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Sunday, July 31, 2022

Bollette, bonus potenziato fino a ottobre: ecco quanto vale e come si ottiene lo sconto - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

4' di lettura

I bonus sociali, lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico o fisico, sono stati rafforzati anche per il terzo trimestre in modo da sterilizzare l'impatto degli ultimi rincari di luce e gas. La spesa media per i titolari delle agevolazioni non subirà particolari variazioni rispetto al trimestre precedente. Il governo ha poi chiarito anche la natura retroattiva del beneficio e reso operativo l'innalzamento della soglia Isee (da 8.265 a 12mila euro) necessario per accedere all'agevolazione: lo sconto in bolletta è assicurato da inizio anno per tutti coloro che, nel corso del 2022, raggiungeranno la vecchia asticella prevista dal bonus (8.265 euro): in questo caso, il beneficio sarà attivato a partire da gennaio.

I requisiti per accedere all’agevolazione e la retroattività

Se, invece, si raggiunge la nuova soglia, prevista da uno degli ultimi decreti licenziati dall'esecutivo, cioè 12mila euro, l'erogazione partirà da aprile poiché l'ampliamento dell'Isee è scattato a partire da questo mese. In entrambi i casi, per ottenere l’agevolazione è necessario e sufficiente presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ogni anno e ottenere un’attestazione di Isee entro l'asticella prevista per i bonus. O ancora, risultare titolari di reddito/pensione di cittadinanza. E questo perché dal 1° gennaio 2021, i bonus sociali elettrico, gas e acqua per disagio economico sono riconosciuti automaticamente agli utenti che ne hanno diritto.

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A chi spetta il bonus per il disagio fisico

L’accesso su domanda resta per il bonus legato a situazioni di disagio fisico. Come noto, possono usufruire di questa tipologia di sconto in bolletta tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Le apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al bonus sono state individuate tramite un decreto del ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Il bonus sociale per disagio fisico è cumulabile con i bonus per disagio economico qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Quanto vale il bonus elettrico rafforzato

Ma quanto valgono le integrazioni al bonus decise dal governo? L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha definito gli importi. Partiamo dal bonus elettrico, il cui valore dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee indicati nella Dsu. Per il nucleo costituito da 1-2 componenti, la compensazione è pari a 110,4 euro che si sommano al valore del bonus ordinario di 128 euro; per 3-4 componenti, l’integrazione sale 134,32 euro (più il bonus di 151 euro); per le famiglie numerose, oltre 4 componenti, l’importo della compensazione è di 157,32 euro (177 euro, invece, il bonus).

Le agevolazioni per il disagio fisico

Vediamo, invece, gli incrementi previsti per i titolari del bonus per disagio fisico, quello cioè previsto per tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. In questo caso, la compensazione integrativa prevista per il bonus fino a 3kW per residente sarà di 36,8 euro se l’extraconsumo rispetto a un cliente tipo (2700 kilowattora annui) sarà inferiore ai 600 kWh/anno, di 63,48 euro tra 600 e 1200 kWh annui e di 91,08 euro se l’extraconsumo superererà i 1200 kWh/anno (90,16 euro per le fasce di potenza da 4,5 kilowatt in su). Le integrazioni vanno sommate al valore del bonus ordinario. Per la fascia minima: 189 euro (fino a 3 kW); 229 euro (3,5 kW); 240 euro (4 kW); 442 euro (da 4,5 kW in su). Per la fascia media: 311 euro (fino a 3 kW); 336 euro (3,5 kW); 347 euro (4 kW); 559 euro (da 4,5 kW in su). Per la fascia massima: 449 euro (fino a 3 kW); 460 euro (3,5 kW); 475 euro (4 kW); 676 euro (da 4,5 kW in su).

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Nuova Jeep Renegade 2022-2023, il prossimo Suv si avvicina con interessanti modifiche - Business Online

Nella gamma Jeep, il Renegade 2022-2023 è il suv urbano per eccellenza con la sua dimensione di 4,24 m. Tuttavia, il produttore amplierà la famiglia con una nuova generazione che si presenta carica di novità.

La gamma Jeep sarà completamente rinnovata entro il 2024, il che significa che i modelli più vecchi riceveranno nuove generazioni nei prossimi due anni. La casa automobilistica americana introdurrà anche il suv Renegade di seconda generazione entro il 2023. Jeep aveva introdotto la prima Renegade nel 2015. Il suv ha ricevuto un restyling nel 2018 e ha già 6 anni. Approfondiamo meglio:

  • Verso la nuova generazione di Jeep Renegade 2022-2023

  • Modifiche, giudizi e considerazioni su Jeep Renegade 2022-2023

Verso la nuova generazione di Jeep Renegade 2022-2023

Mentre la maggior parte delle case automobilistiche tende ad apportare modifiche frequenti ai loro piccoli crossover e suv per essere competitivi, Jeep fa il contrario con la Renegade.

Questo piccolo suv è stato lanciato nel 2015 e anche se la maggior parte dei concorrenti è molto più giovane, l'azienda non prevede una riprogettazione completa nel prossimo futuro. Invece sembra che la Jeep Renegade del 2023 possa ricevere un altro restyling. Questo modello è abbastanza comodo, ma il suo principale punto di forza sono le prestazioni fuoristrada piuttosto buone, le migliori della categoria.

Lo stile della Jeep Renegade è vicino a quanto visto finora, ma l'insieme è un po' meno spigoloso della generazione attuale e richiama da certi angoli le curve del Compass. Nella parte anteriore della nuova Jeep, la famosa griglia a sette barre è incorniciata da un'ottica raffinata, mentre appena sotto è presente una presa d'aria orizzontale. Lo scudo incorpora uno sci protettivo grigio argento, su una plastica protettiva nera che sale abbastanza in alto sul paraurti.

Stessa cosa nella parte posteriore, dove il portellone è incorniciato da luci quadrate che incorporano la firma luminosa della Renegade. Le maniglie delle portiere posteriori migrano nel montante superiore, a livello del finestrino.

Gli ingegneri Jeep modificheranno la piattaforma per offrire prestazioni migliori e capacità fuoristrada. La piattaforma debutterà per la prima volta nel prossimo suv Jeep a 7 posti. Report precedenti affermano che Jeep Renegade di nuova generazione è allo studio anche per nuovi mercati. Tuttavia, Jeep deve ancora fare un annuncio ufficiale.

Modifiche, giudizi e considerazioni su Jeep Renegade 2022-2023

Questo futuro suv Jeep Renegade, le cui vendite sono attese solo nel 2024, sarà il primo modello elettrico del marchio, grazie all'esperienza di Stellantis in questo settore con Peugeot e-2008, DS3 Crossback E-Tense e Opel Mokka-e in particolare.

Occupa quindi lo stesso blocco di 136 CV e un'identica batteria da 50 kWh. Dovrebbero essere inclusi anche i motori a benzina, come il tre cilindri a benzina 1.2 PureTech del gruppo. Non è invece detto che il diesel sia attuale su questo piccolo modello urbano, la cui carriera commerciale potrebbe iniziare all'inizio del 2023.

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Saturday, July 30, 2022

Nuova EMC Wave 3 2022-2023, un Suv che ha centrato nel segno di un Gruppo che farà parlare di sé - Business Online

Si arricchisce la proposta di suv low cost in Italia con il lancio di EMC Wave 3 2022-2023. Dopo aver commercializzato i marchi Great Wall e Haval, Eurasia Motor Company scommette sul Wave 3 con motore Gpl e benzina.

