Contromossa di Masi Agricola nella battaglia lanciata contro la società della famiglia Boscaini dal socio di minoranza Red Circle Investments di Renzo Rosso. Il cda dell'azienda della Valpolicella, quotata in Borsa e nota per il suo Amarone, ha chiesto un parere legale dal quale ha avuto conferma sulla violazione del divieto di concorrenza da parte dei due consiglieri di amministrazione espressi da Red Circle.
Si tratta del wine manager Lorenzo Tersi e di Arianna Alessi, moglie dell'imprenditore dei jeans Diesel, entrata nel board di Masi questa primavera dopo le dimissioni del marito. Per revocare i due amministratori sgraditi, in risposta alla recente decisione di Red Circle di impugnare l'ultimo bilancio dell'azienda vitivinicola rivolgendosi al Tribunale di Venezia, il cda ha convocato l'assemblea per il 21 luglio. In quella sede gli azionisti saranno chiamati a integrare il consiglio o a ridurne il numero dei componenti. Dovranno inoltre nominare nuovi sindaci per sostituire il presidente del collegio sindacale, indicato da Red Circle, che si è dimesso ad aprile in scia al passo indietro di Rosso. A Tersi e ad Alessi viene contestato il fatto che ricoprono incarichi in aziende concorrenti a Masi, visto che Red Circle ha creato un proprio polo del vino, Brave Wine. A schierarsi nella battaglia in corso, verosimilmente a fianco dei Boscaini, che controllano Masi con una quota del 73,5%, c'è l'Enpaia, l'ente di previdenza dei lavoratori agricoli, che in settimana si è rafforzata portandosi dal 6,2 al 7,5% del capitale, non così lontana dal 10% detenuto da Rosso. In attesa di sviluppi il titolo in Borsa riamane poco mosso (-0,85% in chiusura di giornata) anche per lo scarso flottante dato che il 91% è nelle mani dei tre maggiori azionisti.
LA REPLICA
«Dopo tre anni che Red Circle Investments è socia di Masi Agricola, dopo che Renzo Rosso (da oltre trent'anni attivo nel settore del vino con Diesel Farm) è stato amministratore di Masi Agricola e solo dopo che Red Circle Investments ha impugnato il bilancio, improvvisamente i Boscaini si accorgono che vi sarebbe un rapporto di concorrenza che impedirebbe agli amministratori designati da Red Circle Investments medesima, Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, di mantenere tale carica e ricorrono a questo pretesto per revocarli. È un comportamento illegittimo e abusivo, ennesima riprova della chiusura al dialogo del management e della maggioranza di Masi Agricola. Red Circle reagirà in ogni sede anche quale azionista di minoranza». Lo afferma in una nota la holding di Renzo Rosso, dopo la convocazione dell'assemblea di Masi Agricola per la revoca dei due membri a essa ricondicibili.
Dopo la scadenza per la presentazione della domanda di adesione alla rottamazione quater delle cartelle, fissata al 30 giugno 2023, è l'AdER ad essere chiamata direttamente in causa. Entro il 30 settembre sarà inviata al contribuente la comunicazione di accoglimento o diniego e, per gli ammessi alla definizione agevolata, partirà il count down per i pagamenti. Tutte le scadenze da segnare in calendario
Per la rottamazione quater delle cartelle esattoriali è tempo di guardare al copioso calendario di scadenze.
Per chi ha presentato domanda rispettando il termine ultimo del 30 giugno 2023, sarà l’Agenzia delle Entrate Riscossione a comunicare l’accoglimento o il diniego della richiesta di definizione agevolata delle cartelle.
La prima delle scadenze da segnare in calendario è quindi fissata alla fine del mese di settembre e, a stretto giro, gli ammessi alla rottamazione quater dovranno procedere con il versamento dell’importo dovuto, in un’unica soluzione ovvero a rate.
Rottamazione quater, le scadenze dopo la domanda: dalla comunicazione AdER ai pagamenti
Dopo la scadenza per la presentazione della domanda di accesso alla rottamazione quater delle cartelle, fissata al 30 giugno 2023, è tempo di fare il riepilogo delle ulteriori date che caratterizzano la definizione agevolata.
In primo luogo si ricorda che il termine per fare domanda di accesso alla rottamazione dei debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 è stato prorogato al 30 settembre per i contribuenti che alla data del 1° maggio 2023 erano residenti o avevano la sede legale o operativa nei territori interessati dagli eventi alluvionali.
Dopo la scadenza del 30 giugno vi sarà un periodo di parziale sospensione del servizio per fare domanda: lo sportello si riaprirà il 3 luglio per accogliere le domande dei beneficiari della proroga introdotta con il DL n. 61/2023.
La scadenza del 30 settembre 2023 è tuttavia doppia e, oltre all’extra time concesso per le istanze di adesione, è la data entro la quale l’AdER dovrà comunicare se l’istanza presentata dal contribuente entro il termine ordinario del 30 giugno è stata o meno accolta (la scadenza slitta al 31 dicembre per i beneficiari della proroga).
Per gli ammessi alla rottamazione quater delle cartelle, nella comunicazione inviata entro la fine del mese di settembre sarà inoltre contenuto il prospetto delle somme complessivamente dovute così come il calendario delle scadenze per il pagamento.
A determinare entro quando pagare è la scelta operata in sede di presentazione della domanda, considerando la possibilità di versare l’ammontare dovuto in un’unica soluzione ovvero fino ad un massimo di 18 rate.
Rottamazione quater
Scadenze
Domanda adesione
30 giugno - 30 settembre per residenti in zone alluvionate
3 luglio
Riapertura sportello domande per residenti in zone alluvionate
Comunicazione accoglimento e somme dovute o diniego domanda
30 settembre - 31 dicembre per residenti in zone alluvionate
Rottamazione quater, fitto calendario di scadenze: il 31 ottobre 2023 si paga la prima o unica rata
Una volta ricevuta la missiva dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sarà tempo di procedere con il pagamento delle somme dovute.
Per il perfezionamento della rottamazione quater delle cartelle la prima delle scadenze da tenere a mente è fissata al 31 ottobre, data entro la quale bisognerà pagare la prima o unica rata dovuta.
In sede di presentazione dell’istanza di accesso è stato infatti possibile scegliere se pagare in un’unica soluzione o a rate.
Nella seconda ipotesi, sono concesse un massimo di 18 rate per il versamento del debito stornato di sanzioni e interessi.
Dopo la scadenza del 31 ottobre bisognerà quindi annotare in calendario quella del 30 novembre 2023, termine della seconda rata. I primi due versamenti copriranno il 10 per cento delle somme complessivamente dovute.
Si passerà poi allo scadenziario del prossimo anno e le rate della rottamazione quater dovranno essere versate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2024.
Rottamazione quater
Scadenze pagamenti
Prima rata o versamento del debito complessivo
31 ottobre
Seconda rata
30 novembre
16 rate successive
28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno dal 2024
Come previsto in passato, per i contribuenti che saranno chiamati a pagare le rate della rottamazione è previsto il termine di tolleranza di 5 giorni per procedere.
Infine come sopra già evidenziato, i termini da annotare per sono differiti di 3 mesi per i contribuenti residenti nelle zone alluvionate: oltre alla scadenza relativa alla comunicazione delle somme dovute, slittano in avanti anche i termini per il pagamento delle rate.
La gamma attuale della casa automobilistica italiana include Panda, 500 e Tipo, che sono disponibili in diverse varianti. Nel 2009, Fiat e Chrysler hanno annunciato un'importante alleanza strategica globale. Inizialmente, il gruppo italiano ha acquisito il 20% delle azioni del gruppo americano, con l'obiettivo di raggiungere il 35%. Ma la vera sorpresa è arrivata nel 2014, quando Fiat ha completato l'acquisto del 100% del colosso statunitense. Nel frattempo, il gruppo FCA ha continuato a cercare un partner strategico e, dopo il fallimento dei negoziati con Renault all'inizio del 2019, ha raggiunto un accordo con un altro importante gruppo automobilistico francese: PSA. Questa unione ha portato alla creazione di Stellantis nel 2021.
