Mercati: azioni globali in generale aumento, con timori sull’inflazione USA più contenuti.
Tuttavia, l’Asia resta incerta negli scambi, con nìuna evidente debolezza delle azioni cinesi che ha limitato i guadagni nell’intera regione.
Rinnovate tensioni Pechino-Washington e dati macroeconomici cinesi non soddisfacenti hanno fermato il Dragone.
Che succede oggi nei mercati?
Mercati oggi: l’Asia non decolla, Cina colpita
Le azioni in Asia-Pacifico sono state per lo più al ribasso negli scambi di oggi dopo che l’S&P 500 a Wall Street ha raggiunto un altro record di chiusura durante la notte.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,72% nel pomeriggio.
Le azioni della Cina continentale sono diminuite, con il composito di Shanghai che ha perso lo 0,74% e la componente di Shenzhen l’1,097%.
Il ribasso è arrivato quando i dati ufficiali hanno mostrato che l’inflazione dei consumatori e dei produttori cinesi è aumentata a marzo rispetto a un anno fa.
L’indice dei prezzi al consumo per marzo è aumentato dello 0,4% rispetto allo scorso anno, più delle aspettative di un aumento dello 0,3% in un sondaggio Reuters. L’indice dei prezzi alla produzione di marzo è balzato del 4,4% rispetto allo scorso anno, contro le stime di un sondaggio Reuters per un aumento del 3,5%.
In Giappone, le azioni hanno superato la tendenza generale al ribasso a livello regionale. Il Nikkei 225 è salito dello 0,62% mentre l’indice Topix ha guadagnato lo 0,76%. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,18%.
La Cina, quindi, ha spinto verso il basso l’indice MSCI ex Giappone Asia dello 0,4%, non aiutato dalle preoccupazioni per ulteriori tensioni tra Washington e Pechino.
Gli USA hanno incorporato sette società cinesi di supercomputing nella lista di aziende coinvolte in attività militari e dunque viste come una minaccia per la sicurezza.
Clima teso anche a causa di una nave da guerra statunitense che ha navigato nelle acque vicino a Taiwan, agitando la Cina.
Rendimenti Treasury in calo
I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni si sono mantenuti vicini al minimo di due settimane, vicino all’1,6%, il che ha sollevato le azioni tecnologiche statunitensi e portato l’S&P 500 a una chiusura record.
Si sono placate, intanto, le preoccupazioni sul un aumento dell’inflazione USA. Un inaspettato incremento del numero di americani che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione, insieme alla ripetizione del presidente della Fed Jerome Powell che l’inflazione non era una preoccupazione, ha aiutato a calmare i nervosismi del mercato obbligazionario.
La notte è stata euforica, ancora, a Wall Street. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,42% a 4.097,17, il secondo record di chiusura consecutivo.
Anche il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 57,31 punti chiudendo la sua giornata di negoziazione a 33,503,57, mentre l’indice tecnologico Nasdaq Composite è balzato dell’1,03% chiudendo a 13,829,31.
Mercati ancora in festa a Wall Street, Cina in calo. Che succede? - Money.it
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