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Sunday, April 4, 2021

Vaccini, la Sicilia frena: prof e settantenni in fuga da AstraZeneca - La Repubblica

La buona notizia è che nell'Isola sono arrivate 105mila dosi AstraZeneca ed entro mercoledì ne arriveranno 100mila Pfizer. Un'infornata che consentirà di far ripartire a pieno regime l'8 aprile le prenotazioni per over 80 e persone fragili. La cattiva notizia è che nell'ultima settimana, in controtendenza rispetto ad altre regioni, la Sicilia ha ridotto il numero di iniezioni giornaliere da 20 a 15mila ed è scivolata al tredicesimo posto in Italia per percentuale di vaccini somministrati rispetto a quelli ricevuti. Una battuta d'arresto legata alla raffica di defezioni dopo i casi di morti sospette post-vaccino: ieri centinaia di settantenni hanno disertato l'appuntamento nelle parrocchie, e la Regione ha deciso in corsa di vaccinare senza prenotazione anche le persone fra 65 e 69 anni per non sprecare le dosi scongelate. Ma la frenata è dovuta anche alle difficoltà di approvvigionamento che fanno slittare a fine mese l'obiettivo delle 50mila iniezioni al giorno richieste dal commissario per l'emergenza nazionale Francesco Paolo Figliuolo.

Docenti e settantenni in fuga

In Sicilia i casi di morte entro 14 giorni dalla prima dose del vaccino AstraZeneca segnalate all'Agenzia italiana del farmaco sono a quota sei. Gli ultimi tre riguardano due insegnanti (una di 46 anni a Palermo e una di 54 a Messina) e una settantenne di Agrigento. Tutti i decessi sarebbero avvenuti per trombosi. La correlazione con il vaccino non è stata dimostrata, ma il crollo di prenotazioni c'è stato: "Abbiamo avuto 11mila disdette e ogni giorno si presenta la metà dei prenotati", conferma Mario Minore, responsabile della task force regionale. La Sicilia è quintultima in Italia per vaccinazioni sul personale scolastico: solo il 49 per cento della platea di 110mila professionisti ha ricevuto la prima dose, a fronte di una media italiana del 68 per cento. Lontano anni luce dal Molise che ha vaccinato il 100 per cento del personale o dalla Puglia che ha raggiunto l'85 per cento del target.

Over 80 cercansi

La Sicilia è fanalino di coda in Italia per le vaccinazioni sugli over 80 cui spetta il vaccino Pfizer. Solo il 39,7 per cento dei 320mila ultraottantenni ha ricevuto la prima dose, contro il 70,9 per cento del Veneto. In Lazio quasi il 90 per cento dei 470mila over 80 si è prenotato e 342mila hanno già fatto la prima iniezione. La task force dà la colpa alla scarsa adesione: "Dal 20 febbraio - spiega Minore - abbiamo messo a disposizione 270mila appuntamenti per gli over 80 attraverso Poste, ma solo 180mila si sono prenotati, meno del 60 per cento. Dal 16 marzo, vedendo un calo di prenotazioni, abbiamo aperto le agende per i pazienti fragili, che hanno colmato i vuoti delle prenotazioni degli over 80".

Fuga dalle attese

La Regione sta completando con fatica il programma di vaccinazione dei 20mila che hanno prenotato un appuntamento a casa, ma sconta la carenza dei team vaccinali mobili. In molte grandi province, fra cui Palermo, i medici di famiglia aspettano di entrare in partita. "Ci hanno chiesto di comunicare la disponibilità entro il 1° aprile e aspettiamo indicazioni dall'Asp su dove e come ritirare le dosi", conferma Giovanni Merlino, medico di base e consigliere dell'Ordine dei medici di Palermo. Ma come si spiega la bassa partecipazione degli over 80 siciliani? "Molti anziani - spiega Merlino - non riescono a stare quattro ore in fila negli hub o nei centri vaccinali. Inoltre si sconta un gap socio-culturale: in alcuni quartieri delle grandi città c'è meno sensibilità alla prevenzione".

La carica degli "altri"

C'è una voce nel report nazionale vaccini in cui la Sicilia si distingue fra tutte le regioni. È la voce "altro" che annovera oltre 259mila somministrazioni. "Si tratta di persone fra 70 e 79 anni per i quali ancora non esiste una voce specifica, persone fragili fra 16 e 69 anni, ma anche caregiver e conviventi di disabili o rappresentanti di forze dell'ordine erroneamente catalogate", spiegano dalla task force. Fra questi ci sono anche quattromila fra avvocati e magistrati la cui vaccinazione è stata stoppata in corsa in seguito al nuovo piano nazionale che impone di procedere solo per fasce di età.

Il rebus delle consegne

Gli "stop&go" sono legati anche alla carenza dei vaccini. Per aprile se ne attendono 620mila: 450mila Pfizer e 170mila AstraZeneca. La Regione conta di aumentare le somministrazioni fino a 25-30mila al giorno da metà mese. L'obiettivo di 50mila dosi giornaliere slitta a fine aprile ed è legato a un'altra partita: l'arrivo della prima tranche del nuovo vaccino monodose Johnson&Johnson. "Ma finora - dice Minore - non abbiamo notizia di consegne imminenti".

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