Ancora più precisamente questo è un suv cinese-italiano che arriva direttamente dalla smart factory di Ybin, nello Sichuan, dove EMC ha a disposizione una linea di produzione dedicata. Una volta in Italia, EMC pensa all'installazione dell'impianto GPL fornito di serie su tutte le Wave 3, per la quale è previsto il prossimo arrivo anche di una versione 100% elettrica, già disponibile invece in Cina.

Caratteristiche del nuovo suv EMC Wave 3 2022-2023

EMC Wave 3 2022-2023 misura 4,4 metri, per un'altezza di 1,65 metri e poco più di 1,80 metri di larghezza. Il peso è di poco superiore alla soglia di 1300 kg mentre il passo è pari a 2,63 metri. Il bagagliaio ha una capacità di 310 litri in configurazione 5 posti, 1.100 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.

Come viene fatto notare dal costruttore, il design si basa sulla geometria della forma a diamante, sui cerchi in lega a 5 razze da 18 pollici con massicce pinze freno a vista, una barra luminosa a led sul portellone posteriore, grandi fari Led posteriori e uno spoiler sportiveggiante. Il tetto panoramico anti-sfondamento e anti-rumore è di serie. All'interno, gli accorgimenti estetici si concentrano sugli allestimenti in eco-pelle per i sedili, un volante multifunzione e un cruscotto con display TFT da 7 pollici, completamente digitale.

In attesa di una versione 100% elettrica, EMC Wave 3 2022-2023 è disponibile con motorizzazioni bifuel benzina-Gpl. La cilindrata è di 1,5 litri con 113 o 147 CV. L'aspirato è accoppiato a un cambio manuale a sei marce, il turbo a un automatico CVT. I consumi dichiarati sono di 7,3 litri per 100 chilometri per la versione senza sovralimentazione, e di circa 7,9 litri per 100 chilometri per quella turbo.

EMC Wave 3 2022-2023: giudizi e valutazioni

EMC Wave 3 2022-2023 si pone in concorrenza con Dacia Duster e DR 5.0, entrambi offerti in versione Gpl. Sul versante innovazione, il suv porta con sé una telecamera a 360 gradi e un caricatore wireless per lo smartphone mentre tra gli assistenti alla guida si fanno notare il mantenimento di corsia e il cruise control. Presente anche un sistema keyless per la versione con cambio automatico di EMC Wave 3. Consente di avviare l'auto da remoto e predisporre l'abitacolo alla giusta temperatura.

Il sistema di infotainment prevede un display touch da 10,25 pollici gestito dal software proprietario Easy Connection. Per portare a casa questo modello occorrono almeno 22.000 euro, che diventano 24.000 euro nel caso di cambio automatico. I colori tra cui scegliere sono 5: Diamond White, Sapphire Blu, Turquoise Blu, Quartz Grey e Ruby Red. Gli ordini saranno aperti da settembre nei 50 concessionari sparsi sul territorio italiano.

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La battaglia con Twitter, Musk denuncia il social media - Agenzia ANSA

La battaglia tra Twitter ed Elon Musk non sarà ne' rapida ne' indolore. L'uomo più ricco del mondo ha, infatti, deciso di rispondere alla causa lanciata dal social media per costringerlo a concludere l'acquisto da 44 miliardi dollari presentando una sua denuncia. Un documento di quasi 200 pagine nel quale il patron di Tesla difende la sua scelta di ritirarsi. La notizia non è ancora ufficiale ma fonti informate hanno riferito al Wall Street Journal che le argomentazioni per il contrattacco sono le stesse che il patron di Tesla ha indicato come le ragioni della sua retromarcia: Twitter non è stata trasparente sul numero di bot, account spam e falsi. Per rendere ancora più efficaci le sue ragioni pare che nella denuncia Musk abbia addirittura voluto inserire una celebre citazione dell'oracolo Warren Buffet che suona più o meno così: "Solo quando la corrente si ritira, si scopre chi ha fatto il bagno nudo". La causa, secondo le fonti, è stata depositata poche ore dopo la convocazione del processo per il 17 ottobre in Delaware, mentre il 13 settembre è stato fissato il voto degli azionisti. sulla proposta.

Nelle intenzioni di Twitter il processo dovrebbe durare soltanto cinque giorni e finire con l'ordine del tribunale al miliardario di tenere fede ai patti. La società di San Franciso è in difficoltà dopo che i dati della trimestrale hanno mostrato un rosso da 270 milioni di dollari su ricavi in calo dell'1% a 1,18 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti. E' probabile che a pesare sui conti sia l'incertezza causata da Musk e dal suo ritiro dall'accordo, anche se per molti analisti i risultati deludenti sono la conferma di quanto il patron di Tesla va dicendo da mesi e potrebbero addirittura rivelarsi un'arma da sfoderare in tribunale per difendere il suo passo indietro. Altri invece danno ragione a Twitter: gli inserzionisti hanno frenato gli acquisti di spazi perché preoccupati da una possibile acquisizione di Musk, contrario alla pubblicità e intenzionato ad allentare i controlli sui contenuti postati. Intanto lui è tornato a postare i suoi cinguettìi provocatori. "Tesla + Twitter -> Twizzler", ha twittato poche ore dopo la diffusione della notizia della sua denuncia ironizzando sul fatto che l'unione della sua azienda con il social media sarebbe "meglio" di uno degli snack dolci preferiti dagli americani, una sorta di bastoncini gommosi alla fragola. E subito dopo: "alcune persone sono totalmente prive di nonsense. A me personalmente piace un po' di nonsense". Prima il patron di Tesla aveva chiesto ai suoi 102,4 milioni di follower: "Sbaglio o l'interazione con tutti gli account Twitter è più bassa in queste ultime settimane e giorni?".

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Friday, July 29, 2022

Gas, l’Autorità cambia il metodo per calcolare il costo in bolletta - Il Sole 24 ORE

2' di lettura

Dal 1° ottobre saranno introdotte nuove modalità di aggiornamento del costo della materia prima gas per gli utenti nelle condizioni di tutela, oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa: l’aggiornamento infatti diventerà mensile e non più trimestrale, superando l’utilizzo delle quotazioni a termine, al fine di intercettare possibili azioni per la riduzione dei prezzi. A questo sarà associata una segnalazione a Parlamento e Governo e l’avvio di tavolo emergenziale con le associazioni dei consumatori.

In vigore fino al termine della tutela gas

È una nota dell’Arera a mettere in fila le novità dovuta all’ulteriore drammatica crescita dei prezzi all'ingrosso dell'energia, legata al conflitto in Ucraina e alla riduzione dei flussi di gas praticata dalla Russia. Il nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023, termine che l’Autorità ha chiesto più volte venga allineato a quello del fine tutela elettrico, previsto per gennaio 2024. Anche per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi, l’Arera ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso Psv italiano, aumentando al contempo la frequenza di aggiornamento del prezzo che diventa mensile, non più trimestrale.

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Besseghini: chiamati ad interventi straordinari

«Prezzi troppo elevati, una guerra in corso ed un chiaro uso del gas come leva geopolitica ci chiamano ad interventi straordinari, per cercare di garantire la difesa del consumatore e la sicurezza della fornitura. Il ricorso ad un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo», spiega il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini.

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2' di lettura

Dal 1° ottobre saranno introdotte nuove modalità di aggiornamento del costo della materia prima gas per gli utenti nelle condizioni di tutela, oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa: l’aggiornamento infatti diventerà mensile e non più trimestrale, superando l’utilizzo delle quotazioni a termine, al fine di intercettare possibili azioni per la riduzione dei prezzi. A questo sarà associata una segnalazione a Parlamento e Governo e l’avvio di tavolo emergenziale con le associazioni dei consumatori.