Nel corso degli anni, le auto Fiat hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il loro design distintivo, l'innovazione tecnologica e le prestazioni. La costante ricerca ha reso i veicoli Fiat apprezzati sia dal punto di vista estetico sia tecnologico, confermando l'impegno del marchio nel fornire prodotti di qualità ai propri clienti. L'attenzione al design, l'innovazione costante e le prestazioni equilibrate sono elementi distintivi che hanno contribuito al successo e alla reputazione dei veicoli Fiat nel panorama automobilistico. Approfondiamo i seguenti aspetti:
Alla scoperta delle auto Fiat
Cosa c'è da sapere sulle auto Fiat
Affidabilità e sicurezza auto Fiat
Alla scoperta delle auto Fiat
Fiat Panda è una city car caratterizzata da una carrozzeria arrotondata e pratica, dotata di 5 porte per facilitare l'accesso. L'abitacolo offre un'ampia luminosità e presenta un design originale, con sedili rialzati. Complessivamente le finiture sono di buona qualità. Nonostante le imperfezioni della strada, il comfort di guida è adeguato grazie a uno sterzo e un cambio morbidi. La vettura dispone di una sufficiente accelerazione, e la visibilità è buona, offrendo una sensazione di stabilità rassicurante. Non sono presenti molti sistemi avanzati di assistenza alla guida. Per coloro che percorrono molta strada, si consiglia la versione a Gpl. In alternativa, la versione 1.0 è adeguata: grazie al sistema mild hybrid, il consumo di carburante è ridotto, e per coloro che desiderano una maggiore versatilità, esiste anche la variante stile 4x4 (Cross, Garmin e Red). Il prezzo di partenza è di circa 15.000 euro.
Fiat 500 è una reinterpretazione del modello del 1957 ed è presente sul mercato da 14 anni, ma conserva un aspetto fresco e un'eleganza senza tempo. Il sistema multimediale è di tipo moderno, mentre il bagagliaio è di dimensioni ridotte. L'auto offre una guida facile e precisione nello sterzo e nel cambio. Il motore 1.0 a tre cilindri, dotato di tecnologia ibrida leggera, fornisce una spinta adeguata e offre un consumo di carburante contenuto. Il comfort è adeguato per una city car. La scelta del modello dipende dai gusti personali e dal budget a disposizione. Sia la versione base con alcuni optional, sia la Dolcevita sono valide opzioni. Il prezzo di partenza è di circa 17.000 euro.
Fiat Tipo 5 porte presenta un design classico e proporzionato, mentre l'interno è caratterizzato da un'atmosfera semplice ma moderna. Le finiture sono discrete e lo spazio a disposizione è ottimo. Le varianti Cross, Garmin e Red sono leggermente rialzate da terra e presentano un look da suv. L'auto è facile da guidare e offre un buon livello di comfort. Il motore 1.0 mostra una vivacità discreta mentre le versioni 1.5 ibrida leggera e 1.6 sono reattive e efficienti in termini di consumo di carburante. La versione con motore 1.0 a benzina è la più economica, nonostante abbia solo tre cilindri non risulta rumorosa. Chi percorre molte strade potrebbe trovare nel potente motore diesel da 1.6 litri una scelta più adatta.
Fiat 500X è un crossover compatto caratterizzato da uno stile curato e uno spazio discreto. È disponibile nelle versioni chiusa e Dolcevita, quest'ultima dotata di tettuccio elettrico in tela che si estende fino sopra al divano. La tenuta di strada è molto buona, garantendo stabilità durante la guida. Il motore a tre cilindri da 1.0 litri turbo a benzina offre buone prestazioni, anche se può risultare leggermente assetato, ma è silenzioso. La versione 1.5 turbo ibrida leggera è vivace ed efficiente dal punto di vista del consumo di carburante, mentre il motore 1.3 Multijet è fluido nell'erogazione della potenza. Il motore da 1.0 litri è indicato per coloro che percorrono pochi chilometri, altrimenti si consiglia di optare per la versione diesel o, se l'uso principale è in città, la versione da 1.5 litri, che si muove in coda e nelle manovre utilizzando solo il motore elettrico da 20 CV.
In arrivo anche Fiat 600 e Fiat Topolino mentre è in programma il rilancio di nomi storici, come Fiat Multipla e probabilmente anche Fiat Punto. Si tratta di scelte strategiche per chi ha la possibilità di attendere prima di acquistare una nuova auto.
Cosa c'è da sapere sulle auto Fiat
Fiat offre un'ampia gamma di modelli che coprono diverse categorie. Dai segmenti delle city car, come Fiat Panda e Fiat 500, alle berline compatte come Fiat Tipo, fino alle vetture familiari come Fiat 500L e ai crossover come Fiat 500X. La gamma si estende anche alle auto sportive, come la Fiat 124 Spider.
Uno dei tratti distintivi delle auto Fiat è lo stile italiano. Il marchio ha una tradizione di design riconoscibile e ha collaborato con rinomati designer, tra cui Pininfarina, per creare vetture dall'estetica elegante e sofisticata. Fiat ha integrato anche tecnologie innovative nelle sue auto, come avanzati sistemi di infotainment, connettività Bluetooth, soluzioni di assistenza alla guida e motorizzazioni efficienti. Fiat ha abbracciato l'elettrificazione introducendo vetture completamente elettriche, come la Fiat 500e.
Fiat 500 è uno dei modelli più iconici e di successo dell'azienda. Questa city car compatta ha mantenuto un forte appeal nel corso degli anni grazie al suo design vintage e alla sua praticità. Nel corso della sua storia, Fiat ha stretto diverse partnership strategiche con altre case automobilistiche. Nel 2014, si è creata la Fiat Chrysler Automobiles come fusione tra Fiat e Chrysler. Successivamente, nel 2021, FCA si è fusa con il gruppo francese PSA dando vita a Stellantis, uno dei principali produttori di auto a livello globale.
Fiat possiede impianti di produzione distribuiti in diversi paesi nel mondo. Oltre all'Italia, che ospita la sede principale, Fiat produce veicoli in Brasile, Polonia, Messico, Stati Uniti, India, Cina e altri paesi. Questa diffusione geografica consente a Fiat di raggiungere una vasta base di clienti globali.
Affidabilità e sicurezza auto Fiat
L'affidabilità e la sicurezza delle auto Fiat variano in base al modello e all'anno di produzione. Nel corso degli anni, Fiat ha compiuto notevoli progressi nel migliorare la qualità costruttiva e la sicurezza dei propri veicoli. Dal punto di vista della durata nel lungo periodo, il marchio è considerato tra i più affidabili del settore automobilistico.
Il programma di valutazione Euro Ncap è un riconosciuto sistema di valutazione della sicurezza automobilistica, che valuta la protezione degli occupanti e la sicurezza attiva dei veicoli. Alcuni modelli Fiat hanno ottenuto punteggi crescenti in queste valutazioni, dimostrando l'impegno del marchio per la sicurezza. Fiat ha progressivamente dotato le sue auto di diversi sistemi di sicurezza, tra cui airbag frontali, laterali e a tendina, sistemi di frenata antibloccaggio, controllo elettronico della stabilità e sistemi di assistenza alla frenata.
L'introduzione di questi dispositivi di sicurezza ha contribuito a migliorare la protezione degli occupanti e a garantire una maggiore stabilità e controllo durante la guida. Fiat continua a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie per migliorare ulteriormente la sicurezza delle sue vetture.
Negli ultimi anni, Fiat ha introdotto una serie di tecnologie di sicurezza avanzate nei propri modelli, al fine di migliorare la protezione durante la guida. Queste tecnologie includono il riconoscimento dei segnali stradali, che consente al veicolo di identificare e interpretare i segnali stradali per fornire informazioni utili al conducente. Il controllo della corsia monitora costantemente la posizione del veicolo sulla strada e avverte il conducente in caso di deviazioni involontarie dalla corsia di marcia.
L'assistenza al parcheggio è un'altra caratteristica introdotta da Fiat, che utilizza sensori e telecamere per assistere il conducente nelle manovre di parcheggio, fornendo indicazioni e avvisi in caso di ostacoli nelle vicinanze. I sistemi di monitoraggio dell'angolo cieco sono progettati per rilevare la presenza di veicoli nell'angolo morto del conducente ed emettere segnali di avviso per prevenire potenziali collisioni.
In parallelo Fiat ha adottato misure per migliorare la resistenza strutturale dei propri veicoli. Questo è stato raggiunto utilizzando materiali ad alta resistenza, come acciaio ad alta resistenza e leghe leggere, che contribuiscono a garantire una maggiore rigidità e protezione in caso di impatto. Sono state implementate zone di deformazione programmata, che assorbono e dissipano l'energia d'impatto in modo controllato durante una collisione, riducendo così le conseguenze per gli occupanti.
