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Friday, June 16, 2023

La beffa sulle tasse se si si ha uno stipendio tra 9-28mila euro con la nuova rifoma del fisco - Business Online

Se si ha uno stipendio (o guadagni) tra i 9-28mila euro si è davvero beffati sulle tasse con la nuova riforma fisco? La nuova riforma fiscale è stata presentata in Consiglio dei Ministri e si avvia a modificare sistema di tassazione ma anche di detrazioni e deduzioni per lavoratori e cittadini italiani.

Al momento sono ancora diverse le ipotesi di novità in discussione, alcune delle quali però saranno decisamente meno vantaggiose per alcune fasce reddituali.

  • Con uno stipendio (o guadagni) tra i 9-28mila euro si è davvero beffati sulle tasse con nuova riforma fisco
  • Detrazioni nuove in riforma fisco e come incidono su stipendi e guadagni


Con uno stipendio (o guadagni) tra i 9-28mila euro si è davvero beffati sulle tasse con nuova riforma fisco

Stando a quanto riportano alcune simulazioni relative a calcoli di pagamento delle tasse con eventuali nuove aliquote Irpef al momento in discussione, chi sarà davvero beffato dalle nuove tasse con la nuova riforma del fisco sono coloro che percepiscono redditi più bassi e medio-bassi, tra i circa 9mila e 28mila euro.

Le ipotesi di revisione delle aliquote Irpef attuali sono diverse e puntano alla riduzione delle attuali quattro aliquote per portarle a tre. Le attuali quattro aliquote Irpef in vigore in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La prima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, coloro che con redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, cioè chi ha redditi tra 2.150 euro circa e 3.700 euro al mese circa, ci guadagnerebbe decisamente considerando che l’aliquota di tassazione scenderebbe dal 35% al 27%. E si tratterebbe di vantaggi per chi percepisce redditi più alti.

Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui fino a 26-27mila euro, per cui ci potrebbe essere aumento di tasse di ben 300 euro, e penalizzati sarebbero anche coloro che percepiscono redditi più bassi fino a 15mila euro. Una vera e propria beffa, considerando che una revisione della tassazione dovrebbe agevolare chi percepisce redditi più bassi.

Altra ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Con questo schema di revisione Irpef, tutte le fasce di reddito sarebbero avvantaggiate, considerando che chi ha redditi da 25 mila euro all’anno pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro per chi ha redditi più alti.

Anche con la terza ipotesi di revisione Irpef sarebbero beffati coloro che percepiscono redditi più bassi fino a circa 28mila euro. Questa ipotesi di modifica Irpef prevede le seguenti tre nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
  • aliquota del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Come ben si nota, anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro, cioè per chi percepisce redditi più bassi, non ci sarebbe alcun vantaggio, restando l’aliquota di tassazione al 23%, e la beffa sarebbe poi per chi percepisce redditi medi tra 15mila e 28mila euro per cui la tassazione diventerebbe maggiore aumentando la relativa aliquota Irpef dal 25% al 27%. Paradossalmente, però, si ridurrebbe la tassazione per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro.

Ultima ipotesi in ordine di arrivo di revisione Irpef prevede infine le seguenti aliquote:

  • del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa nuova ipotesi di revisione Irpef tenderebbe a privilegiare chi percepisce redditi tra i 15mila e i circa 30mila euro per cui si calcolerebbe una riduzione delle tasse da pagare con conseguenti aumenti dei guadagni, che potrebbero, in generale, oscillare tra i circa 50-60 euro per i redditi più bassi, per arrivare comunque a privilegiare i redditi più alti per cui si avrebbero risparmi tra gli 800 e gli oltre mille euro.

Detrazioni nuove in riforma fisco e come incidono su stipendi e guadagni

Ad incidere su stipendi e guadagni dei lavoratori ci sono anche le nuove detrazioni che dovrebbero essere messe a punto con la nuova riforma del Fisco. Il governo ha, infatti, chiaramente espresso la volontà di un riordino generale delle attuali detrazioni al 19% e alcuni bonus attualmente disponibili, ad accezione di spese sanitarie, spese per l’istruzione dei figli e interessi passivi sui mutui.

Per la revisione delle detrazioni in vigore, l’ipotesi di modifica attualmente in discussione prevede detrazioni differenti in percentuali in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.
In questo caso, per chi ha redditi più bassi fino a 15mila non ci sarebbe alcuna beffa. Al contrario, chi ha redditi più bassi sarebbe avvantaggiato rispetto a chi percepisce redditi più alti per cui la percentuale di detrazione si abbasserebbe progressivamente fino ad azzerarsi del tutto per redditi alti oltre i 100mila euro. 
 

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