Dichiarazione dei redditi: la lista degli esonerati
Ecco chi può saltare l’appuntamento annuale con la dichiarazione dei redditi. È esonerato chi nel corso del 2020 ha avuto soltanto:
1) redditi da fabbricati e/o terreni non superiori a 500 euro;
2) redditi catastali derivanti dal possesso dell’abitazione principale e relative pertinenze non soggette a Imu (box, cantina) o da altri fabbricati non locati (salvo quelli situati nel medesimo comune dove si trova l’abitazione principale), quale che sia il loro importo;
3) redditi di lavoro dipendente o pensione, corrisposti da un unico soggetto che ha effettuato le ritenute o da più soggetti ma conguagliati da uno di essi;
4) redditi di lavoro dipendente e assimilati o pensione, anche se corrisposti da più datori di lavoro e non conguagliati, non superiori a 8.000 euro complessivi se il periodo di lavoro o pensione è durato per l’intero anno;
5) redditi da assegni periodici di separazione o divorzio non superiori a 8.000 euro complessivi;
6) solo redditi esenti (pensioni di guerra, rendite Inail, indennità di accompagnamento) o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva (interessi su titoli di Stato, dividendi da partecipazioni non qualificate).
Anche in caso di esonero, comunque, la dichiarazione può essere presentata per indicare spese sostenute e oneri deducibili o detraibili e ottenere il rimborso delle imposte pagate o delle ritenute d’acconto subite nel corso del 2020. Sono esonerati dalla dichiarazione anche i contribuenti che hanno redditi di qualsiasi tipologia (eccetto quelli derivanti da attività con partita Iva) se l’Irpef dovuta, al netto delle ritenute, delle detrazioni per carichi di famiglia e di lavoro o pensione, non supera i 10,33 euro.
Attenzione, con decisione dell’ultimo momento l’Agenzia delle Entrate ha spostato al 19 maggio il primo giorno possibile per l’invio diretto del Modello 730 da parte del contribuente.
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Modello 730: tutte le novità su bonus, detrazioni, pagamenti in contanti - Corriere della Sera
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