In vigore fino al termine della tutela gas

È una nota dell’Arera a mettere in fila le novità dovuta all’ulteriore drammatica crescita dei prezzi all'ingrosso dell'energia, legata al conflitto in Ucraina e alla riduzione dei flussi di gas praticata dalla Russia. Il nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023, termine che l’Autorità ha chiesto più volte venga allineato a quello del fine tutela elettrico, previsto per gennaio 2024. Anche per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi, l’Arera ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso Psv italiano, aumentando al contempo la frequenza di aggiornamento del prezzo che diventa mensile, non più trimestrale.

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Besseghini: chiamati ad interventi straordinari

«Prezzi troppo elevati, una guerra in corso ed un chiaro uso del gas come leva geopolitica ci chiamano ad interventi straordinari, per cercare di garantire la difesa del consumatore e la sicurezza della fornitura. Il ricorso ad un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo», spiega il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini.

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Messina, a ogni dipendente di Intesa 500 euro contro carovita - Agenzia ANSA

"Il quadro economico è segnato dal notevole incremento dell'inflazione che già a inizio anno mostrava le prime evidenze - e dal conseguente aumento delle difficoltà sociali". Lo afferma il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati del primo semestre del 2022. "Per questa ragione - aggiunge - abbiamo deciso di destinare a tutte le nostre persone in Italia e all'estero - eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente - un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro a favore di 82.000 persone del nostro Gruppo".

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Thursday, July 28, 2022

Ancora una seduta positiva per il FTSEMib (+2,1%) - SoldiOnline.it

Spiccano i rialzi di Stellantis e di Iveco Group dopo la diffusione dei risultati semestrali. Ottime performance anche per STM, Moncler e Prysmian

milano-positivaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta in territorio positivo, dopo la decisione della FED di alzare di 75 punti base i tassi di interesse.

Il FTSEMib ha guadagnato il 2,1% a 21.932 punti, il massimo di giornata (minimo di 21.636 punti). Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso del 2,03%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,7%) e per il FTSE Italia Star (+1,19%). Nella seduta del 28 luglio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 1,98 miliardi di euro, rispetto agli 1,66 miliardi di mercoledì.

Lo spread Btp-Bund è sceso a 245 punti.

Fiammata del bitcoin che alle 17.40 aveva superato i 23.500 dollari (circa 23.000 euro).

L’euro è tornato oltre gli 1,015 dollari.

In evidenza Stellantis (+4,92% a 13,566 euro). Il colosso automobilistico ha diffuso i dati finanziari relativi al primo semestre del 2022, periodo chiuso con un aumento dei ricavi e della redditività. Sulla base dei risultati del primo semestre Stellantis ha confermato la guidance per l’esercizio in corso.

Molto bene anche Iveco Group (+6,62% a 5,864 euro). La società ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022 e ha fornito le stime finanziarie per l’intero esercizio. Il management prevede che la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell’anno, con problemi di costi e di disponibilità di energia, di aumento dei prezzi delle materie e di disponibilità di componenti.

Chiusura positiva per BPER Banca (+0,23% a 1,32 euro). L’agenzia Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook del rating dell’istituto, portandolo da “Stabile” a “Positivo”. Gli esperti hanno confermato tutti i rating della banca, in particolare il rating emittente a lungo termine a “BB+” e il rating di lungo termine sui depositi a “BBB-”.

Sotto i riflettori STM (+3,63% a 36,27 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari del secondo trimestre del 2022, periodo chiuso con un forte aumento dei ricavi e della marginalità, risultati migliori rispetto alle stime del management. I vertici del gruppo italofrancese hanno fornito anche alcune stime finanziarie per il trimestre in corso e per l’intero 2022.

Ottima giornata per Prysmian (+5,59% a 30,2 euro). La società ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo caratterizzato da una forte crescita dei ricavi e della redditività, risultati superiori al consensus degli analisti. Di conseguenza, il management ha rivisto al rialzo le stime finanziarie per l’intero 2022.

Anche Azimut Holding (+4,95%) ha beneficiato dei risultati semestrali.

Poste Italiane ha perso lo 0,84% a 8,056 euro. La società ha comunicato i risultati economici e finanziari del 1° semestre 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in aumento. I numeri del solo 2° trimestri sono stati superiori al consensus degli analisti.

Enel ha guadagnato l'1,32% a 4,7935 euro. Prima della diffusione dei risultati semestrali il colosso elettrico ha comunicato che Enel Chile ha sottoscritto un accordo per la cessione della propria partecipazione del 99,09% in Enel Transmisión Chile a fronte di un corrispettivo in termini di equity di 1,35 miliardi di dollari, corrispondenti a 1,53 miliardi in termini di enterprise value, soggetto ad aggiustamento prezzo.

Moncler ha registrato un balzo dell'8,04% a 46,63 euro. Il gruppo dei piumini ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento. Nonostante il perdurare di diverse incertezze sul fronte geopolitico, economico e sanitario, Moncler ritiene di avere un portafoglio di marchi e strategie di sviluppo chiare ed efficaci per continuare, anche nell’esercizio 2022, il percorso di crescita.

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Spiccano i rialzi di Stellantis e di Iveco Group dopo la diffusione dei risultati semestrali. Ottime performance anche per STM, Moncler e Prysmian

milano-positivaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta in territorio positivo, dopo la decisione della FED di alzare di 75 punti base i tassi di interesse.

Il FTSEMib ha guadagnato il 2,1% a 21.932 punti, il massimo di giornata (minimo di 21.636 punti). Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso del 2,03%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,7%) e per il FTSE Italia Star (+1,19%). Nella seduta del 28 luglio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 1,98 miliardi di euro, rispetto agli 1,66 miliardi di mercoledì.

Lo spread Btp-Bund è sceso a 245 punti.

Fiammata del bitcoin che alle 17.40 aveva superato i 23.500 dollari (circa 23.000 euro).

L’euro è tornato oltre gli 1,015 dollari.

In evidenza Stellantis (+4,92% a 13,566 euro). Il colosso automobilistico ha diffuso i dati finanziari relativi al primo semestre del 2022, periodo chiuso con un aumento dei ricavi e della redditività. Sulla base dei risultati del primo semestre Stellantis ha confermato la guidance per l’esercizio in corso.

Molto bene anche Iveco Group (+6,62% a 5,864 euro). La società ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022 e ha fornito le stime finanziarie per l’intero esercizio. Il management prevede che la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell’anno, con problemi di costi e di disponibilità di energia, di aumento dei prezzi delle materie e di disponibilità di componenti.

Chiusura positiva per BPER Banca (+0,23% a 1,32 euro). L’agenzia Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook del rating dell’istituto, portandolo da “Stabile” a “Positivo”. Gli esperti hanno confermato tutti i rating della banca, in particolare il rating emittente a lungo termine a “BB+” e il rating di lungo termine sui depositi a “BBB-”.

Sotto i riflettori STM (+3,63% a 36,27 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari del secondo trimestre del 2022, periodo chiuso con un forte aumento dei ricavi e della marginalità, risultati migliori rispetto alle stime del management. I vertici del gruppo italofrancese hanno fornito anche alcune stime finanziarie per il trimestre in corso e per l’intero 2022.

Ottima giornata per Prysmian (+5,59% a 30,2 euro). La società ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo caratterizzato da una forte crescita dei ricavi e della redditività, risultati superiori al consensus degli analisti. Di conseguenza, il management ha rivisto al rialzo le stime finanziarie per l’intero 2022.

