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Saturday, July 9, 2022

Covid, dal Regno Unito alla Francia: boom di casi in Europa con le sottovarianti di Omicron - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3' di lettura

Come l’Italia tutti i Paesi del continente sono alle prese con una ondata di casi guidata dalle varianti di Omicron Ba.4 e Ba.5, altamente trasmissibili. Sulla base delle attuali proiezioni, l’Ema si aspetta che entrambe «diventino dominanti in Europa probabilmente sostituendo completamente tutte le altre varianti entro la fine di luglio».

La parte occidentale risulta tutta in rosso scuro nella nuova mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Nelle cartografie agli Stati Ue sono assegnati colori tramite un indicatore basato sull’incidenza di nuovi casi a 14 giorni e l’adozione del vaccino nella regione. Solo la Vallonia (Belgio), parte dell’Irlanda, della Slovenia e della Croazia sono in un rosso più chiaro.

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In Francia balzo delle reinfezioni

Con oltre 160mila notifiche giornaliere la Francia si trova in una fase di cospicua crescita delle infezioni. Secondo le cifre di Santé Publique France, con le 74 persone morte nelle ultime ventiquattro ore il totale dei decessi dall’inizio della pandemia è di 150.017. Nettamente aumentato il numero di reinfezioni, oltre quota 12 per cento. E a dire degli esperti pubblici l’innalzamento è continuo dall’arrivo dell’ondata di Omicron. Viene considerata reinfezione una nuova (con test positivo) contratta almeno 60 giorni dopo la prima. Tra il 2 marzo 2021 e il 12 giugno 2022, rappresentavano soltanto il 4,1% della totalità dei casi confermati.

Gran Bretagna, contagiato 1 su 25

Non s’interrompe neppure nel Regno Unito il rimbalzo dei contagi stimati da Covid-19, stando ai modelli aggiornati ogni sette giorni dall’Office for National Statistics (Ons), dopo mesi di calo costante anche in assenza di qualsiasi restrizione (obbligo di mascherina incluso). La tendenza, in atto di nuovo da un mese, viene messa in relazione dagli esperti con la comparsa delle ultime sottovarianti del ceppo Omicron, Ba.4 e Ba.5, già diffuse fra l’altro negli Usa e divenute ora prevalenti sull’isola come altrove in Europa.

Stando alle proiezioni condotte a campione dall’Ons, le persone infettate - fra sintomatiche e asintomatiche - sono risalite a 2,7 milioni nel Paese, quasi 400mila in più rispetto alla settimana precedente, per quanto in calo come percentuale d’incremento settimanale dal 30 al 18%. In totale si calcola che ora sia contagiata una persona ogni 25 in Inghilterra (contro una ogni 30 dei sette giorni precedenti); una ogni 20 in Galles (contro una ogni 30); una ogni 19 in Irlanda del Nord (contro una ogni 25); e una ogni 17 (contro una ogni 18) in Scozia, la nazione del Regno che conferma i dati peggiori. Resta tuttavia molto meno accentuata la curva dei morti (contenuta secondo gli specialisti grazie all’elevata percentuale di guariti e di vaccinati) rispetto alle ondate precedenti della pandemia; mentre tornano a salire i ricoveri per Covid con una somma di circa 11mila pazienti indicata al momento in tutti gli ospedali del Paese e oltre 200 nei vari reparti di terapia intensiva, seppur lontano dal record di 34.000 totali del gennaio 2021.

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