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Thursday, December 22, 2022

Gas, prezzo sotto i 90 euro, ai livelli di maggio (ma le bollette non scenderanno subito) - Corriere della Sera

Il calo del prezzo del gas non si arresta: ad Amsterdam le quotazioni del future con consegna a gennaio 2023 sono scese a 90 euro al megawattora, giovedì 22 dicembre, con una flessione del 7% e portandosi ai livelli di maggio scorso. Il calo è dovuto a diversi fattori: si prevedono temperature più miti rispetto alla media, che consentiranno un impatto ridotto sugli stoccaggi, le forniture di Gnl hanno raggiunto livelli record. Ma si vedono anche gli effetti dell’intesa sul tetto al prezzo raggiunta lunedì 19 dicembre a maggioranza qualificata dai dei ministri europei dell’Energia che fissa il limite a 180 euro a megawattora a partire dal 15 febbraio 2023 ed è arrivato ai trader il segnale politico dell’accordo raggiunto dai ministri dell’Energia dell’Ue.

Le bollette

Ma non basterà il price cap dinamico a far scendere le bollette anche se aiuterà a mitigare gli scambi. Innanzitutto perché scatterà quando al Ttf di Amsterdam le quotazioni mensili del gas andranno oltre la soglia di 180 euro a megawattora per tre giorni, con una differenza di almeno 35 euro oltre il prezzo medio del gas naturale liquefatto in un «paniere» di mercati internazionali. Lunedì 19 dicembre all’Assolombarda in occasione del Consiglio generale, il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, aveva osservato che 180 euro al megawattora «rimane un prezzo alto rispetto a quello industriale». Insomma, i consumatori (aziende e famiglie) difficilmente vedranno subito in bolletta l’impatto del tetto. Tanto più che dopo un autunno relativamente mite, ora si entra nell’inverno con temperature più rigide e dunque ci sarà un aumento della domanda di gas. Tuttavia il cap è stato pensato per evitare che si creino di nuovo situazioni come quelle della scorsa estate con il metano schizzato a oltre 300 euro a megawattora mentre i Paesi Ue stavano riempiendo gli stoccaggi. La misura adottata (con le numerose salvaguardie e tutele per non mettere a rischio gli approvvigionamenti dell’Ue), così come il via libera all’aggregazione della domanda di gas e al meccanismo di acquisti in comune attraverso la piattaforma dell’Ue vanno visti in prospettiva, per affrontare attrezzati il prossimo inverno.

Il disaccoppiamento

C’è un altro passaggio fondamentale, che invece avrà un impatto più diretto sulla bolletta della luce, ed è la riforma del mercato elettrico che attualmente lega il prezzo dell’elettricità a quello del gas. L’obiettivo è il disaccoppiamento, per ridurre il prezzo dell’elettricità prodotta con fonti rinnovabili e con il nucleare. Ci sono voluti mesi prima che la Commissione Ue si convincesse ad agire nonostante le richieste di numerosi Stati membri tra cui l’Italia. All’ultimo Consiglio europeo i leader Ue nelle conclusioni hanno indicato che «attendono con interesse la proposta e la valutazione d’impatto, che la Commissione deve presentare all’inizio del 2023» perché possa essere discussa già al Consiglio di marzo. In un documento informale l’esecutivo ha indicato alcune linee guida tra cui contratti di lungo termine con i produttori di rinnovabili e obbligo per i venditori di applicare ai clienti domestici offerte a prezzo fisso per una percentuale prefissata dei consumi.

Il gas russo verso la Cina

Nel frattempo, il gas russo che fluiva a Ovest verso l’Europa si sposta sempre di più verso Est e in particolare verso la Cina. Oggi 21 dicembre Gazprom ha annunciato l’avvio della produzione del giacimento di gas di Kovykta con una cerimonia presieduta dal presidente Vladimir Putin e dal capo di Gazprom Alexei Miller. Il giacimento, il più grande della Russia orientale, fornirà gas alla Cina attraverso il gasdotto «Forza della Siberia». Il 14 dicembre Gazprom ha aggiornato il record storico delle consegne giornaliere di gas russo alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia. In una nota il colosso energetico ha detto che l’eccedenza rispetto agli obblighi contrattuali giornalieri previsti dal contratto di compravendita è stata pari al 16,5 per cento. Le consegne vengono effettuate nell’ambito di un accordo bilaterale di acquisto e vendita di gas a lungo termine tra Gazprom e Cnpc (China National Petroleum Corporation).

Rischio forniture nel 2023

Secondo S&P Global Commodity Insights, il prezzo massimo del gas a 180 euro/MWh in Europa potrebbe restringere i flussi all’Europa nel 2023 poiché alcuni fornitori asiatici potrebbero scegliere di vendere ad altri mercati, ma non avrebbe un impatto sul flusso commerciale di Gnl asiatico nel breve termine.

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