Anche Azimut Holding (+4,95%) ha beneficiato dei risultati semestrali.

Poste Italiane ha perso lo 0,84% a 8,056 euro. La società ha comunicato i risultati economici e finanziari del 1° semestre 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in aumento. I numeri del solo 2° trimestri sono stati superiori al consensus degli analisti.

Enel ha guadagnato l'1,32% a 4,7935 euro. Prima della diffusione dei risultati semestrali il colosso elettrico ha comunicato che Enel Chile ha sottoscritto un accordo per la cessione della propria partecipazione del 99,09% in Enel Transmisión Chile a fronte di un corrispettivo in termini di equity di 1,35 miliardi di dollari, corrispondenti a 1,53 miliardi in termini di enterprise value, soggetto ad aggiustamento prezzo.

Moncler ha registrato un balzo dell'8,04% a 46,63 euro. Il gruppo dei piumini ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento. Nonostante il perdurare di diverse incertezze sul fronte geopolitico, economico e sanitario, Moncler ritiene di avere un portafoglio di marchi e strategie di sviluppo chiare ed efficaci per continuare, anche nell’esercizio 2022, il percorso di crescita.

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Wednesday, July 27, 2022

Spread Btp-Bund balza a 241 punti, ma chiude a 236,9 punti - Economia - Agenzia ANSA

Si allenta leggermente la tensione sui titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund, che in giornata aveva superato i 241 punti, si riporta a 236,9 punti a fine seduta.

Il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,3%

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Il Bund fiuta la recessione. Cosa cambia per i BTp? - Il Sole 24 ORE - Il Sole 24 ORE

Il tasso decennale tedesco si è quasi dimezzato in poco più di un mese ed è tornato sotto la soglia dell'1% per riflettere le crescenti attese di frenata dell'economica. Il suo rendimento è importante perché influenza il costo del debito italiano e indirettamente anche la valutazione della Bce sul meccanismo anti spread appena varato.

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Il Bund fiuta la recessione. Cosa cambia per i BTp? - Il Sole 24 ORE - Il Sole 24 ORE
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Tuesday, July 26, 2022

In asta un BOT a 6 mesi: ecco le caratteristiche di questo titolo di Stato, il tempo sta per scadere - InformazioneOggi.it

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il calendario dell’asta di un BOT a 6 mesi. Ecco le caratteristiche del titolo.

Oggi 26 luglio 2022 termina la presentazione da parte del pubblico di un BOT a 6 mesi. Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato il calendario sul proprio sito.

bot
Canva

I Buoni ordinari del tesoro (BOT) sono titoli di Stato con breve scadenza. Di solito, a 3, a 6 o a12 anni. Sono titoli emessi dal governo. Come gli altri titoli servono a finanziare il debito pubblico. Ma tra BOT o libretto postale quale conviene di più? La differenza è incredibile.

In asta un BOT a 6 mesi: ecco le caratteristiche di questo titolo di Stato, il tempo sta per scadere

Il MEF il 22 luglio ha pubblicato il comunicato stampa numero 136 annunciando l’emissione di un BOT a 6 mesi e del relativo calendario per le sottoscrizioni.

Oggi, 26 luglio ci sono le prenotazioni per il pubblico. Domani, invece, il 27 luglio entro le ore 11, il termine di presentazione delle domande.

Il giorno successivo (il 28 luglio) il termine del collocamento supplementare di due BOT: a 6 mesi e a 12 mesi (entro le ore 15:30). Infine, il 29 sarà pubblicato il regolamento per le sottoscrizioni.

Durante quest’asta saranno collocati anche altri BOT in circolazione al 14 luglio 2022 e in scadenza il 29 luglio. Nello specifico si tratta dei BOT flessibili, a 3 mesi, a 6 mesi, a 12 mesi.

Caratteristiche di questo buono

Emissione di un BOT a 6 mesi:

  • prima tranche;
  • codice ISIN: IT0005500035;
  • durata in giorni: 186;
  • data di emissione: 29 luglio 2022;
  • data di scadenza: 31 gennaio 2023;
  • importo minimo offerto in euro: 6.000.

La commissione massima sui BOT è dello 0,10% ai sensi del decreto ministeriale del 15 gennaio 2015. Il collocamento di questi titoli avverrà tramite l’asta competitiva.

Possono partecipare all’asta solo gli operatori Specialisti in titoli di Stato e gli Aspiranti specialisti. Le richieste degli operatori saranno espresse in termini di rendimento. Gli operatori potranno presentare fino a 5 richieste di acquisto.

Queste dovranno essere inviate alla Banca d’Italia, nei termini indicati, esclusivamente tramite la Rete nazionale interbancaria. Qualora ci fosse un malfunzionamento al sistema il modulo con le richieste di partecipazione potrà essere trasmesso via fax.

Infine, le richieste di ciascun operatore saranno prese in considerazione in base il rendimento più basso. Ma solo se l’importo complessivo offerto superi quello stabilito dal Dipartimento del Tesoro.

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Bonus edilizi, le istruzioni per le detrazioni nella dichiarazione dei redditi 2022 - Informazione Fiscale

Bonus edilizi, pubblicate le istruzioni per le detrazioni nella dichiarazione dei redditi 2022. La guida alle agevolazioni nella circolare dell'Agenzia delle Entrate numero 28 del 25 luglio 2022. Un documento di prassi dedicato al bonus ristrutturazioni, al sismabonus, al bonus verde, al bonus facciate, all'ecobonus e al superbonus 110 per cento.

Bonus edilizi, pubblicate le istruzioni utili per le detrazioni nella dichiarazione dei redditi 2022.

La circolare numero 28 del 25 luglio 2022 dell’Agenzia delle Entrate segue la prima parte delle indicazioni già fornite detrazioni, crediti d’imposta e deduzioni.

Il documento di prassi può essere definito una vera e propria guida alle detrazioni relative al bonus ristrutturazioni, al sismabonus, al bonus verde, al bonus facciate, all’ecobonus e al superbonus 110 per cento.

L’Amministrazione finanziaria riepiloga le istruzioni da seguire per la compilazione della dichiarazione dei redditi e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno 2021.

Bonus edilizi, le istruzioni per le detrazioni nella dichiarazione dei redditi 2022

I bonus edilizi sono al centro del corposo documento di prassi dell’Agenzia delle Entrate: la circolare numero 28 del 25 luglio 2022.

Quella che può essere definita una vera e propria guida alle detrazioni relative agli immobili si sofferma sul bonus ristrutturazioni, sul sismabonus, sul bonus verde, sul bonus facciate, sull’ecobonus e sul superbonus 110 per cento.

Il documento di prassi riguarda le spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni, crediti d’imposta e altri elementi per la compilazione della dichiarazione dei redditi per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2021.

La circolare di sintesi è frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico a cui hanno partecipato l’Agenzia delle Entrate e la consulta nazionale dei CAF.

Richiama le principali disposizioni di legge, i chiarimenti forniti da risoluzioni e circolari e le indicazioni pratiche per accedere alle agevolazioni fiscali, alla luce delle novità del 2021.

Il corposo documento di 187 pagine segue la circolare numero 24, pubblicata il 7 luglio scorso. Si tratta di una circolare dedicata esclusivamente alle agevolazioni in tema di edilizia.

Entrambe le circolari contengono la raccolta dei documenti di prassi e delle istruzioni utili per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nel testo viene ricapitolata inoltre la documentazione che deve essere conservata e le dichiarazioni sostitutive, che il contribuente deve esibire e che i CAF o i professionisti abilitati devono verificare.

