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Nell'ultima seduta della settimana, le Borse europee sono in cerca di spunti per consolidare i guadagni della vigilia. Gli indici tuttavia per il momento si muovono attorno alla parità, in attesa della pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro americano e mentre lo stallo tra i Paesi Opec+ continua a mantenere il prezzo del petrolio, pur in lieve calo, sopra i 75 dollari al barile. Giovedì il cartello dei produttori di greggio non è riuscito a raggiungere un accordo per l'aumento della produzione e ha spinto il barile a toccare i massimi dal 2014.
Così il DAX 30 di Francoforte e Stoxx 600 corteggiano nuovi massimi, mentre il FTSE MIB di Piazza Affari cerca di riavvicinarsi alla soglia psicologica di 25.500 punti che fa fatica a superare stabilmente ormai da 13 anni. A passo incerto anche il CAC 40 di Parigi, il Ftse 100 di Londra, l'IBEX 35 di Madrid e l'AEX di Amsterdam.
Attesa per l'apertura di Wall Street, che ha fatto registrare nella prima seduta del secondo semestre del 2021 il 35esimo record stagionale. Con bassa volatilità l’indice S&P 500 sta inanellando una serie di massimi storici pressoché costante. Anche perché il suo alter-ego finanziario, ovvero i rendimenti dei Treasury a 10 anni, sono poco competitivi esprimendo un rendimento inferiore all’1,5%. I dati macro continuano a offrire segnali di ripresa. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese a 346mila contro le 415mila della settimana precedente e in calo rispetto alle 388mila attese.
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