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Saturday, April 10, 2021

Vaccino AstraZeneca: è possibile la seconda dose con Moderna, Pfizer o Johnson & Johnson? - Gazzetta del Sud

Tra le domande di chi deve ricevere la seconda dose del vaccino, la più frequente in queste ore è questa: chi esegue la prima dose con un vaccino COVID-19 (Astrazeneca-Vaxzevria, Moderna o Pfizer) può ricevere la seconda con l’altro vaccino?

A questa domanda l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco)  risponde che "non ci sono ancora dati sulla intercambiabilità tra diversi vaccini", per cui chi si sottopone alla vaccinazione alla prima dose con un vaccino continuerà a utilizzare il medesimo vaccino anche per la seconda dose.

Va sottolineanto, inoltre, che da oggi l’Italia raccomanda l’uso di AstraZeneca solo per chi ha più di 60 anni, sebbene non ci siano elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose per quanti avessero già avuto la prima. L’agenzia Ema ha effettuato un esame «approfondito» di 86 casi segnalati, di cui 18 decessi, su circa 25 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino in Europa e nel Regno Unito. La maggior parte dei casi di trombosi finora segnalati «si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni» ed «entro due settimane dalla prima dose» mentre l’incidenza dei casi sospetti dopo la seconda dose «è limitata». 

AstraZeneca, Ema: possibile legame con rare trombosi. Tra le ipotesi uso preferenziale over 60

«Sul mix di vaccini» non ci sono "ancora dati disponibili ma aspettiamo di riceverli», l’uso di vaccini diversi quando è richiesta la doppia somministrazione "potrebbe essere efficace». Lo ha detto la presidente del comitato di sicurezza dell’Ema, Sabine Straus, rispondendo ai giornalisti. «Quello che sappiamo dei casi» di trombosi rare «è che si sono verificati dopo la prima dose», ha sottolineato Straus, spiegando che non ci sono ancora molte informazioni disponibili sui possibili eventi collaterali avvenuti a seguito della seconda dose.

Nei giorni scorsi, la Commissione permanente per il vaccino tedesca (Stiko) in una «bozza di decisione» raccomanda che chi in Germania chi ha avuto la prima dose di una vaccinazione AstraZeneca dovrà passare per la seconda dosa ad un altro vaccino.

Un'ipotesi «non irragionevole» secondo  l’immunologo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano. In Gran Bretagna è infatti in corso proprio uno studio che valuta questa diversa modalità. «Il fatto che non sia un’ipotesi irragionevole - spiega Remuzzi - lo dimostra il fatto che nel Regno Unito già da qualche mese è stato avviato uno studio su 800 volontari approvato dal comitato etico e dalle autorità sanitarie britanniche, che sta studiando proprio questo», continua. «Stanno cioè confrontando gruppi - prosegue - dove ad alcuni viene data la prima dose di vaccino AstraZeneca e la seconda di Pfizer, un altro a cui danno la prima con mezza dose di AstraZeneca e la seconda intera e un altro ancora in cui si danno due mezze dosi». Essendo iniziato da qualche mese, secondo Remuzzi «i risultati dovrebbero arrivare nel giro di pochi mesi. Si tratta di una questione di un certo interesse, perchè i vaccini ad Rna inducono una risposta anticorpale diversa da quella dei vaccini a vettore virale, e potrebbe quindi anche emergere che i due tipi di vaccino hanno un’azione complementare. Può darsi che magari anche in Germania decidano di procedere in tal senso all’interno di una sperimentazione».

Tuttavia, come ha sottolineato Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts (Comitato tecnico scientifico) “le regole europee impongono che prima di iniettare qualsiasi cosa nell’uomo si debba fare uno studio clinico controllato – prosegue Abrignani – e io non so se se i tedeschi ne abbiano fatto uno, perchè al momento non ci sono dati pubblicati in tal senso”.

  • * AstraZeneca:Francia,seconda dose di altro vaccino a under 55 (9 aprile)

L'idea della Francia, annunciata dal ministro della Sanità Olivier Véran, di non dare alle persone sotto i 55 anni la seconda dose di Astrazeneca bensì quella di un altro vaccino, convince poco l'Oms. Non c'è "alcun dato adeguato" sull'intercambiabilità dei vaccini, sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità commentando la scelta. L'Istituto superiore di Sanità francese (Has) aveva sospeso il vaccino AstraZeneca per i minori di 55 anni già il 19 marzo. E sul punto interviene anche l'Ema. "Non c'è ragione di fermare la somministrazione della seconda dose di AstraZeneca", ribadisce un portavoce della Commissione Ue interrogato sulla sicurezza del vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese, ricordando nuovamente il parere positivo espresso dall'Ema, secondo la quale "i benefici" della vaccinazione "sono maggiori dei rischi". Il portavoce auspica, infatti, che gli Stati membri mantengano "un approccio coerente" sul vaccino prodotto da AstraZeneca, ribadendo l'importanza "che le persone abbiano fiducia nei vaccini" e nei processi che permettono la loro immissione sul mercato.

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