Agenzia delle Entrate - Circolare numero 28 del 25 luglio 2022
Raccolta dei principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2021 - Parte seconda.

Bonus edilizi, la documentazione da presentare a CAF e professionisti

La maxi circolare in tema di bonus edilizi prende in considerazione le agevolazioni e la relativa documentazione da produrre.

Il testo è articolato nei seguenti 7 macro argomenti:

  • spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Sisma bonus, Bonus verde e Bonus facciate (Righi E41/E53, quadro E, sez. IIIA e IIIB);
  • acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (Rigo E56 – Sez. III C);
  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti (Righi E61 – E62 col. 1 cod. 1);
  • spese per l’arredo degli immobili ristrutturati - Bonus mobili - (Rigo E57 – Sez. III C);
  • spese per interventi finalizzati al risparmio energetico – Eco bonus (Righi E61/E62, quadro E, Sez. IV);
  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti (Righi E61 – E62 col. 1 cod. 1);
  • Superbonus (Righi E41/E53 quadro E sez IIIA, IIIB, IIIC e Righi E61/E62, quadro E, sez. IV).

Per ciascuna agevolazione sono presenti i richiami alla normativa di riferimento e una sintesi dei principali chiarimenti dei documenti di prassi sul tema.

Non mancano, inoltre, le indicazioni relative agli adempimenti collegati e alla documentazione da produrre.

Il documento di prassi riporta l’elenco della documentazione, comprese le dichiarazioni sostitutive, che deve essere consegnata ai CAF e ai professionisti abilitati.

Gli stessi devono verificare tali documenti per l’apposizione del visto di conformità.

I documenti elencati sono gli unici che potranno essere richiesti, con le sole eccezioni di fattispecie non previste.

Sono in ogni caso permessi i controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate sui requisiti soggettivi per fruire delle diverse agevolazione fiscali. I controlli sono previsti anche per le dichiarazioni sostitutive

Nella parte finale del documento di prassi è presenta anche un elenco esemplificativo delle dichiarazioni per attestare le condizioni soggettive che permettono ai contribuenti di accedere agli oneri deducibili, detraibili o ai crediti d’imposta.

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Fmi alza le stime sul Pil dell'Italia nel 2022 a +3%, ma taglia il 2023 a +0,7% - Agenzia ANSA

Il Fmi alza le stime per l'Italia nel 2022 ma taglia quelle per il 2023. Il pil è atteso crescere quest'anno del 3,0%, ovvero 0,7 punti percentuali in più rispetto al +2,3% previsto in aprile. Nel 2023 la crescita è attesa rallentare al +0,7%, un punto percentuale in meno rispetto alle previsioni precedenti. L'accelerazione italiana nel 2022 è legata al miglioramento del turismo e dell'attività industriale. L'Italia è l'unico paese del G7 per il quale vengono riviste al rialzo le stime 2022, anno in cui è attesa crescere più di Germania e Francia.

E' aumentata l'incertezza politica in Italia: questo è un momento importante per il paese perché ci sono numerose riforme e programmi nell'ambito del piano europeo. Ci auguriamo che le riforme siano fatte, sarebbero utili per l'Italia. Qualsiasi sarà il governo al potere ci auguriamo che le sostenga". Lo afferma il capo economista del Fmi, Pierre-Olivier Gourinchas.

"Con l'aumento dei prezzi che si fa sentire sugli standard di vita, ridurre l'inflazione deve essere la priorità. Una stretta della politica monetaria avrà inevitabilmente costi economici reali ma ritardare" un'azione avrebbe come conseguenza solo quella di "esacerbarli". Lo afferma il Fmi, prevedendo un'inflazione al 6,6% quest'anno nelle economie avanzate e al 9,5% in quelle emergenti e in via di sviluppo. Le stime sui prezzi sono state riviste al rialzo - rispettivamente di 0,9 e 0,8 punti percentuali - e il Fondo prevede che i prezzi resteranno elevati più a lungo di quanto inizialmente previsto.

Il Fmi taglia le stime di crescita mondiali. E avverte: i rischi sono al ribasso e le chance di recessione aumentate. Sono "quasi il 15%" per le economie del G7, ovvero "quattro volte il livello usuale", e quasi "una su quattro per la Germania". Per gli Stati Uniti "una recessione tecnica potrebbe già essere iniziata". Il pil mondiale è atteso crescere quest'anno del 3,2% e del 2,9% nel 2023 (-0,4 e -0,7 punti percentuali rispetto ad aprile). Se i rischi legati all'Ucraina, all'inflazione e al Covid si materializzassero il mondo potrebbe rallentare al +2,6% nel 2022 e al +2,0% nel 2023, un livello toccato solo cinque volte dal 1970.

Il Fmi rivede al ribasso le stime di crescita per Eurolandia e Stati Uniti. Il pil americano è atteso crescere quest'anno del 2,3%, ovvero 1,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile, per poi segnare nel 2023 un +1,0% (-1,3 punti percentuali). Per l'area euro il Fondo prevede un +2,6% nel 2022 e un +1,2% nel 2023, rispettivamente -0,2 e -1,1 punti percentuali rispetto alle stime precedenti. La crescita di Stati Uniti e Europa potrebbe scivolare vicino allo zero nel 2023 nel caso in cui i rischi legati allo stop del gas russo e alla volata dell'inflazione si materializzassero.

Il Fmi taglia le stime di crescita di Germania, Francia e Gran Bretagna, e afferma che per Berlino c'è una chance su quattro di una recessione. La crescita tedesca è stata rivista all'1,2% nel 2022 e al +0,8% nel 2023 (rispettivamente -0,9 e -1,9 punti percentuali rispetto alle stime precedenti). Il pil francese è atteso crescere del 2,3% quest'anno e dell'1,0% il prossimo (-0,6 e -0,4 punti percentuali), mentre quello britannico del 3,2% nel 2022 e dello 0,5% nel 2023 (-0,5 e -0,7 punti percentuali).

Frena la Cina con i lockdown per il Covid. Dopo il +8,1% del 2021, il pil cinese è atteso crescere del 3,3% nel 2022, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime precedenti, e del 4,6% nel 2023 (-0,5). L'economia russa si contrarrà invece meno del previsto quest'anno, con il pil che segnerà un -6%, ovvero ben 2,5 punti percentuali in più rispetto alle stime di aprile. Nel 2023 la Russia si contrarrà del 3,5%, ovvero 1,2 punti in più sulle previsioni precedenti.

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Fmi alza le stime sul Pil dell'Italia nel 2022 a +3%, ma taglia il 2023 a +0,7% - Agenzia ANSA
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Amazon Prime diventa più caro, aumentano gli abbonamenti per l’inflazione: in Italia il rincaro più alto d’Europa - Open

Dopo gli Stati Uniti, anche in Europa il servizio Prime di Amazon si adegua all’inflazione galoppante e aumenta il prezzo dell’abbonamento annuale. In Italia si passerà da 36 a 49,90 euro l’anno (+38,6%), che al mese significa 4,99 euro (+25%) invece dei 3,99 di adesso. A comunicarlo è stata la stessa Amazon in una lettera agli abbonati: le regole cambieranno dal 15 settembre 2022, ha avvertito l’azienda. Il motivo? «L’aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basa su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo», si legge nella comunicazione dell’azienda. «È la prima volta che modifichiamo il prezzo Prime in Italia dal 2018».


