Rechercher dans ce blog

Friday, July 1, 2022

Fisco, al via l’algoritmo anti evasione: come funziona e come tutela la privacy - Corriere della Sera

Un anno dopo che la Francia ha affidato a un algoritmo la caccia ai furbetti del Fisco d’Oltralpe, ora tocca all’Italia dotare la lotta all’evasione dell’arma dell’intelligenza artificiale. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha infatti firmato il decreto che permetterà di incrociare i dati (dopo averli resi anonimi) dell’anagrafe tributaria creando delle liste molto selettive che l’Agenzia delle entrate userà per la sua attività di controllo. Il software anti-evasori Vera (Verifica dei rapporti finanziari) spulcerà tra i dati riportati nelle dichiarazioni dei redditi, quelli relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare , le informazioni finanziarie e tra compensazioni e versamenti, per permettere così all’esecutivo di scovare il maggior numero di potenziali evasori o di evasori conclamati e di fare un passo avanti nella compliance, come previsto negli impegni assunti con l’Europa nell’ambito del Pnrr.

La tutela della privacy

L’ok del Garante della Privacy è arrivato perché l’intera operazione è totalmente gestita nell’anonimato: la fase dell’analisi dei dati, infatti, sarà strutturata per impedire l’identificazione dei singoli soggetti sui quali si procede nei controlli iniziali, dato che qui si tratta di dati sensibili, come quelli relativi ai conti correnti. Vera, assicurano dal ministero, dispone di un elevato livello di precisione. Ma per evitare possibili errori della “macchina”, Agenzia delle Entrate e Fiamme gialle hanno già garantito che ogni operazione vedrà sempre anche l’intervento umano. Quest’ultimo, comunque, sarà possibile solo dopo autorizzazione e ogni accesso verrà tracciato. Il decreto, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, pone le basi anche per l’attuazione della parte della delega fiscale che riguarda l’Interoperabilità delle banche dati, step necessario per passare dai dati anonimi alle liste selezionate dei contribuenti considerati a rischio evasione o elusione fiscale. Questi saranno invitati al “ravvedimento operoso” attraverso la compliance oppure controllati ulteriormente nei casi considerati più gravi. I daset avranno comunque vita breve: non potranno superare il secondo anno successivo a quello in cui “matura la decadenza della potestà impositiva”. In nessun caso, poi, la conservazione potrà estendersi oltre la chiusura di eventuali contenziosi.

I dataset visibili ai contribuenti

Ma quando sarà possibile controllare i proprio dataset? Per l‘accesso ai dati da parte dei contribuenti, le ipotesi al momento sono tre: potrebbe essere garantito dalla data di ricezione della lettera di compliance; dalla data di consegna del processo verbale di constatazione o della notifica dell’atto istruttorio o dell’atto impositivo nel caso di contribuenti sottoposti a controllo vero e proprio; oppure dal primo giorno successivo a quello in cui matura la decadenza del potere di accertamento per i contribuenti che non hanno ricevuto né un avvertimento del fisco né un atto di controllo. Detto questo, il contribuente ha sempre diritto di far rettificare i dati personali inesatti.

Adblock test (Why?)


Fisco, al via l’algoritmo anti evasione: come funziona e come tutela la privacy - Corriere della Sera
Read More

No comments:

Post a Comment

Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...