Dichiarazione dei redditi 2021, la guida dell'Agenzia delle Entrate su detrazioni, deduzioni e crediti di imposta a cui si ha diritto per le spese sostenute nel 2020. Un manuale completo per la corretta compilazione del modello 730/2021 e non solo. Focus sulle nuove regole che riguardano la tracciabilità. Tutte le istruzioni nella circolare numero 7 del 25 giugno 2021.
Dichiarazione dei redditi 2021, pronta la guida dell’Agenzia delle Entrate su detrazioni, deduzioni e crediti di imposta a cui i contribuenti hanno diritto per le spese sostenute nel 2020.
La circolare numero 7 del 25 giugno è un manuale completo per la corretta compilazione del modello 730/2021, ma non solo: la raccolta di istruzioni di 539 pagine è utile a tutti coloro che devono assolvere gli obblighi dichiarativi e ai professionisti e ai CAF che devono assisterli.
Dai pagamenti effettuati nel corso del 2020, e quindi dalla dichiarazione dei redditi 2021, per accedere alle detrazioni è necessario le spese siano tracciabili. Il documento scioglie alcuni dubbi sulla documentazione utile a dimostrare di aver operato nel rispetto delle nuove regole.
Dichiarazione dei redditi 2021, la circolare dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni
Come compilare la dichiarazione dei redditi 2021 e ottenere le agevolazioni a cui si ha diritto? Tutte le risposte sono contenute nella “Raccolta dei principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2020”, la guida elaborata dall’Agenzia delle Entrate con le istruzioni da seguire.
Con oltre 500 pagine, la circolare numero 7 del 25 giugno 2021 mette insieme le disposizioni normative e le indicazioni di prassi che riguardano ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al Centro di assistenza fiscale (CAF) o al professionista abilitato e di conservazione per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.
La guida alla dichiarazione dei redditi 2021 è il frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito tra l’Agenzia delle entrate e la Consulta nazionale dei CAF e nasce per dare agli operatori del settore una linea comune. Ma è anche, ad esempio, uno strumento utile per i contribuenti che devono presentare il modello 730/2021.
Dalla detrazione per spese mediche a quella per le spese universitarie, passando per istruzioni dettagliate sul superbonus, la circolare numero 7 del 2021 fa una carrellata le agevolazioni accessibili soffermandosi anche sulla documentazione da conservare. Ma chiarisce anche alcune regole generali che si applicano dalla dichiarazione dei redditi 2021 e quindi alle spese sostenute nel corso del 2020.
Nel testo si legge:
“Dall’anno 2020 la detrazione dall’imposta lorda per alcune delle spese indicate nell’art. 15 del TUIR varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare, la detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino ad euro 120.000. In caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari ad euro 240.000”.
La riduzione progressiva del beneficio è una delle importanti novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020.
Escluse dal meccanismo solo le seguenti spese che danno diritto alle agevolazioni:
- interessi relativi a prestiti e mutui agrari,
- interessi passivi del mutuo per l’acquisto o costruzione della prima casa;
- spese sanitarie.
Dichiarazione dei redditi 2021, chiarimenti su detrazioni, spese tracciabili e documenti da conservare
L’altra grande modifica al sistema delle detrazioni che entra in gioco dalla dichiarazione dei redditi 2021 e fa riferimento alle spese del 2020 è l’obbligo di tracciabilità.
“Dall’anno d’imposta 2020, inoltre, ai sensi dell’art. 1, comma 679, della legge bilancio 2020, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri indicati nell’art. 15 del TUIR ed in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante i sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del d.lgs. n. 241 del 1997, vale a dire carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero «altri sistemi di pagamento»”.
La regola non si applica alle detrazioni spettanti per le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, ma anche per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale (SSN).
Seguire la corretta modalità di pagamento, quindi, è il presupposto per poter accedere alle agevolazioni fiscali. E con la circolare numero 7 del 2021 sulla dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate scioglie una serie di dubbi che derivano dalla novità introdotta.
Prima di tutto ribadisce che cosa si intende per altri sistemi di pagamento: “gli strumenti che garantiscano la tracciabilità e l’identificazione dell’autore del pagamento al fine di facilitare gli eventuali controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria”.
Qualche esempio? Si può pagare anche con una app che, tramite l’inserimento di codice IBAN e numero di cellulare, permette all’utente di effettuare transazioni di denaro senza carta di credito o di debito e senza necessità di un dispositivo dotato di tecnologia NFC.
Da questa definizione derivano anche le indicazioni che riguardano come dimostrare la tracciabilità delle spese relative al 2020.
Ci sono diverse strade percorribili che cambiano anche in base allo strumento utilizzato:
- annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte di chi riceve la somma;
- prova cartacea della transazione (ovvero tramite ricevuta della carta di debito o della carta di credito, copia bollettino postale, MAV, dei pagamenti con PagoPA, estratto conto, ecc.);
- in caso di pagamento tramite app, anche e-mail di conferma dell’Istituto di moneta elettronica o della piattaforma su cui si sta effettuando l’operazione.
L’Agenzia delle Entrate specifica:
L’estratto conto costituisce una possibile prova del sistema di pagamento “tracciabile”, opzionale, residuale e non aggiuntiva, che il contribuente può utilizzare a proprio vantaggio nel caso non abbia disponibili altre prove dell’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili”.
Un aspetto di cui bisogna tenere conto, in ogni caso, è che l’obbligo di tracciabilità non modifica i presupposti stabiliti dall’art. 15 del TUIR e dalle altre disposizioni normative ai fini della detraibilità degli oneri dall’IRPEF come, ad esempio, l’effettivo sostenimento delle spese.
Da questa precisazione deriva un ultimo chiarimento sulla tracciabilità delle spese che possono essere inserite nel modello 730/2021 o Redditi per ottenere delle detrazioni: il pagamento può essere effettuato anche tramite sistemi di pagamento tracciabili intestati ad altro soggetto, anche non fiscalmente a carico, a patto che i costo sia effettivamente sostenuto dal contribuente intestatario del documento di spesa.
Tutte le istruzioni sulla dichiarazione dei redditi 2021 tra regole ordinarie e novità sono raccolte dall’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 7 del 25 giugno 2021.
- Agenzia delle Entrate - Circolare numero 7 del 25 giugno 2021
- Raccolta dei principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2020.
Dichiarazione dei redditi 2021, circolare dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni: focus su tracciabilità - Informazione Fiscale
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