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Tuesday, May 31, 2022

La benzina continua a salire (nonostante lo sconto): cosa può succedere - Today.it

Non c'è tregua sul fronte carburanti. Il prezzo della benzina continua a salire: la media nazionale per la verde in modalità self service tocca questa mattina quota 1,9 euro/litro, mentre sul servito siamo ben oltre i 2 euro/litro. Diverso il discorso per il gasolio, per cui i listini si sono mantenuti stabili. Un incremento costante che sta portando i prezzi ai livelli pre-guerra, nonostante sia ancora attivo lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro, che scadrà l'8 luglio. Il nuovo balzo è influenzato dall'aumento delle quotazioni internazionali, con il Brent in salita a 116 dollari. Secondo la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP ha aumentato di 1 centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. Per Q8 e Tamoil registriamo un rialzo di 2 cent/litro sulla benzina. Prima di capire cosa potrebbe succedere dopo la scadenza dello sconto sulla benzina, vediamo quali sono i prezzi aggiornati sulla rete italiana. 

Benzina e diesel, i prezzi aggiornati

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,900 euro/litro (+9 millesimi, compagnie 1,905, pompe bianche 1,889), diesel a 1,821 euro/litro (+1, compagnie 1,828, pompe bianche 1,806). Benzina servito a 2,028 euro/litro (+6, compagnie 2,070, pompe bianche 1,945), diesel a 1,955 euro/litro (-2, compagnie 2,002, pompe bianche 1,863). Gpl servito a 0,832 euro/litro (-1, compagnie 0,840, pompe bianche 0,822), metano servito a 1,849 euro/kg (-13, compagnie 1,921, pompe bianche 1,793), Gnl 2,084 euro/kg (-10, compagnie 2,085 euro/kg, pompe bianche 2,083 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,969 euro/litro (servito 2,198), gasolio self service 1,906 euro/litro (servito 2,143), Gpl 0,918 euro/litro, metano 2,237 euro/kg, Gnl 2,089 euro/kg.

Lo sconto scade l'8 luglio: cosa può succedere

Come accennato all'inizio dell'articolo, questi prezzi vanno intesi come già "scontati", visto che è ancora in vigore lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro. Alla fine di aprile la misura è stata prorogata fino al prossimo 8 luglio ed estesa al metano, per cui sono state azzerate le accise e l'Iva ridotta al 5%. Nonostante l'intervento del Governo i prezzi hanno continuato a crescere: il taglio delle accise, introdotto inizialmente per un mese a partite dal 22 marzo scorso, è stato poi prolungato con un nuovo finanziamento di circa due miliardi dollari. La misura originaria prevede uno sconto di 25 centesimi sulle accise che gravano su diesel e benzina, e di 8,5 centesimi sul Gpl. Se si considera che l'Iva viene calcolata sul prezzo formato da accise più materia prima industriale, l'effetto complessivo per i contribuenti è calcolato in 30,5 centesimi al litro al distributore su diesel e benzina, o 10,4 centesimi per il Gpl. Ma cosa succederebbe in caso di mancata proroga? Ovviamente alla scadenza dell'8 luglio manca oltre un mese, ma il trend seguito dai prezzi nelle ultime settimane non fa presagire delle repentine inversioni di rotta. Tra le speculazioni denunciate dalle associazioni dei consumatori e l'incertezza dovuta al conflitto in Ucraina, il pericolo è che la corsa continui anche nei prossimi mesi, quando il classico esodo estivo porterà milioni di italiani a viaggiare, soprattutto in auto. Il pericolo concreto di una nuova stangata per le famiglie e i lavoratori italiani è dietro l'angolo e, se le cose dovessero continuare in questo modo, è molto probabile che il Governo si trovi costretto ad una ulteriore proroga dello sconto sulle accise. In caso contrario, fare il pieno diventerebbe un salasso e gli autotrasportatori tornerebbero di nuovo sul piede di guerra.

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