Il Fvg si prepara a tornare in zona arancione da lunedì 12 aprile. A premiare, oltre all’indice Rt sceso a 0,79, il più basso in Italia (la media nazionale si attesta a 0,92, in diminuzione rispetto alla settimana precedente) è l’incidenza che, dai 331 casi ogni centomila abitanti dell’ultimo report, è scesa – complice anche il weekend pasquale - a 188 casi (la media nazionale è a 210 casi), consentendo, quindi, un allentamento delle misure restrittive previste in automatico sopra la soglia dei 250 contagi.
Il passaggio è stato ufficializzato dal governatore Massimiliano Fedriga, a seguito di un colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza che, in mattinata, aveva anticipato diversi cambi di colore.
Campania, Valle D'Aosta e Puglia restano rosse, fascia di rischio che vedrà inserita anche la Sardegna, 'retrocessa' dall'arancione; tornano, invece, in arancione, assieme al Fvg, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna Toscana e Calabria.
I NUMERI. Nel report settimanale, si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle D’Aosta) che hanno un livello di rischio alto, 15 sono a rischio moderato (compreso il Fvg), mentre Veneto e Bolzano a rischio basso. Otto Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno, con Sardegna e Valle d’Aosta che presentano una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3.
Rimane alto il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (41%). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in lieve aumento da 3.716 (30/03/2021) a 3.743 (06/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (44%) con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 29.231 (30/03/2021) a 29.337 (06/04/2021).
Per il Fvg il dato si attesta al 46% nelle terapie intensive (soglia critica al 30%) e al 47% negli altri reparti (soglia critica al 40%).
Il passaggio in arancione consentirà, innanzitutto, la ripresa delle lezioni in presenza per tutti gli alunni delle scuole medie e per almeno il 50% degli studenti delle superiori. Attesa anche per le attività costrette a chiudere, dai parrucchieri ai barbieri, passando per i centri estetici e i vari negozi non inseriti tra i generi essenziali.
Ricordiamo, allora, le regole per la zona arancione. Ci si può spostare solo all'interno del proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o salute o per usufruire di servizi non disponibili nel proprio territorio. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Resta, quindi, l'autocertificazione (scaricala qui).
In ambito comunale, è consentita una visita al giorno in un'abitazione privata nell'arco temporale compreso fra le 5 e le 22, nei limiti di due persone (oltre ai minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi).
Per i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si potrà spostare in un raggio di trenta chilometri, ma non verso gli ex capoluoghi di provincia, anche per andare a trovare amici e parenti.
Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Se il proprio Comune non dispone di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati. La deroga vale anche per l'acquisto di altri beni non alimentari.
Le attività di ristorazione sono sospese con eccezione dell'asporto o della consegna a domicilio fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Ufficiale, il Fvg in zona arancione - Il Friuli
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