In pensione in anticipo. Il Monte dei Paschi utilizzerà 800 milioni dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi, che lancerà in autunno, «per finanziarie il prepensionamento dei colleghi». Così l’amministratore delegato della banca, Luigi Lovaglio, nell’audizione davanti alla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche. Saranno circa 3.500 le uscite volontarie a fine novembre.
L’assegno
I lavoratori avranno diritto a «un assegno straordinario di sostegno al reddito» fino alla prima finestra pensionistica utile. L’importo dell’assegno è stimato in circa l’85% dello stipendio percepito. Aggiunge l’ad: «Il successo dell’iniziativa consentirà ai colleghi che resteranno nel gruppo maggiori opportunità di crescita e riconoscimenti professionali» e sono previsti piani di riqualificazione. Lovaglio aggiunge che il bacino dei colleghi interessati dalla manovra è composto da 4.084 risorse, con una eta’ media di circa 60 anni e una anzianità di servizio nel gruppo Mps di circa 34 anni in prevalenza nelle funzioni centrali. Secondo il manager «l’impatto sull’operatività derivante dall’uscita delle risorse sarà limitato e comunque gestibile». Dopo la conclusione della trattativa con i sindacati, aperta la scorsa settimana, «sarà aperta la campagna di adesione, la cui chiusura è prevista entro la fine di settembre».
Il Piano Industriale 2022-2026 di Mps approvato lo scorso 22 giugno dal consiglio di amministrazione «è finalizzato ad assicurare alla Banca un futuro di sviluppo sostenibile, valorizzando le caratteristiche che per moltissimi anni hanno fatto di questa Banca un marchio storico, unico e riconosciuto, una vera banca nazionale, votata all’attività tradizionale del credito e della consulenza a famiglie e imprese, soprattutto Pmi», ha concluso l’ad.
Mps, per i prepensionamenti 800 milioni: assegni all’85% dello stipendio - Corriere della Sera
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