In Italia gli aumenti maggiori in Europa

E per l’Italia si tratta, a conti fatti, degli aumenti più massicci finora stabiliti. Insieme a Spagna e Francia, gli abbonati al servizio e-commerce nel nostro Paese dovranno far fronte a un aumento compreso tra il +39% e il +43% all’anno. In Germania, dove Jeff Bezos ha il suo più grande mercato dopo quello statunitense, l’abbonamento annuale aumenterà del 30%, arrivando a 89,90 euro. Nel terzo mercato mondiale del colosso americano, il Regno Unito, l’incremento sarà ancora inferiore, del 20%, portando il canone annuo a 95 sterline.


I servizi di Amazon tra novità e upgrade di qualità

Per ovviare ai rincari, Amazon ha fatto sapere ai clienti di aver ampliato la propria selezione di prodotti disponibili con consegna Prime veloce illimitata e senza costi aggiuntivi. È stata attivata e migliorata, per esempio, la consegna dei generi alimentari con Amazon Fresh, esteso l’intrattenimento digitale di qualità comprendente serie TV, film, musica, giochi e libri. In particolare, ha informato l’azienda, Prime Video ha arricchito la raccolta di serie e film Amazon Originals attivando l’accesso allo sport dal vivo, come la UEFA Champions League.  

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Monday, July 25, 2022

Hai dimenticato di inserire alcune spese nel 730? Tranquillo non sono perse, conserva le ricevute! - InvestireOggi.it

730 precompilato 2022 al via con questa novità per la trasmissione al Fisco conto terzi

Ogni anno, puntualmente, migliaia di italiani si accorgono di non aver dichiarato, tramite il modello 730, tutte le spese detraibili. C’è chi si ritrova qualche scontrino o fattura di una spesa sanitaria in fondo ad un vecchio cassetto, del pagamento dell’istruzione universitaria dei propri figli, spese funebri o alto ancora. Tutte spese che darebbero diritto ad una detrazione d’imposta e dunque ad uno sconto sul pagamento delle tasse (che magari è già avvenuto). Ci si chiede, dunque, se è possibile recuperare tali detrazioni e soprattutto entro quando. Diciamo fin da subito, che il legislatore ci da due possibilità (con due diverse scadenze). Vediamo meglio di cosa si tratta.

Pubblicata la nuova circolare dell’Agenzia delle entrate

Prima di andare avanti con la trattazione di questo argomento, rendiamo noto che soltanto qualche giorno fa l’Agenzia delle entrate ha pubblicano una circolare con la quale sono stati messi nero su bianco tutte le disposizioni normative riguardanti, appunto, gli oneri detraibili, deducibili e i crediti di imposta presenti nel nostro ordinamento.

Il documento, ad ogni modo, non analizza le detrazioni pluriennali relative ad immobili (recupero del patrimonio edilizio, Sisma bonus, Bonus verde, Bonus facciate, Ecobonus e Superbonus). Quest’ultime saranno trattate in un documento separato.

L’obiettivo di tale raccolta, si legge nella stessa circolare dell’Agenzia delle entrate, “è quello di offrire (…) a tutti gli operatori uno strumento che garantisca l’applicazione uniforme delle norme sul territorio nazionale; il documento costituisce, al contempo, per tutti gli uffici dell’Amministrazione finanziaria, una guida che orienta in maniera altrettanto uniforme le attività nella fase di controllo formale delle dichiarazioni”.

Modello 730: come recuperare le detrazioni anche di anni passati?

La risposta al quesito posto in apertura è ovviamente positiva.

È possibile recuperare le spese detraibili anche dopo la presentazione del modello 730.

Per farlo bisognerà contattare il caf o il proprio commercialista e consegnarli i giustificativi di tali spese (scontrino, fattura ecc.). È possibile presentare la dichiarazione dei redditi corretta entro il 25 ottobre.

Ma cosa succede se si sfora tale scadenza? Il legislatore, per fortuna, ci dà una seconda chance, e questa con una scadenza ben più lunga.

Il contribuente, infatti, può sempre presentare il “modello Redditi integrativo” entro cinque anni dalla presentazione della dichiarazione originaria e, in particolare, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo.

Si tratta di un periodo di tempo sicuramente piuttosto lungo. Vi consigliamo, a questo punto, di provare a ripescare dai propri cassetti le ricevute o le fatture di vecchie visite mediche o altre prestazioni sanitarie. Potrebbero ancora consentirvi uno sconto fiscale.

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Telefonate moleste sui cellulari? Perché il registro delle opposizioni rischia il flop: cosa cambia dal 27... - Corriere della Sera

Nuovo registro delle opposizioni

Da mercoledì 27 luglio sarà possibile dire addio alle chiamate di telemarketing molesto, quelle telefonate di pubblicità non richieste e spesso che vanno contro le norme sulla privacy, anche sul proprio numero di cellulare. Per farlo è necessario iscriversi al nuovo registro delle opposizioni, disciplinato dal Dpr (decreto del presidente della Repubblica) 26/2022 che attua la legge 5/2018, e che prende il posto di quello attuale (regolato da un decreto risalente al 2010). C’è il rischio però che non sia davvero così o quantomeno che non ci si riesca a salvare da tutte le chiamate moleste: la stretta non si applica ad esempio ai call center ubicati all’estero.

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Telefonate moleste sui cellulari? Perché il registro delle opposizioni rischia il flop: cosa cambia dal 27... - Corriere della Sera
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Borse europee positive nella settimana della Fed, Milano sostenuta dalle banche - Il Sole 24 ORE

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Borse europee positive nella prima seduta di una settimana che sarà caratterizzata dall'attesa per il nuovo rialzo dei tassi di interesse della Fed, previsto per mercoledì. Dopo un avvio debole, che ha scontato i timori di recessione alimentati anche dal peggioramento dell'indice tedesco Ifo, i listini continentali hanno guadagnato terreno grazie soprattutto al buon andamento delle banche. Martedì negli Stati Uniti si apre la due giorni di riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale degli Stati Uniti, che mercoledì tornerà a correggere al rialzo il costo del denaro. L'attesa è per un aumento dei tassi di 75 punti base, ma se sono emerse anche previsioni di un possibile rialzo di un punto. Restano alte le preoccupazioni sull'andamento dell'inflazione e dell'economia da una parte all'altra dell'Atlantico, anche se le trimestrali in corso di pubblicazione mostrano ancora più luci che ombre. A Piazza Affari, che continua naturalmente a fare i conti con la crisi di governo e con l'incertezza in vista delle elezioni del 25 settembre, il FTSE MIB è in rialzo grazie al buon andamento delle banche, che si avvicinano all'appuntamento con la pubblicazione dei conti semestrali. Deboli invece Interpump Group e Diasorin.

Ifo: Germania sull'orlo di una recessione

Sul fronte macro, in Germania è peggiorato più delle attese il clima di fiducia delle imprese tedesche misurato dall'istituto Ifo. L'indice è sceso a 88,6 punti a luglio dai 92,2 di giugno, contro attese per una flessione più contenuta a 90,5. Si tratta del valore più basso da giugno 2020. Il sottoindice sulle condizioni correnti è sceso a 97,7 da 99,4 e l'indice sulle aspettative a 80,3 da 85,5. Il presidente dell'Ifo, Clemens Fuest, ha notato che «il sentiment negli affari tedeschi si è notevolmente raffreddato. Le aziende tedesche si aspettano che gli affari diventino molto più difficili nei prossimi mesi e sono anche meno soddisfatte della loro situazione attuale». «I prezzi elevati dell'energia e l'imminente penuria di gas sono un peso», ha aggiunto, e «la Germania e' sull'orlo di una recessione».