Da non sottovalutare l'impegno di Fiat nel campo delle vetture ibride, come Fiat Panda, e delle versioni completamente elettriche, come Fiat 500. Questi modelli introducono tecnologie avanzate per la gestione dell'energia elettrica, offrendo una maggiore efficienza e contribuendo a elevare il livello complessivo di sicurezza dei veicoli.
Tutte queste innovazioni testimoniano l'impegno di Fiat nel garantire una guida sicura e proteggere gli occupanti dei propri veicoli, attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e l'adozione di soluzioni costruttive avanzate.
Le piccole city car si concentrano sulla facilità di parcheggio, un elemento fondamentale soprattutto per coloro che si spostano nelle grandi città. Questi veicoli presentano caratteristiche orientate verso scelte di mobilità sempre più sostenibili, rivolte principalmente a un pubblico attento all'ambiente e che cerca praticità. XEV YoYo 2023 si pone come una sfida ai suoi concorrenti nel mercato delle microcar elettriche, che attualmente non mancano. Si tratta di un prodotto di origine italiana, sviluppato dal Politecnico di Torino, con una carrozzeria realizzata tramite un processo di stampa 3D. Approfondiamo tutte le novità:
Com'è la seconda generazione della nuova XEV YoYo 2023
Nuova XEV YoYo 2023, interessante non solo per il prezzo
Com'è la seconda generazione della nuova XEV YoYo 2023
Con questa seconda generazione, le dimensioni della XEV YoYo 2023 rimangono invariate, con una lunghezza di 2,53 metri, larghezza di 1,50 metri, altezza di 1,53 metri e passo di 1,68 metri. Queste dimensioni la rendono ideale per l'uso in ambito urbano, dove la compattezza è essenziale. Anche dal punto di vista del design non ci sono cambiamenti significativi rispetto al modello precedente.
Le principali novità riguardano invece il powertrain. Sebbene le specifiche tecniche rimangano le stesse, con un motore sincrono a magneti permanenti da 7,5 kW e batterie LFP da 10,4 kWh, sono state apportate migliorie per aumentarne l'efficienza. Secondo i dati ufficiali, l'autonomia è aumentata del 15% rispetto alla versione precedente, raggiungendo un totale di 172 chilometri. Questo miglioramento è stato ottenuto anche grazie al sistema di frenata rigenerativa rinnovato e ottimizzato.
Altri miglioramenti riguardano l'assetto, con sospensioni riviste e tarate, e l'introduzione del servosterzo elettrico nelle versioni più avanzate. Rimane anche la possibilità di effettuare il battery swap, sebbene al momento sia riservato esclusivamente alle vetture XEV YoYo utilizzate nei servizi di car sharing.
Passando agli interni della XEV YoYo 2023, la principale novità è rappresentata dal nuovo monitor centrale da 10 pollici, che offre una grafica e funzionalità aggiornate e include anche una radio. Tuttavia, l'utilizzo completo delle sue potenzialità richiede l'interconnessione con uno smartphone. È presente anche la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, inclusa la modalità wireless.
XEV YoYo 2023 è un quadriciclo completamente elettrico, con un'autonomia di 150 chilometri e una velocità massima di 80 km/h. Può essere guidata con una patente di tipo B1 a partire dai 16 anni di età. Per attirare soprattutto l'attenzione dei guidatori più giovani, la gamma offre una varietà di colorazioni accattivanti, che vanno dal mochaccino al verde lime, con finiture satinate e attenzione ai dettagli.
Nuova XEV YoYo 2023, interessante non solo per il prezzo
XEV YoYo 2023 si posiziona come una vettura interessante nel contesto del car sharing urbano. Un aspetto rilevante è l'utilizzo di componenti stampate in 3D, che conferiscono all'auto un carattere moderno e versatile, contribuendo anche a ridurre i costi e i tempi di produzione. È possibile acquistarla comodamente online o presso le concessionarie del network, che attualmente ne contano una ventina. XEV è stata progettata con l'obiettivo di rendere la mobilità urbana conveniente, sostenibile e divertente, consentendo una maggiore personalizzazione. Il cliente è posto al centro dell'attenzione, cercando di offrire sempre la migliore esperienza possibile.
L'assetto della XEV YoYo 2023 rimane solido, ma non eccessivamente rigido, garantendo una guida agevole su tombini, rotaie e dossi. Anche il comportamento generale del powertrain non sembra essere cambiato, con una buona accelerazione da 0 a 40 km/h, seguita da una riduzione significativa della reattività. La visibilità è sempre ottima, grazie alle forme squadrate della carrozzeria e alle ampie superfici vetrate.
Quando si parla di vetture di piccole dimensioni, moderne e adatte alla città, il prezzo riveste un'importanza significativa. La concorrenza in questo settore è notevole e spesso la differenza, almeno per l'utente finale, si manifesta proprio sul fronte economico. La gamma XEV comprende diversi modelli, tutti con un prezzo inferiore ai 10.000 euro. Nel caso del modello ultra-compatto chiamato Kitty, il prezzo di listino è di 9.700 euro, con la possibilità di usufruire di incentivi statali e sconti per la rottamazione, che possono ridurre il costo a 6.520 euro.
Giornata positiva per le borse europee e Piazza Affari, che chiudono il semestre con una seduta in rialzo. Per Milano la prima metà dell'anno si chiude con un +17,5% circa
Giornata positiva per le borse europee e Piazza Affari, che chiudono il semestre con una seduta in rialzo. Per Milano la prima metà dell'anno si chiude con un +17,5% circa.
Così il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dell'1,08% a 28.231 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 28.048 punti e un massimo di 28.312 punti. Nella settimana il paniere principale ha guadagnato circa il 4%, una quota che sale all'8% nel mese e passa al 4% nel trimestre. Per il FTSEMib di Milano la prima metà dell'anno si è chiusa con un +17,5% circa.
Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l'1,06%. In rialzo anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,82%) e il FTSE Italia Star (+1,11%). Nella seduta del 30 giugno 2023 il controvalore degli scambi è salito a 2,58 miliardi di euro, rispetto ai 2,1 7 miliardi di giovedì 29.
Il bitcoin si è confermato oltre i 30mila dollari (circa 27.500 euro).
Lo spread Btp-Bund è rimasto in zona 165 punti. Euro stabile a 1,091 dollari.
Al FTSEMib acquisti sulle banche. UniCredit è salita dello 0,69% mentre IntesaSanpaolo avanzata dello 0,59%. Sulla stessa linea BPER Banca (+0,98%) e BancoBPM (+1,19%).
Tra gli altri titoli del FTSEMib bene ERG (+3,69%). Il gruppo ha comunicato ieri di aver ceduto ad Achernar Assets AG, holding di investimenti Svizzera, l’intero capitale di ERG Power, proprietaria della centrale cogenerativa Combined Cycle Gas Turbine (CCGT) a basso impatto ambientale e ad alta efficienza, alimentata a gas naturale, di Priolo Gargallo (Siracusa). Il corrispettivo in termini di Enterprise Value è pari a 191,5 milioni di euro inclusivo di poste legate al capitale circolante e a crediti fiscali per complessivi 88,5 milioni di euro, di cui è previsto l’incasso tra il signing ed il closing. Gli accordi inoltre prevedono alcuni earn-outs relativi all’andamento del business nel 2024 e 2025 nonché alcune poste di natura fiscale per complessivi 14 milioni di euro circa che porterebbero la valorizzazione dell’impianto a complessivi 205,5 milioni di euro.
Focus anche su GPI (+0,34%) che ha comunicato di aver accettato il put option agreegement per l'acquisizione del 96,58% del capitale sociale del gruppo francese facente capo a Evolucare Investment. L’operazione si inserisce nel progetto del gruppo GPI di crescita nel settore del software per la trasformazione digitale della sanità e risulta pienamente conforme alle linee guida del piano strategico industriale 2022-2024. Il corrispettivo dell'operazione è pari a circa 108,8 milioni di euro.
Generali Assicurazioni, NEXI e Unipol stentano a Piazza Affari-proiezionidiborsa.it
La sedute del 28 giugno è stata caratterizzata da una forza molto interessante, tanto che le quotazioni sono state in territorio positivo per tutta la durata delle contrattazioni. Eppure ci sono 3 azioni che hanno chiuso a ribasso nonostante i tori imperversanti a Piazza Affari. È altresì interessante notare che ben 2 delle 3 azioni che hanno chiuso al ribasso appartengono al settore assicurativo che è stato tra i peggiori di Piazza Affari.
