Prosegue vorticosa, giorno dopo giorno, la discesa dei prezzi del gas. Ad innescare il corso ultra-ribassista il price-cap varato dall'Unione europea per sterilizzare il ricatto energetico della Russia di Vladimir Putin. Una decisione, quella al tetto del prezzo della materia prima, arrivata dopo lunghi mesi di veti e trattative. Per inciso, è stata varata una forma molto "soft" di price-cap, eppure le conseguenze appaiono pesantissime.
Al mercato di Amsterdam, infatti, a metà mattinata il costo del gas è calato a 77 euro a MWh. Si tratta del valore più basso dall'8 febbraio scorso, quando mancavano ancora due settimane all'inizio dell'invasione dell'Ucraina ordinata dallo zar Putin. E ancora, i contratti futures sul mese di gennaio cedono il 3,8% a 77 euro a Mwh, un livello toccato l'ultima volta lo scorso 8 febbraio.
Le quotazioni segnavano forti ribassi anche a Londra, con la riapertura delle contrattazioni in seguito alle feste natalizie: il metano sul mercato della City segna un calo del 7,05% a 186 penny per Mbtu, ossia il multiplo mille dell'unità termica britannica.
E ancora tornando al Ttf, il mercato di Amsterdam, in apertura delle contrattazioni, oggi mercoledì 28 dicembre, il prezzo era di 80 euro Mwh. E ancora, i contratti futures sul mese di gennaio segnano un calo dello 0,05% a 80 euro per Mwh.
Gas, clamoroso ad Amsterdam: come cambia il prezzo - Liberoquotidiano.it
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