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Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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Bene le banche, Generali approfitta dell'ok al buyback

Tra i principali titoli di Piazza Affari, Generali approfitta del via libera dell'Ivass al buyback da 500 milioni, che potrebbe partire a breve. L’ok del regolatore rappresentava certamente un passaggio cruciale nell’ottica del buyback, ferma l’indicazione ufficiale già fornita al mercato che esso sarà completato entro fine anno. L'obiettivo del gruppo triestino è restituire ai soci, remunerandoli attraverso l’annullamento delle azioni riacquistate, le risorse liquide non utilizzate per l’M&A nel piano 2019-2021. Acquisti sulle banche, che questa settimana cominceranno ad alzare il velo sui conti del primo semestre: guadagnano terreno Bper, Banco Bpm, Unicredit e Intesa Sanpaolo. In "rosso" invece Diasorin, Interpump Group, Telecom Italia e Leonardo - Finmeccanica.

Euro in risalita oltre 1,02 dollari, in rialzo il petrolio

Sul mercato dei cambi, dopo un avvio in calo l'euro consolida le posizioni sopra 1,02 dollari ed è indicato a 1,0242 da 1,0224 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 139,59 yen (da 139,14 venerdì), mentre il rapporto dollaro/yen è a 136,31 (136,12). In rialzo il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: +4,3% a 167 euro al megawattora. Torna a salire il petrolio dopo un avvio in rosso: il contratto consegna settembre sul Brent si attesta a 104,59 dollari al barile (+1,35%) e quello sul Wti sale dell'1,21% a 95,85 dollari.

Andamento dello spread Btp / Bund

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Spread stabile a 238 punti, rendimento BTp al 3,43%

Sull'obbligazionario, è stabile per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei dopo una settimana sull'ottovolante per la caduta del Governo Draghi in Italia e le mosse della Bce. Il differenziale tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 238 punti base, invariato dall'ultimo riferimento di venerdì. Fermo sui valori di venerdì anche il rendimento dei decennali italiani al 3,43% dell'ultimo closing.

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Aerei, il caos può costare 1,2 milioni di passeggeri e 800 milioni di fatturato in Italia - Sky Tg24

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Sunday, July 24, 2022

Frodi finanziarie, la truffa ora corre online e colpisce conti correnti e risparmi - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

Dallo scoppio della pandemia, il maggiore utilizzo dei canali online ha prodotto un incremento delle frodi finanziarie. I rapporti sul 2021 dell’Arbitro bancario finanziario e degli esposti pervenuti alla Banca d’Italia, pubblicati recentemente, testimoniano l’aumento delle frodi online. Nello stesso periodo la polizia postale ha rilevato oltre 18mila casi di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute. Con una crescita del 27% rispetto al 2020.

Il presidio della polizia postale contro le frodi

Un’importante azione di presidio rispetto alle frodi online è rappresentato appunto dalla polizia postale che esercita anche una funzione di prevenzione rispetto agli attacchi alle istituzioni finanziarie. Riccardo Croce, dirigente sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale, spiega: «Oltre alla funzione di prevenzione, ne abbiamo una antifrode. Le frodi si concentrano sulla parte debole della catena, ovvero il fattore umano, che porta il denaro a uscire dai conti correnti delle vittime. Informatiche per modalità di esecuzione, ma viene sfruttata la debolezza umana. Gli istituti finanziari hanno difese molto efficaci dal punto di vista informatico. Più difficile è arrivare a presidiare l’elemento umano, ovvero il consumatore, l’utilizzatore a valle».

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BANKITALIA. LE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI

Gennaio 2021 - Marzo 2022. Valori percentuali

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Il «miglioramento» delle frodi online

In realtà dopo il tempo delle mail sgrammaticate che mettevano subito il destinatario della possibile frode sull’avviso (l’italiano non è l’italiano, diceva un personaggio di Sciascia, l’italiano è il ragionamento), ora vengono messi in campo dei veri e propri studi di ingegneria sociale, che partono da una conoscenza delle potenziali vittime, che possono essere sia intere categorie di consumatori, sia singoli individui ben individuati. Per questi ultimi la strategia è quella di arrivare a indurli a compiere azioni che permettono appunto la realizzazione della frode.

Croce ricorda le campagne di spamming via mail, che si presentano come provenienti da interlocutori attendibili, come pubbliche amministrazioni e fornitori di servizi energetici. Questo induce ad aprire dei siti che riproducono fedelmente, per esempio, quello della banca. Oppure inducono ad aprire dei file che contengono in realtà dei malware.

Frodi via sistema di messaggistica

Se non via mail, il messaggio può viaggiare su un sistema di messaggistica come gli sms o i messaggi whatsapp (smishing). «Il cittadino viene raggiunto da un messaggio - spiega Croce - sul proprio cellulare, che sembra provenire dalla banca. Si fa credere al destinatario che è stata intercettata una possibile frode e lo si induce a effettuare ulteriori azioni. La vittima è indotta a credere nel messaggio, che peraltro si mette in coda a quelli della banca, e a contattare o a farsi contattare dal servizio clienti. Che ovviamente invece è un truffatore che si rivolge alla vittima con voce professionale. Con l’apertura della pagina vengono carpite una serie di informazioni, come i codici di accesso dall’home banking. E qui entra in campo il phishing vocale (vishing). Alla fine quindi c’è la telefonata. Qui appare un numero di telefono uguale a quello del servizio clienti della banca e una voce professionale e con contenuti credibili induce la vittima a leggere anche il codice dispositivo temporaneo, per permettere l’esecuzione di operazioni. A quel punto avviene un pagamento in uscita, in frode».

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Il presidio della polizia postale contro le frodi

Un’importante azione di presidio rispetto alle frodi online è rappresentato appunto dalla polizia postale che esercita anche una funzione di prevenzione rispetto agli attacchi alle istituzioni finanziarie. Riccardo Croce, dirigente sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale, spiega: «Oltre alla funzione di prevenzione, ne abbiamo una antifrode. Le frodi si concentrano sulla parte debole della catena, ovvero il fattore umano, che porta il denaro a uscire dai conti correnti delle vittime. Informatiche per modalità di esecuzione, ma viene sfruttata la debolezza umana. Gli istituti finanziari hanno difese molto efficaci dal punto di vista informatico. Più difficile è arrivare a presidiare l’elemento umano, ovvero il consumatore, l’utilizzatore a valle».

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Gennaio 2021 - Marzo 2022. Valori percentuali

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Il «miglioramento» delle frodi online

In realtà dopo il tempo delle mail sgrammaticate che mettevano subito il destinatario della possibile frode sull’avviso (l’italiano non è l’italiano, diceva un personaggio di Sciascia, l’italiano è il ragionamento), ora vengono messi in campo dei veri e propri studi di ingegneria sociale, che partono da una conoscenza delle potenziali vittime, che possono essere sia intere categorie di consumatori, sia singoli individui ben individuati. Per questi ultimi la strategia è quella di arrivare a indurli a compiere azioni che permettono appunto la realizzazione della frode.

Croce ricorda le campagne di spamming via mail, che si presentano come provenienti da interlocutori attendibili, come pubbliche amministrazioni e fornitori di servizi energetici. Questo induce ad aprire dei siti che riproducono fedelmente, per esempio, quello della banca. Oppure inducono ad aprire dei file che contengono in realtà dei malware.