Indice dei contenuti
Per le azioni Unipol la tendenza in corso è ancora rialzista. Quando potrebbe invertire al ribasso? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Unipol (MIL:UNI) ha chiuso la seduta del 28 giugno in ribasso dello 0,02% rispetto alla seduta precedente, a quota 4,856 €.
La proiezione in corso è rialzista e lo scenario più probabile è quello indicato in figura dalla linea continua. Tuttavia, le contraddizioni tra i diversi indicatori devono indurre alla prudenza. In particolare, una chiusura giornaliera inferiore a 4,644 € potrebbe portare a un’inversione ribassista.
Viceversa, la rottura di area 4,9 € potrebbe favorire una ripartenza al rialzo.
Situazione contrastata sugli indicatori del titolo Unipol-proiezionidiborsa.it
Tutto indica ribasso sul titolo NEXI: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni NEXI (MIL:NEXI) hanno chiuso la seduta del 28 giugno a quota 7,090 €, in ribasso dello 0,11% rispetto alla chiusura della seduta precedente
La tendenza in corso è ribassista e il tentativo, fallito, di rompere al rialzo la resistenza in area 7,098 € potrebbe imprimere un’accelerazione in tal senso.
Solo il recupero di area 7,098 € potrebbe favorire una ripresa del rialzo sul titolo NEXI.
Tutti gli indicatori sono impostati al ribasso sul titolo NEXI-proiezionidiborsa.it
Scenario incerto sul grafico delle quotazioni del Leone di Trieste: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Generali Assicurazioni (MIL:G) ha chiuso la seduta del 28 giugno a quota 18,35 €, in ribasso dello 0,19% rispetto alla seduta precedente.
La proiezione in corso è rialzista e lo scenario più probabile è quello indicato in figura dalla linea continua. Tuttavia, le contraddizioni tra i diversi indicatori devono indurre alla prudenza. In particolare, una chiusura giornaliera inferiore a 18,038 € potrebbe portare a un’inversione ribassista.
Viceversa, la rottura di area 18,949 € potrebbe favorire una ripartenza al rialzo.
Situazione contrastata sugli indicatori del titolo Generali Assicurazioni-proiezionidiborsa.it
La Commissione europea ha ufficializzato il nuovo standard Euro 7, che stabilisce norme più rigorose per la riduzione delle emissioni inquinanti provenienti dai veicoli e da altri mezzi di trasporto. Con ripercussioni immediate su alcuni veicoli già in commercio, come Volkswagen Polo. Questo standard è una sfida per le case automobilistiche, che hanno già effettuato cospicui investimenti per adattare le proprie gamme di veicoli e sviluppare automobili elettriche.
A partire dal 2035 la vendita di veicoli con motori a combustione interna sarà vietata, e non tutte le case automobilistiche sembrano essere disposte a impegnarsi nello sviluppo di veicoli conformi ai nuovi requisiti imposti dall'EU7. Approfondiamo in questo articolo:
Perché Volkswagen Polo 2023-2024 è destinata a sparire
Chi prenderà il posto di Volkswagen Polo 2023-2024
Perché Volkswagen Polo 2023-2024 è destinata a sparire
Volkswagen sta considerando il ritiro dal mercato della compatta Polo a causa delle modifiche richieste per conformarsi alle nuove normative sulle emissioni Euro 7. Queste modifiche comporterebbero costi elevati che renderebbero la vettura poco competitiva sul mercato. Il ceo Thomas Schafer ha confermato questa situazione in un'intervista al magazine Autocar, affermando che attualmente gli ingegneri dell'azienda stanno valutando i nuovi regolamenti Euro 7 e nelle prossime settimane verrà presa una decisione riguardo al ritiro di alcune vetture dalla gamma.
Schafer ha dichiarato che Volkswagen si è resa conto che l'introduzione delle norme Euro 7 sarebbe stata un punto di svolta e abbiamo pianificato lo sviluppo di una nuova generazione di veicoli elettrici compatti da proporre con i marchi Volkswagen, Skoda e Seat, che sostituiranno essenzialmente i veicoli a motore termico come la Polo.
Costruire vetture di questo tipo in conformità alle nuove normative Euro 7 sta diventando troppo costoso. Ha aggiunto che non ha senso progettare vetture di piccole dimensioni con motori a combustione interna che soddisfino le rigorose norme Euro 7. I requisiti stringenti aumentano il costo finale del veicolo rendendo l'acquisto poco conveniente.
Chi prenderà il posto di Volkswagen Polo 2023-2024
Volkswagen ID.2all è un veicolo con dimensioni di 405 cm di lunghezza, 181 cm di larghezza, 153 cm di altezza e un passo di 260 cm. Il suo design presenta una evoluzione degli elementi estetici presenti sulla Polo. In particolare, sono evidenti chiari richiami ai volumi e alle proporzioni della Polo, sebbene la carrozzeria sia più levigata. Il frontale presenta una novità con due fari sottili collegati da una linea a Led. Sono presenti due aperture verticali posizionate nella parte inferiore del paraurti anteriore.
Dal punto di vista laterale, il design del montante C richiama quello della prima generazione della Golf. Il posteriore ha un aspetto piuttosto classico, con un lunotto leggermente inclinato sopra il quale è presente un sottile alettone. I due fanali posteriori sono collegati da un elemento luminoso, al centro del quale si trova il marchio distintivo della casa automobilistica tedesca.
Volkswagen ID.2all è equipaggiata con un powertrain che offre al veicolo un'autonomia di 450 km. È stato sviluppato sulla piattaforma MEB Entry, una versione avanzata della MEB (Modular Electric Drive Matrix) che è attualmente utilizzata in diversi modelli del Gruppo Volkswagen, tra cui ID.3, ID.4, Skoda Enyaq iV e Audi Q4 e-tron. A differenza della MEB, la MEB Entry adotta una trazione anteriore fornita da un motore elettrico da 226 CV. Le prestazioni sono notevoli, con un'accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi e una velocità massima di 160 km/h.
Volkswagen ID.2all è dotata del pacchetto di sistemi avanzati di assistenza alla guida chiamato Travel Assist e dei fari IQ.Light con tecnologia avanzata. Gli interni del veicolo presentano un design moderno e minimale, con uno schermo orizzontale posizionato al centro della plancia e un display che funge da cruscotto. Il bagagliaio offre una capacità che varia da 490 a 1.330 litri, garantendo una notevole versatilità.
Questa versione di serie del Volkswagen ID.2all è uno dei dieci nuovi modelli elettrici che Volkswagen ha programmato di lanciare entro il 2026. Quest'anno saranno introdotte la ID.3 con restyling, la ID. Buzz a passo lungo e la ID.7. Seguiranno un suv elettrico compatto nel 2026 e un modello economico con un prezzo inferiore a 20.000 euro.
Ha chiuso in rialzo Piazza Affari, in una giornata che ha visto gli indici migliorare nella seconda parte della giornata. A Milano vendite su Leonardo e Telecom Italia TIM
Ha chiuso in moderato rialzo Piazza Affari, in una giornata che ha visto gli indici migliorare nella seconda parte della giornata. A Milano vendite su Leonardo e Telecom Italia TIM. In territorio misto le banche
Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,12% a 27.243 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 26.864 punti e un massimo di 27.318 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato un minimo 0,05%. Performance in ribasso, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,64%) e per il FTSE Italia Star (-0,93%). Nella seduta del 26 giugno 2023 il controvalore degli scambi è sceso a 1,85 miliardi di euro, rispetto agli 1,99 miliardi di venerdì.
Bitcoin oltre i 30.000 dollari (meno di 28.000 euro).
Lo spread Btp-Bund è rimasto oltre i 165 punti, l’euro oltre gli 1,09 dollari.
Vendite sui Leonardo (-4,68%), il peggior titolo del paniere principale di Piazza Affari. Secondo gli osservatori i mercati starebbero pensando a un cambio di scenario nel conflitto in Ucraina. In difficoltà anche Telecom Italia (-3,49%), sempre alle prese con le ultime novità legate alla valorizzazione della rete.
In territorio misto i bancari. UniCredit ala fine è salita dello 0,72% mentre IntesaSanpaolo ha perso lo 0,13%. In calo più marcato BPER Banca (-1,3%) mentre BancoBPM è rimasta vicina alla parità (-0,2%).
