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Monday, May 31, 2021

Generali lancia Opa su Cattolica: il titolo vola in borsa - Corriere della Sera

Le Assicurazioni Generali hanno lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su Cattolica a un prezzo di 6,75 euro per azione che mira a delistare le assicurazioni veronesi dalla Borsa. Il consiglio di amministrazione di Generali, che si è riunito sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola - si legge in una nota - «ha approvato all’unanimità l’offerta pubblica». Alla seduta ha partecipato il capitale sociale nella sua interezza, e a favore dell’operazione, secondo quanto si apprende, si è espresso anche il vicepresidente vicario Francesco Gaetano Caltagirone, che in passato sarebbe stato critico su alcune scelte nella gestione del gruppo. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine del 2021, una volta ottenute le autorizzazioni regolamentari.

Il premio di oltre il 15% ai soci

Il corrispettivo — precisa il gruppo guidato da Philippe Donnet — incorpora un premio per i soci pari al 15,3% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni rilevato alla chiusura del 28 maggio 2021 e +40,5%2 rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali per azione degli ultimi sei mesi precedenti al 28 maggio 2021. Tra i soci rilevanti, Cattolica ha Warren Buffet che è entrato nel 2017 e attraverso Berkshire Hathaway controlla Gen Re che detiene poco più del 9% di Cattolica, e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia con oltre il 3,1 per cento.

Cattolica, balzo in Borsa

Il titolo della compagnia assicurativa veronese, dopo aver faticato a fare prezzo per eccesso di rialzo, vola in Borsa: poco dopo le 10 del mattino le azioni segnano un balzo del 12,8% a 6,83 euro quindi sopra il prezzo dell’Opa mentre Generali sale dello 0,09% a 16,86 euro (guarda qui le quotazioni di Borsa Italiana in tempo reale). Verso le 13 le azioni di Cattolica guadagnano qualcosa in più e viaggiano quasi verso un balzo del 13% a 6,84 euro, mentre le Generali salgono dello 0,45% a 16,92 euro ad azione.

Generali, esborso fino a 1,2 miliardi

La compagnia del Leone, che nei mesi scorsi aveva rilevato il 24% di Cattolica in aumento di capitale, ha infatti rotto gli indugi annunciando un’operazione che avrà un esborso massimo di 1,176 miliardi. Il gruppo triestino, che ha 2,3 miliardi in cassa disponibili per l’M&A, in una nota motiva l’offerta con «l’obiettivo di consolidare la propria posizione nel mercato assicurativo italiano, in coerenza con le linee guida del piano strategico di Generali 2021». In quest’ottica «l’acquisizione di Cattolica permetterebbe di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita». L’obiettivo è anche la revoca dalla quotazione delle azioni Cattolica, che favorisce «gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita» dei due gruppi assicurativi. Generali sono assistite da Rothschild & Co Italia, Bank of America Europe Dac, succursale di Milano e da Mediobanca Banca di Credito Finanziario, quali advisor finanziari, e da Gianni & Origoni, quale consulente legale.

Il focus sulla digitalizzazione

«Il settore assicurativo italiano ed europeo - si legge nel documento sull’Opa Generali - che si trova oggi ad affrontare importanti cambiamenti che vedranno l’innovazione tecnologica di prodotto e processo come i principali driver per la creazione di valore. In tale contesto di riferimento, gli operatori di grande dimensione come Generali ricopriranno un ruolo sempre più rilevante e con conseguenti benefici diretti sulla clientela in termini di prodotti e servizi, grazie anche alla capacità di sostenere importanti investimenti in digitalizzazione e nuove tecnologie». La partnership strategica avviata con l’Emittente il 24 giugno 2020 «ha messo in luce la complementarietà del modello di business di Cattolica con quello di Generali, in particolare l’ampia base di clientela focalizzata su segmenti specifici (i.e, agricolo, imprenditoriale e professionale, mondo religioso, associativo, cooperativo e piccole e medie imprese), la rete agenziale estesa e stabile, il forte orientamento a sostenere l’economia locale e un sistema di valori simili».

Sinergie per oltre 80 milioni

Una volta finalizzata l’opa su Cattolica, la profittabilità del gruppo Generali beneficerà di sinergie da costi operativi, eccellenza tecnica e ricavi che si prevede raggiungano, a regime, un valore al lordo delle imposte pari oltre 80 milioni all’anno. I benefici deriveranno principalmente da economie di scala, la capacità di Generali di snellire i processi, l’estensione della capacità produttiva, nonché dalla capacità di ottimizzare, tra l’altro, il rischio dell’attività di sottoscrizione. I relativi costi di integrazione di Cattolica sono stimati complessivamente in circa 150-200 milioni al lordo delle imposte, da sostenere nei prossimi quattro anni.

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