibili farmaci da assumere prima della seconda dose per evitare possibili rischi: «non è possibile esprimere raccomandazioni circa l’individuazione di specifici fattori di rischio, e nel contempo non sono identificabili trattamenti preventivi degli episodi trombotici».
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Ho paura degli eventi avversi, quali sono i più gravi?
In base ai dati finora disponibili, le reazioni più gravi riguardano eventi trombotici rari. Questa reazione è stata riscontrata soprattutto nelle donne e in generale con soggetti di età inferiore ai 60 anni. La combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse potrebbe essere collegata alla risposta immunitaria del corpo l’organismo che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina
Facendo il vaccino vado incontro a un rischio alto?
Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha spiegato che si tratta di «eventi trombotici in sedi inusuali ma straordinariamente rari». Per ora si tratta 86 casi su almeno 25 milioni di vaccinati.
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È vero che ci sono farmaci molto comuni più rischiosi del vaccino Astrazeneca?
Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, ha sottolineato «la frequenza di eventi di questo tipo legati al vaccino è più rara di qualunque altra complicazione legata a qualunque farmaco. Il vaccino è più sicuro dell'aspirina, di qualunque antibiotico, di antiaritmici e antipertensivi».
Ho paura di incorrere in eventuali eventi avversi: quanto dura il periodo di rischio?
Gli eventi trombotici si sono verificati generalmente entro 14 giorni dalla prima dose di vaccino.
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Come mi accorgo di eventuali segnali di rischio, dopo il vaccino?
Gli esperti dell'Ema puntano l'attenzione sulla capacità di accorgersi dell'insorgere di eventuali reazioni avverse. Intervenire per tempo sulle trombosi è infatti importantissimo. Per riconoscere i segni precoci dei coaguli di sangue e delle piastrine basse bisogna valutare l'insorgenza di sintomi inusuali come fiato corto, dolore al petto e addominale e problemi alla vista, gambe gonfie e mal di testa.
È davvero così importante vaccinarsi nonostante i rischi?
Il Comitato tecnico scientifico insiste ha ribadito che il vaccino AstraZeneca si conferma «complessivamente positivo. Il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19». Inoltre ad oggi il bilancio benefici/rischi «appare progressivamente più favorevole al crescere dell’età».
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