Acquisti su Maire Tecnimont (+3,37%) che ha annunciato che le controllate Tecnimont e Tecnimont Arabia, facenti parte della business uni integrated E&C solutions, si sono aggiudicate due contratti EPC lump-sum turn-key relativi all'espansione petrolchimica della raffineria SATORP (una joint venture composta da Saudi Aramco e TotalEnergies) a Jubail, Arabia Saudita. Il valore complessivo dei contratti è di circa 2 miliardi di dollari. I contratti riguardan l'esecuzione di due package dell'impianto. Lo scopo del lavoro prevede tutti i servizi di ingegneria, la fornitura di apparecchiature e materiali, le attività di costruzione, pre-commissioning e commissioning e avrà una durata di circa 4 anni. I nuovi contratti portano il totale delle acquisizioni di nuovi ordini del gruppo da inizio anno a superare i 2,6 miliardi di euro.
(Teleborsa) - Seduta no per la Borsa di Milano, che fa molto peggio degli altri mercati europei per il peso delle banche, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. Gli investitori si trovano infatti a valutare il tentato ammutinamento dei mercenari del gruppo Wagner nel fine settimana in Russia e le possibili implicazioni per la guerra in Ucraina.
Inoltre, S&P Global ha tagliato le stime 2023 di crescita sulla Cina per la natura disomogenea della ripresa post-Covid che necessita di ulteriori stimoli; l'agenzia di rating ipotizza un PIL a +5,2%, in calo dal precedente +5,5%, a causa di consumi deboli e di un mercato immobiliare in difficoltà.
Sul fronte macroeconomico, il morale delle imprese tedesche è peggiorato per il secondo mese consecutivo a giugno, secondo quanto emerso dal sondaggio dell'IFO Institute.
Prevale la cautela sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,41%. L'Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,58%. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 69,01 dollari per barile.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +154 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,84%.
Tra i mercati del Vecchio Continente contrazione moderata per Francoforte, che soffre un calo dello 0,67%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,80%, e sotto pressione Parigi, che accusa un calo dello 0,75%.
Giornata "no" per la Borsa italiana, in flessione dell'1,17% sul FTSE MIB, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 28.940 punti, in calo dell'1,14%.
Scendono o perdono terreno tutte le Blue Chip di Milano.
Le peggiori performance si registrano su Leonardo, che ottiene -5,39% (in linea con il comparto europeo dopo le notizie del fine settimana in Russia). Vendite a piene mani su BPER, che soffre un decremento del 4,25%. Scivola Banca MPS, con un netto svantaggio del 3,01%. In rosso Banco BPM, che evidenzia un deciso ribasso del 2,89%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Maire Tecnimont (+5,51%, dopo i contratti petrolchimici per 2 miliardi di dollari in Arabia Saudita), De' Longhi (+2,06%), Caltagirone SpA (+1,76%) e Pharmanutra (+1,00%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -2,90%. Spicca la prestazione negativa di Banca Popolare di Sondrio, che scende del 2,32%. Danieli scende del 2,03%. Calo deciso per Webuild, che segna un -1,85%.
All'imbarcazione del patron di Lvmh (che controlla Dior, Bulgari, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton, Tiffany e Moët & Chandon) non è stato concesso di attraccare a Mergellina
Il Simphony è rimasto all’àncora per tutta la giornata di venerdì al largo di via Caracciolo, a poca distanza da Castel dell’Ovo. Al super yacht di Bernard Arnault non è stato concesso di attraccare a Mergellina, unico porto di riferimento a Napoli per le grandi barche. E così il patron di Lvmh — multinazionale cui fanno capo aziende del lusso fra cui Christian Dior, Bulgari, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton, Tiffany, Moët & Chandon, Veuve Clicquot — dopo uno sguardo lanciato verso Capri e il Golfo si è diretto verso altri porti. Dove attraccare e scendere a terra non è un problema.
Anche Barry Diller, ad di una società attiva nel campo del cinema e dei media cui fanno capo Expedia e Tripadvisor, ha rinunciato a Napoli. Con il suo Eos — una goletta tre alberi che il miliardario, marito della stilista Diane von Fürstenberg ha acquisito nel 2009 — si è diretto altrove. Neanche il suo veliero — uno dei più grandi yacht a vela privati al mondo, lungo 90 metri — secondo il Regolamento che la Capitaneria di Porto ha introdotto da quest’anno, per motivi di sicurezza non può entrare nel porto di Mergellina.
La regola
Una disposizione contro la quale ha tuonato il leader degli industriali partenopei Costanzo Jannotti Pecci, puntando il dito contro una norma che impedisce al turismo di lusso di fare rotta su Napoli. Una regola che impone lo stop alle barche lunghe più di 75 metri alle quali è vietato entrare nel porto turistico. Massimo Luise è uno degli amministratori del molo di Mergellina, quello dei vip. Ed è sempre restio a commentare le ordinanze. «Ci sono le regole e noi le rispettiamo, ma in questo caso non si può non rilevare che le ripercussioni di questa disposizione sono notevoli. Da quest’anno l’impossibilità di accogliere una categoria di imbarcazioni di enorme prestigio comporterà la perdita per il nostro territorio in termini economici di cifre importanti: solo per l’indotto dai 50 ai 100mila euro al giorno. In una stagione decine e decine di milioni».
Gli altri scali
Le barche che non si fermano a Napoli vanno lontano. Luise racconta che in tanti restano nel Mediterraneo, ma fanno rotta su Malta, Spagna e Francia. «È un peccato per Napoli, che è una città speciale piena di cultura e tradizione e con un aeroporto di riferimento, non poter più accogliere ospiti del calibro di Leonardo Di Caprio, Johnny Depp, Jeff Bezos e Jennifer Lopez che negli anni scorsi sono stati qui. Confido che gli organi competenti, che hanno sempre supportato l’industria turistica di eccellenza, anche questa volta trovino una soluzione che possa coniugare la sicurezza con i benefici economici e di immagine di cui la nostra città necessita. Il turismo è il nostro petrolio — aggiunge Luise —. E non si può dimenticare che ciò che si muove al seguito di un maxi yacht è notevole. Con ogni barca ne viaggiano almeno altre dieci e gli occupanti arrivano con aerei privati e hanno bisogno di servizi che fino ad ora Napoli ha saputo dare: è stata accogliente e propositiva sotto diversi punti di vista. È una città senza limiti con bellezze naturali, artistiche, archeologiche, grande appeal. Che offre davvero molto».
Le restrizioni
Il danno anche relativo al business dal momento che c’è chi ha fatto base in città per fare affari e valutare investimenti sul territorio. Con le nuove regole, per essere chiarissimi, non potranno approdare con la nuova barca neanche i fedelissimi Dolce e Gabbana. Nè pensare di fare qui una festa come quella che organizzarono pochi anni fa che portò a Napoli decine di navi oltre i 30 piedi e in pochi giorni movimentò milioni, soldi di cui beneficiò tutto il Golfo.
La newsletter del Corriere del Mezzogiorno
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.
Ricadute occupazionali: 2700 nuovi posti di lavoro complessivi stimati
Il progetto industriale, del valore di 500 milioni di euro in cinque anni, avrà ricadute occupazionali positive, stimate in 2.700 posti di lavoro fra diretti e indiretti.
A oggi sono state assunte quasi 100 persone, su un totale previsto di 600: con un incremento previsto di circa 100 nuovi dipendenti all'anno per i prossimi cinque anni.
I reparti produttivi potranno ospitare complessivamente fino a 12 linee produttive: a oggi tre linee produttive sono dedicate al Modern Oral Velo e una alla Nicotine Replacement Therapy.
Un polo produttivo e dell'innovazione che utilizza energia 100% da fonti rinnovabili grazie ad un impianto fotovoltaico da 1.200 MWh di energia elettrica all'anno, equivalenti al consumo energetico annuale di 240 case monofamiliari a cui si aggiunge un impianto a biomassa certificata PFSC, proveniente da foreste sostenibili, in grado di produrre oltre 1.900 MWh di energia termica.
Lo stabilimento
Il sito, a pochi centinaia di metri dalla sede di Wartsila Italia, si estende su una superficie di 11.440 metri quadrati, suddivisi in tre zone di produzione da 1800 metri quadrati ciascuna, 3.600 metri quadrati tra laboratori, uffici di produzione, locali tecnici, uffici amministrativi, mensa e sale riunioni, 1.800 metri quadri per lo One Day Storage, ovvero il magazzino materie prime e prodotti finiti di prossimità.
A questi si aggiungono 600 metri quadrati circa per utilities e infine gli spazi per i parcheggi. L'Innovation Hub ospita anche la digital boutique di BAT, l'acceleratore della trasformazione digitale dell'azienda: un laboratorio di innovazione, il primo in Europa, a disposizione di tutte le sedi BAT nel mondo progetti innovativi.