Frodi via sistema di messaggistica

Se non via mail, il messaggio può viaggiare su un sistema di messaggistica come gli sms o i messaggi whatsapp (smishing). «Il cittadino viene raggiunto da un messaggio - spiega Croce - sul proprio cellulare, che sembra provenire dalla banca. Si fa credere al destinatario che è stata intercettata una possibile frode e lo si induce a effettuare ulteriori azioni. La vittima è indotta a credere nel messaggio, che peraltro si mette in coda a quelli della banca, e a contattare o a farsi contattare dal servizio clienti. Che ovviamente invece è un truffatore che si rivolge alla vittima con voce professionale. Con l’apertura della pagina vengono carpite una serie di informazioni, come i codici di accesso dall’home banking. E qui entra in campo il phishing vocale (vishing). Alla fine quindi c’è la telefonata. Qui appare un numero di telefono uguale a quello del servizio clienti della banca e una voce professionale e con contenuti credibili induce la vittima a leggere anche il codice dispositivo temporaneo, per permettere l’esecuzione di operazioni. A quel punto avviene un pagamento in uscita, in frode».

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Friday, July 22, 2022

Mutui, come cambiano le rate: le simulazioni per tasso fisso e variabile a 20 e 30 anni - Corriere della Sera

Con l’aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea, e quindi del costo del denaro, si attende come conseguenza diretta anche un rincaro dei mutui. Nonostante l’aumento, i tassi variabili costano ancora sensibilmente meno di quelli a tasso fisso nella media delle offerte a 20 anni il fisso si situa a 3,10 per cento contro lo 0,97 del variabile; a 30 anni il fisso è al 3,08 contro l’1,08 del variabile. MutuiOnline.it ha cercato di tradurre queste cifre in rapporto alle rate mensili, elaborando una simulazione che mette a confronto il costo prima del rialzo dei tassi da parte della Bce (prendendo la migliore offerta in data 13 giugno 2022) elaborando delle ipotesi al 27 luglio (giorno in cui ha inizio l’effetto dei nuovi tassi della Bce) e al mese di settembre. Ciò che emerge è che tra il valore delle rate di giugno e quello di settembre c’è una differenza che ammonta a circa 50 euro (da un minimo di 44 a un massimo di 54 euro).

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Bankitalia: più divari ricchezza, colpita classe media - Agenzia ANSA

 La Banca d'Italia rivede la metodologia dell'indagine sulle famiglie italiane, coprendo in maniera più efficace i redditi alti, e aumentano così i divari di ricchezza. La classe media, a causa del calo del valore delle case, ne esce penalizzata e le famiglie più povere invece aumentano leggeremente la loro condizione. Nel periodo 2016-2020 (alle soglie del Covid), la ricchezza netta media è aumentata dell'1,7% principalmente grazie alla componente finanziaria, grazie alla crescita del risparmio e all'aumento del valore. L'indice di Gini (che misura le diseguaglianze) della ricchezza netta familiare è cresciuto di 3 punti. I divari fra redditi sono rimasti invariati nel periodo 2016-2020 mentre la quota di individui a basso reddito, quelli il cui reddito equivalente è inferiore al 60% di quello mediano, è diminuita. Il reddito medio familiare è stato sospinto dal lavoro dipendente, e dalle misure di sostegno introdotte tra il 2016 e il 2019 e da quelli straordinari adottati nel 2020 durante la pandemia. Anche per questo l'aumento è stato più sostenuto nei redditi della fascia più bassa. Il calo dei prezzi delle case, che dura da diversi anni ha tagliato la ricchezza delle classi medie in Italia nel periodo 2016-2020, mentre le famiglie più povere hanno migliorato la loro condizioni, a volte indebitandosi per acquistare casa. L'82% del patrimonio lordo del totale delle famiglie è costituito da attività reali come gli immobili (-6,9% il loro valore fra 2016 e 2020), aziende o oggetti di valore. Avanza il reddito annuo delle famiglie negli ultimi anni ma resta ancora lontano dai livelli pre 2006, prima quindi delle recessioni che hanno colpito il nostro paese. Come si ricava dall'indagine, nel 2020 il reddito annuo familiare, in termini reali e al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è stato superiore di circa il 3 per cento rispetto a quello rilevato nell'indagine sul 2016 ma ancora inferiore di oltre il 12 per cento a quello registrato nel 2006, prima della crisi finanziaria globale. Le condizioni esterne per l'economia russa restano "sfidanti e limitano significativamente l'attività economica" anche se "attualmente gli indicatori operativi mostrano che il declino dell'attività economica è più lento di quanto la Banca di Russia si aspettasse in giugno" con i trend nelle diverse aree geografiche e nei diversi settori che "restano largamente contrastanti". Nel suo scenario di base, si legge nella nota con cui ha annunciato un taglio dei tassi, la Banca di Russia si attende un calo del pil del 4-6% nel 2022, seguito da una riduzione tra il 4 e l'1% nel 2023 e una crescita dell'1,5-2,5% nel 2024.

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Volkswagen, Diess licenziato. Il capo di Porsche, Blume, nuovo ceo del gruppo - Il Sole 24 ORE

2' di lettura

Nel pomeriggio aveva postato su LinkedIn i ringraziamenti a tutto il gruppo per il lavoro svolto nei primi sei mesi dell’anno, in vista della presentazione dei conti, la prossima settimana. E aveva augurato buone vacanze, perché il secondo produttore mondiale di automobili è «in forma» per affrontare la seconda metà dell’anno. Nella foto lui sorridente vicino a un van lanciato da pochi mesi l’ID.Buzz, il Bulli in versione elettrica. Evidentemente la situazione non era poi così serena se un paio d’ore dopo una nota ha comunicato che il Consiglio di Sorveglianza del gruppo Volkswagen aveva deciso che il ceo Herbert Diess, 63 anni, da diversi mesi sotto esame, dovrà lasciare «di comune accordo» il suo posto al capo del gioiello della casa, Porsche. Oliver Blume, 54 anni, subentrerà a Diess molto presto, dal 1 settembre. E resterà al comando del marchio premium anche dopo la prevista Ipo. Il direttore finanziario Arno Antlitz sarà anche direttore operativo.

Insomma, un terremoto al vertice del colosso tedesco. Diess, il cui contratto sarebbe scaduto nel 2025 (era in Vw dal 2015, anno del Dieselgate), era sotto osservazione in realtà da diversi mesi. A novembre era già stato in bilico sia per gli attacchi del leader del sindacato Daniela Cavallo sull’ipotesi di licenziamenti di massa (si era parlato di 30mila posti) per aumentare la redditività e sostenere il processo di elettrificazione del gruppo sia per una serie di scelte strategiche che non erano del tutto condivise dalle famiglie Piëch e Porsche, gli azionisti che controllano Volkswagen e dei quali l’ingegnere bavarese infine ha perso il pieno appoggio. Non sono bastati i piani da decine di miliardi per lanciare definitivamente il processo di elettrificazione. A dicembre il ruolo del ceo era stato parzialmente ridimensionato: aveva perso la responsabilità diretta su un mercato cruciale come quello cinese ma gli era stato affidato il software, un ambito fondamentale per lo sviluppo.

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Negli ultimi mesi il braccio di ferro interno è andato avanti in maniera carsica, alimentato in particolare proprio dalla gestione di Cariad, la società del gruppo dedicata allo sviluppo del software, per la quale si prevedeva una nuova iniezione di capitale, 3 miliardi. Incertezze e ritardi (secondo la stampa tedesca un paio d’anni) in un settore che dovrebbe far fare il salto di qualità nei modelli a venire, hanno contribuito ad alzare il livello dello scontro. In particolare le incertezze sui tempi avrebbero finito per danneggiare il lancio di importanti modelli premium, tra cui la nuova Porsche Macan e l’Audi Q6. Quest’ultimo duello è costato il posto a Diess.

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Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...