DALLO STAMPAGGIO AL RICICLO - Meno rifiuti, più crescita, più innovazione. In una riga, è questo l’obiettivo dell’economia circolare. Per dare un’accelerata alla conversione “green” delle proprie attività industriali e alla produzione di nuovi modelli elettrici, Stellantis parte da un capannone dismesso del complesso industriale di Mirafiori, a Torino. Una volta, dalla porta 16 di corso Settembrini 53 si accedeva al reparto stampaggio; oggi, quell’area di 73.000 metri quadri ospita il primo Circular Economy Hub italiano del colosso guidato da Carlos Tavares, costato 40 milioni di euro e che prevede di dare lavoro a 550 addetti entro il 2025.
NUOVA VITA PER MOTORI E CAMBI… - Il Circular Economy Hub di Stellantis è già in funzione. Per ora, le attività riguardano soprattutto la rigenerazione completa di motori e trasmissioni provenienti dalla rete di assistenza di tutti i marchi del gruppo Stellantis. L’obiettivo è recuperare componenti usurati o difettosi, dandogli una seconda vita e offrendoli quindi a un prezzo più conveniente per i clienti, con una qualità in linea con quella dei ricambi nuovi. Ma come funziona, nella pratica, questo processo? I cosiddetti “tolti d’opera”, in questo caso propulsori e cambi giunti al termine del loro ciclo vitale, vengono privati delle parti in plastica, smontati e lavati con lavatrici industriali ad alta pressione o a ultrasuoni. Si recuperano teste, basamenti, alberi: l’obiettivo è salvare almeno il 60% del materiale proveniente dalla rete assistenziale. A valle di questo processo entrano in gioco isole di lavoro in cui il personale specializzato di Stellantis si occupa di assemblare manualmente i motori e i cambi rigenerati; nei prossimi mesi sorgerà una linea semiautomatica, con l’obiettivo di velocizzare le operazioni di montaggio e aumentare il gettito fino a 100 componenti al giorno. Ognuno di essi sarà sottoposto a un programma di test su banco prova, per verificare che la qualità finale rispetti i parametri di riferimento per i ricambi equivalenti.
… E PER LE BATTERIE - Nel Circular Economy Hub di Mirafiori Stellantis ha anche allestito un’area dedicata alla diagnosi e alla riparazione delle batterie che alimentano i motori di tutti i modelli elettrici del gruppo. Fino a dieci pacchi batteria al giorno vengono aperti e controllati per individuare eventuali difetti, e una volta effettuato il bilanciamento dei moduli della “pila” l’azienda garantisce il più alto livello di qualità finale possibile, immettendo gli accumulatori sul mercato come rigenerati a un prezzo più conveniente rispetto al nuovo.
AL CUORE DELL’HUB - Un’altra area di circa 5.500 metri quadrati attualmente in fase di allestimento ospiterà il cuore della logistica del Circular Economy Hub di Mirafiori. Qui avverranno sia lo stoccaggio dei componenti esausti sia la gestione di quelli rigenerati. La capacità di stoccaggio, considerando un’altezza utile di dieci metri, è di circa 3800 posti pallet.
FINO A 45 “NUOVE” AUTO AL GIORNO - Nel Circular Economy Hub di Mirafiori, infine, Stellantis ha previsto un’intera area di circa 5.000 metri quadrati dedicata al ricondizionamento dei veicoli. L’obiettivo, entro aprile 2024, è di farne tornare in strada fino a 45 al giorno, smontando e bonificando sia parti meccaniche che di carrozzeria. Le operazioni, per ora, sono in una fase pilota, ma a regime sarà operativa una linea semiautomatica e gli operai lavoreranno su due turni.
Stellantis inaugura il suo primo Circular Economy Hub a Torino - AlVolante
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