Gli interventi delle autorità
La dichiarazione di Fabio de Petris,ad di Bat Italia
La realizzazione di questo nuovo centro di produzione e innovazione rappresenta «un contributo concreto alla crescita occupazionale ed economica del Paese. Basti pensare che al di là dei 2.700 nuovi posti di lavoro stimati e degli investimenti fino a 500 milioni di euro per il nuovo sito, alla cui costruzione hanno contribuito 88 aziende italiane con commesse per più di 35 milioni di euro, negli ultimi dieci anni BAT Italia ha investito oltre 300 milioni di euro per l'acquisto di tabacchi italiani di alta qualità, supportando circa 400 aziende della filiera agricola di BAT Italia, che conta oltre 6.000 addetti».
Lo ha detto Fabio de Petris, amministratore delegato di Bat Italia, a margine dell'inaugurazione ufficiale dello stabilimento di San Dorligo della Valle, che si è tenuta oggi, venerdì 23 giugno.
«Abbiamo inoltre creato proprio in Italia - ha specificato de Petris - un sistema di Open Innovation che ci consente di collaborare continuativamente con innovative start up italiane che utilizzano tecnologie avanzate per dare risposte concrete alle sfide che affrontiamo».
Dal punto di vista tecnico, de Petris ha spiegato che «il completamento del "A Better Tomorrow™️ Innovation Hub” segna una tappa fondamentale nella strategia globale di BAT per l'innovazione e la sostenibilità».
In altre parole, «il nuovo polo produttivo è infatti dedicato ai prodotti a potenziale rischio ridotto e con Velo, il primo delle nostre nuove categorie di prodotti ad essere realizzato nel nostro hub di Trieste e ad essere Made in Italy, BAT diventa la prima azienda del settore a distribuire la gamma più completa di queste nuove categorie in Italia».
La dichiarazione di Andrea Di Paolo, vicepresidente Bat Trieste
Siamo molto orgogliosi e contenti, contiamo che questo hub diventi un punto di riferimento a livello mondiale per il gruppo».
Così Andrea Di Paolo, vicepresidente Bat Trieste, che definisce la giornata odierna, con l'inaugurazione ufficiale dello stabilimento di Trieste, «un momento di fondamentale importanza sia per l'azienda che per il territorio».
«Siamo riusciti in soli 21 mesi, anche grazie alle autorità locali e a diversi partner, a costruire il nostro innovation hub; tempi record, un “best case” importante, perché fa capire quanto strategico sia il Paese Italia per il gruppo BAT, che ha voluto realizzare fortemente qui questo hub».
Quanto all'impatto che l'azienda ha avuto a Trieste, Di Paolo ha sottolineato la «grande collaborazione fin dall'inizio con istituzioni e cittadini» ricordando che «questo stabilimento è stato costruito soprattutto grazie a imprese del territorio: abbiamo dato loro più di 30 milioni di euro e abbiamo trovato ottime professionalità».
La dichiarazione di Zeno D’Agostino, presidente di Sistema Autorità portuale Mare Adriatico orientale
«Questa inaugurazione rappresenta il successo di un modello di organizzazione del nostro territorio che vede nel sistema portuale uno snodo fondamentale».
Lo sottolinea Zeno D'Agostino presidente porti di Trieste e Monfalcone, all'inaugurazione dello stabilimento BAT a Trieste. «In pochi anni - ricorda - un sito che stava per essere dismesso, è diventato parte di un disegno di sviluppo, grazie all'Interporto di Trieste e ai suoi soci. Abbiamo investito molto anche per migliorare l'accessibilità di quest'area, che a breve sarà pienamente integrata con la ferrovia, dopo la conclusione dei lavori di RFI alla stazione di Aquilinia. Questo sito con il supporto della Regione Fvg oggi è soprattutto il luogo simbolo delle possibilità che il nostro Paese può avere all'interno dell'evoluzione della logistica globale, dimostrando che anche in Italia, si possono dare risposte efficaci e affidabili a player importanti che desiderano investire».
D'Agostino ha ringraziato BAT «che ha creduto nel nostro modello di sviluppo, tanto che ha portato in un anno e mezzo lo stabilimento all'effettiva operatività, creando nuove opportunità di lavoro. Sono tempi di risposta e risultati di cui possiamo andare orgogliosi a vantaggio della comunità triestina e regionale», ha concluso.
La dichiarazione del ministro Adolfo Urso
«In questi mesi del 2023 l'Italia per la prima volta nella sua storia è cresciuta più di Usa, Giappone, Gran Bretagna e Francia. L'eurozona è in recessione, e di questo siamo preoccupati, ma oggi è il momento dell'Italia e di Trieste, come porto dell'Europa centrale. Su questo scommettiamo insieme».
Lo ha ribadito il ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, all'inaugurazione dello stabilimento Bat. «Dicevano che sarebbe aumentato solo lo spread e invece oggi è diminuito. Dicevano che la borsa di Milano sarebbe crollata invece è cresciuta, dicevano che gli investitori sarebbero fuggiti dall'Italia e continuano a arrivare».
«Lunedì sarò a Berlino dove nascerà un nuovo format con Germania e Francia, un format sulla politica industriale in Europa, dove esamineremo un primo dossier, per arrivare all'autonomia strategica sulle materie prime, per una duplice transizione, green e digitale». Ancora il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, sottolineando l'importanza di mettere in campo «risorse destinate a scommettere sul futuro, su un piano di transizione 5.0».
La dichiarazione del presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga
«L'inaugurazione dell'Innovation Hub di Bat - ha detto il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga durante l'inaugurazione - è non un evento importante solo per il Friuli Venezia Giulia ma di rango nazionale e anche internazionale e dobbiamo esserne orgogliosi»
Peugeot 3008 si trova in una fase di rinnovamento con la terza generazione caratterizzata da importanti cambiamenti, a partire da una carrozzeria dal design più sportivo. Ma questa non è l'unica novità rilevante: la terza serie introdurrà anche una nuova variante elettrica chiamata Peugeot e-3008, che rappresenterà il modello di punta della gamma. Vediamo meglio:
Così prende forma la nuova Peugeot 3008 2023
Peugeot 3008 2023 punta a sorprendere
Così prende forma la nuova Peugeot 3008 2023
Le nuove anticipazioni sulla Peugeot 3008 2023 si concentrano sull'i-Cockpit, caratterizzato da un ampio schermo panoramico curvo ad alta definizione da 21 pollici, posizionato sopra la plancia in una configurazione sporgente e rivolto verso il conducente. All'interno della stessa cornice sono presenti due pannelli: uno per la strumentazione e l'altro, di tipo touch, per il sistema multimediale.
L'effetto di galleggiamento del nuovo i-Cockpit della Peugeot 3008 è accentuato da una speciale illuminazione ambientale a Led posizionata sotto lo schermo. Il compatto volante a due razze, in linea con la tradizione, è posizionato più in basso rispetto ad altre marche, per consentire una visione più agevole dello schermo della strumentazione.
La nuova Peugeot 3008 sarà basata sulla piattaforma Stla Medium del gruppo Stellantis, che rappresenta un'evoluzione rispetto alla piattaforma Emp2 attuale. In questo modo Peugeot può introdurre per la prima volta un powertrain completamente elettrico.
Al momento, l'unico dettaglio fornito dal produttore riguardo al sistema di propulsione è che la versione con la batteria più capiente offrirà un'autonomia di 700 chilometri. Questo suggerisce che la gamma dei veicoli elettrici della 3008 sarà basata su due tagli di batteria: uno con una capacità di circa 90 kWh e un altro più compatto da 60 kWh, offrendo così una gamma di percorrenza e un prezzo più accessibili.
La nuova piattaforma dovrebbe permettere l'introduzione di una versione a trazione integrale elettrificata della 3008, basata sulla e-3008, che sarà dotata di un motore elettrico per ogni asse. Per quanto riguarda le altre motorizzazioni, Peugeot 3008 2023 dovrebbe rinunciare al diesel, come già fatto con la 408.
La gamma sarà aperta dalla variante elettrificata Hybrid 136 e-DCS6, basata sul motore turbo a benzina da 1.2 litri, che è già presente nella serie attuale. Il cuore dell'offerta sarà costituito principalmente dalla versione plug-in ibrida basata sul motore da 1.6 litri, disponibile con potenze di sistema intorno ai 200 CV.
Peugeot 3008 2023 punta a sorprendere
La rilevanza della nuova Peugeot 3008 risiede anche in un importante aspetto tecnologico: il veicolo segnerà l'introduzione della nuova piattaforma Stla Medium, che sarà utilizzata per la produzione futura di veicoli elettrificati di dimensioni medie e grandi nell'ambito di Stellantis. La vettura sta compiendo una decisa transizione verso il segmento dei suv-coupé.
Questo rinnovamento si estenderà anche all'interno dell'abitacolo, dove l'i-Cockpit avrà un design completamente nuovo. Una svolta attesa potrebbe essere l'integrazione dei display strumentali e dell'infotainment in una singola struttura, come suggerito dalle recenti foto spia.
La plancia avrà un orientamento sempre più orizzontale e, all'interno di un aggiornamento generale, si prevede che mantenga i toggle switch, cioè i pulsanti a sfioramento che hanno caratterizzato gli interni della seconda generazione della 3008.
La console centrale potrebbe includere un piccolo selettore di marcia al posto della tradizionale leva del cambio automatico. Questa scelta, oltre ad avere un valore stilistico, permetterà di risparmiare spazio, consentendo di dedicare centimetri preziosi a vani di stoccaggio più piccoli e alla piastra di ricarica wireless per smartphone. La casa automobilistica francese presenterà il nuovo modello a settembre 2023, ma i clienti dovranno attendere diversi mesi prima di poter ricevere le prime consegne. Il prezzo atteso? Tra i 30.000 e i 35.000 euro.
Tutto pronto per la fruizione del credito d'imposta in favore degli esercenti che aggiornano i registratori di cassa telematici. Il bonus è pari al 100 per cento della spesa e fino a 50 euro per ogni misuratore
Via libera dall’Agenzia delle Entrate per la fruizione del credito d’imposta previsto dal bonus registratori di cassa 2023.
Gli esercenti che adattano i propri misuratori fiscali alle nuove regole possono beneficiare del credito d’imposta del 100 per cento della spesa nel limite di 50 euro per ogni registratore.
Si tratta delle nuove disposizioni relative alla trasmissione dei dati stabilite dal decreto legge n. 36/2022, che ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini.
Il bonus si utilizza in compensazione, tramite F24, dalla prima liquidazione periodica IVA dopo la registrazione della fattura per l’adeguamento.
Bonus registratori di cassa 2023: le istruzioni per accedere al credito d’imposta
L’Agenzia delle Entrate con il nuovo provvedimento n. 231943, firmato dal Direttore il 23 giugno 2023, dà il via libera alla fruizione del bonus registratori di cassa telematici.
Si tratta del credito d’imposta concesso in favore degli esercenti che adattano alle nuove regole i registratori telematici utilizzati per memorizzare e trasmettere al Fisco i dati dei corrispettivi giornalieri.
L’incentivo viene riconosciuto per il 100 per cento della spesa sostenuta nel 2023 nel limite di 50 euro per ogni strumento.
Le nuove disposizioni relative alla trasmissione dei dati sono quelle individuate dal DL n. 36/2022 (articolo 18, comma 4-bis), il quale ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini.
L’Agenzia ha adeguato il processo di riconoscimento della conformità dei registratori telematici alle nuove disposizioni per la trasmissione dei dati ai fini della lotteria istantanea e ha approvato le relative specifiche tecniche con il provvedimento n. 15943 dello scorso gennaio.
Per favorire il processo di aggiornamento dei misuratori fiscali, dunque, l’articolo 8 del Decreto Aiuti quater (DL n. 176/2022) ha previsto in favore degli esercenti il contributo sotto forma di credito d’imposta.
Bonus registratori di cassa 2023: modalità di fruizione
Gli esercenti potranno utilizzare il bonus esclusivamente in compensazione attraverso il modello F24.
Questo potrà essere inviato tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al mese della registrazione della fattura relativa all’adeguamento del registratore e al pagamento tracciabile del corrispettivo, cioè effettuato tramite gli strumenti individuati con il provvedimento n. 73203/2018, come carte di debito, di credito e prepagate e i bonifici bancari o postali.
Il credito va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino al termine dell’utilizzo.
I beneficiari non potranno fruire del credito se al conferimento della delega F24 in base all’ordine cronologico di presentazione i fondi stanziati non risultano sufficienti a coprire l’importo.
Lo scarto del modello F24 è comunicato al soggetto che lo ha trasmesso tramite un’apposita ricevuta che si può consultare attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
Il codice tributo da indicare nel modello sarà istituito con una successiva risoluzione dell’Agenzia.
Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 23 giugno 2023
Definizione delle modalità di attuazione del credito d’imposta per l’adeguamento, per effetto dell’articolo 18, comma 4-bis del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri - articolo 8 del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176
I conducenti spesso pensano che l'inverno sia la stagione più dura per la loro auto e prendono molte precauzioni come parcheggiare all'interno per proteggerla. Dimenticano evidentemente che l'estate ha la sua parte di svantaggi. Durante il giorno, il caldo, i raggi solari e il forte abbassamento della temperatura che può verificarsi durante la notte possono influire notevolmente sul buon funzionamento del veicolo.
Su alcune marche di automobili sono presenti dei collettori solari che, anche a motore spento, fanno girare le ventole, il che permette l'aspirazione dell'aria esterna e riduce notevolmente il riscaldamento. Ma andiamo oltre: di seguito sono riportati alcuni suggerimenti da seguire per proteggere l'auto dal sole e dal caldo. Approfondiamo in questo articolo:
Auto, quali danni può provocare il sole
Altri modi per proteggere l'auto dal caldo
Auto, quali danni può provocare il sole
Chi ha un garage o un posto auto coperto dovrebbe parcheggiare il veicolo ovvero continuare a utilizzarlo durante il periodo estivo. Il parcheggio all'interno o sotto un tetto è una protezione contro le temperature estreme e i raggi cocenti del sole.
Durante il periodo estivo, le strade possono diventare estremamente calde. Se non le gomme non sono state gonfiate correttamente, è più probabile che si appiattiscano a contatto con la superficie stradale calda. La differenza di temperatura tra il giorno e la notte può anche avere un impatto sul livello di pressione degli pneumatici. Durante l'estate è importante prestare particolare attenzione alla pressione dei propri pneumatici.
Quando possibile, parcheggiare l'auto in un luogo non esposto alla luce solare diretta. Più esattamente sotto un albero, in un garage o su un lato ombreggiato della strada può fare la differenza nel lungo periodo. È anche un modo semplice ed economico per proteggere la tua auto dal sole senza dover investire tempo o denaro.
Qualsiasi parte dell'auto composta in gran parte di gomma rischia di essere danneggiata dagli sbalzi di temperatura durante l'estate. La gomma si espande quando fa caldo e si contrae quando fa freddo: questo accumulo di contrazione e rilascio di tensione può causare la rottura e la rottura delle cinghie del motore.
Non c'è molto da fare per evitarlo, ma assicurarsi di portare l'auto in un'officina se senti un rumore stridente proveniente dal motore: questo potrebbe essere un segno di danneggiamento della cinghia.
I liquidi presenti nell'auto rischiano di evaporare durante la calura estiva. Prestare particolare attenzione al mantenimento dei livelli del liquido motore: liquido lavacristallo, liquido di raffreddamento motore, liquido dei freni e olio motore.
Altri modi per proteggere l'auto dal caldo
Sottoposto al calore dei raggi solari, l'abitacolo di un'auto può raggiungere una temperatura di 60 gradi. Il primo istinto del guidatore in questo caso è quello di accendere al massimo il sistema di climatizzazione. Tuttavia, questo rischia di rompere un parabrezza, a causa dello shock termico causato dalla differenza di temperatura tra l'interno e l'esterno del vetro.
Anche se i parabrezza delle auto stanno diventando sempre più resistenti grazie al continuo miglioramento delle tecniche di laminazione, non è raro che si verifichino crepe o urti nei periodi di calore elevato. Anche in questo caso, la saggia precauzione è parcheggiare l'auto all'ombra, proteggere il finestrino con un parasole ed evitare le buche.
Se bisogna parcheggiare l'auto all'aperto per la maggior parte del tempo, alla luce diretta del sole, si potrebbe investire nei vetri oscurati. Possono aiutare a proteggere l'interno dell'auto dai raggi del sole senza compromettere la visibilità.
Perché non spruzzare uno strato di cera per proteggere la vernice dell'auto dall'esposizione al sole? È un modo relativamente economico per garantire che la vernice non sbiadisca dall'esposizione diretta alla luce solare.
Mentre spesso prendiamo le precauzioni necessarie per proteggere la nostra auto dagli effetti dannosi dell'inverno, spesso dimentichiamo che tutti questi problemi possono verificarsi durante i caldi mesi estivi.
(Teleborsa) - Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Nel frattempo sui mercati USA si muove in territorio negativo l'S&P-500, che registra una flessione dello 0,59%.
Lieve calo dell'Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,089. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,36%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 68,94 punti, in calo dello 0,82%.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +155 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,91%.
Tra i mercati del Vecchio Continente vendite su Francoforte, che registra un ribasso dello 0,99%, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,54%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,55%.
Giornata "no" per la Borsa italiana, in flessione dello 0,73% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che chiude la seduta a 29.272 punti, in calo dello 0,70%.
L'autunno segnerà l'arrivo di una serie di significative aggiunte al catalogo dei veicoli. Dr focalizzerà sempre più l'attenzione sui modelli dei nuovi marchi Sportequipe e Ickx, che arricchiranno la gamma di Dr ed Evo. La prima ondata includerà i modelli Sportequipe e Ickx. Successivamente, verranno introdotti i modelli ed Evo. Facciamo il punto della situazione:
Nuove auto Dr
Nuove auto Evo
Nuove auto Sportequipe
Nuove auto Ickx
Nuove auto Dr
Dr 6.0 si posiziona come il modello di punta nella gamma del produttore molisano, basandosi sul crossover cinese Chery Tiggo 7 Pro. Questo veicolo è equipaggiato con un motore turbo a benzina da 1.5 litri a 4 cilindri, che offre una potenza di 154 CV e una coppia di 210 Nm. Il motore è accoppiato a un cambio a variazione continua a 9 rapporti, che trasferisce la potenza alle ruote anteriori del veicolo.
Dr 6.0 presenta dimensioni generose, con una lunghezza di 450 cm, un'altezza di 174 cm e un passo di 267 cm. Offre una capacità di carico minima di 380 litri. Inoltre, è disponibile una versione bi-fuel a benzina e Gpl, che riduce la potenza a 149 CV. Dr 6.0 è disponibile sia nella versione a benzina che in quella a Gpl, con prezzi rispettivamente di 28.900 euro e 29.900 euro.
Dr 3.0, nella sua versione aggiornata, è un B-Suv caratterizzato da una lunghezza di 4,17 metri. Questo veicolo ha subito un restyling nel design della parte anteriore e ha ricevuto un nuovo sistema di infotainment da 9 pollici che supporta sia Android Auto che Apple CarPlay. Sono state apportate migliorie al pannello di controllo del sistema di climatizzazione e ai rivestimenti interni. Il nuovo Dr 3.0, basato sulla piattaforma Chery Tiggo 3x Plus, è già disponibile per l'acquisto a partire da 15.000 euro per la versione equipaggiata con un motore a benzina da 116 CV di potenza, mentre la versione con motore a benzina e GPL da 114 CV è disponibile al prezzo di 20.400 euro.
Il pick-up Dr, denominato PK8, è stato lanciato sul mercato come una versione migliorata del modello precedente Evo Cross4. Presto sarà disponibile anche una terza variante, la più ricca, sotto il nuovo marchio Sportequipe.
Dal punto di vista tecnico, le caratteristiche rimangono sostanzialmente identiche: il veicolo presenta una lunghezza di 5,31 metri, una configurazione a quattro porte, un motore turbodiesel da 2.0 litri con una potenza di 136 CV e una coppia di 320 Nm. È dotato di un cambio manuale, un riduttore e una trazione integrale selezionabile elettronicamente. Le principali differenze riguardano l'aspetto esteriore e il prezzo di vendita. Il modello PK8 offre un pacchetto distintivo rispetto alla versione Evo e viene commercializzato al prezzo di 33.900 euro.
La nuova Dr 1.0 Ev, allestita secondo le specifiche del marchio Sportequipe, è stata presentata al MiMo 2022, ma ha subito un cambio di programma e farà presto il suo debutto nella gamma Dr. Questa city car elettrica, con una lunghezza di 3,20 metri, è derivata dalla Chery eQ1 ed è equipaggiata con una batteria da 31 kWh e un motore sincrono a magneti permanenti da 61 CV, che produce una coppia di 150 Nm. L'autonomia dichiarata raggiunge i 250 km e la ricarica rapida con una sorgente da 50 kW richiede solamente mezz'ora. Da 19.000 euro.
Nuove auto Evo
La gamma si evolve con l'introduzione dell'Evo 3 e il restyling dell'Evo 4, che presenta nuove caratteristiche stilistiche, soprattutto nella parte anteriore, mantenendo il medesimo motore e la completa dotazione della versione precedente. Da 19.000 euro.
La vera novità è rappresentata dall'Evo 5, un suv compatto di 4,32 metri, estremamente spazioso grazie al passo di 2,57 metri e al bagagliaio con una capacità di carico di 690 litri. Il veicolo è equipaggiato con un motore benzina turbo da 1.5 litri, che eroga 136 CV e 210 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti e a un sistema a doppia alimentazione Thermohybrid benzina e Gpl, che permette una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. La dotazione include il freno di stazionamento elettronico, interni in eco pelle, tettuccio elettrico, sistema di infotainment da 8 pollici, telecamera posteriore, cerchi in lega da 17 pollici e gruppi ottici a Led. Da 19.500 euro.
Il pick-up Cross 4, lungo 5,315 metri, offre spazio per 5 passeggeri con un ampio cassone ed è equipaggiato con un motore common rail da 2.0 litri di ultima generazione, che sviluppa 136 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale 4x4 con riduttore elettronicamente inseribile, un peso di 2.040 kg e una capacità di traino fino a 2.000 kg. Nonostante sia un veicolo di categoria N1 dedicato al lavoro, presenta un abitacolo confortevole e dotato di sedili in eco pelle, sistema di infotainment touch da 9 pollici con supporto per Android Auto e Apple CarPlay, Cruise Control, TPMS e climatizzatore. Da 24.000 euro.
Nuove auto Sportequipe
Sportequipe ha presentato il suo nuovo maxisuv a 7 posti che si distingue nel suo segmento di mercato grazie a una configurazione tecnica innovativa. Questo modello adotta un sistema ibrido plug-in con batterie ricaricabili esternamente, abbinato a un motore termico a doppia alimentazione benzina-Gpl. Sportequipe 8 Hybrid Plug-in, è strettamente derivata dalla cinese Chery 8 Pro Max ed è uno dei numerosi modelli in arrivo per il nuovo marchio italiano. Si tratta di un veicolo a ruote alte a 7 posti, disponibile anche con trazione integrale, e con dimensioni medio-grandi.
Sportequipe 8 Hybrid Plug-in è in grado di erogare una potenza totale di 320 CV, con una coppia massima combinata di 510 Nm e un'accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 7 secondi. Il motore termico è un turbo 4 cilindri da 1.5 litri, che sviluppa una potenza di 156 CV, e viene abbinato a due motori elettrici alimentati da un pacco batterie da 19,27 kWh, offrendo un'autonomia complessiva di 100 km in modalità completamente elettrica. Da circa 30.000 euro.
Nuove auto Ickx
Ickx K2 è il primo modello del nuovo marchio. Questo veicolo adotta un motore diesel tradizionale con trazione integrale e cambio automatico. Il suo design prende ispirazione dal mondo dei fuoristrada classici, in particolare dalla Jeep Wrangler, e presenta come caratteristica distintiva un tetto asportabile.
La lunghezza della Ickx K2 è di 4,64 metri, con un passo di 2,74 metri. È disponibile solo con un motore turbodiesel da 2.0 litri, che eroga una potenza di 162 CV e una coppia di 380 Nm. Il veicolo è equipaggiato con trazione integrale inseribile e un cambio automatico a otto marce. La casa automobilistica dichiara una velocità massima di 160 chilometri orari, una capacità di traino di 1.500 kg e un consumo omologato di 10,3 litri ogni 100 chilometri, con emissioni di CO2 pari a 272 grammi per chilometro.
Ickx K2 presenta un'altezza minima da terra di 220 mm, consentendo un notevole grado di superamento degli ostacoli. L'assetto è caratterizzato da cerchi da 20 pollici con pneumatici misura 285/50, sospensioni anteriori a doppio triangolo e sospensioni posteriori con ponte rigido. Da 50.000 euro circa.