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Thursday, July 29, 2021

Le Borse di oggi, 29 luglio. I listini Ue accelerano con trimestrali e Fed: la stretta agli aiuti è sul ta... - la Repubblica

MILANO - Ore 16:15. I listini europei accelerano dopo che la Fed ha mantenuto i tassi fermi e confermato gli acquisti al termine della riunione di mercoledì sera. Le decisioni erano attese dai mercati, ma le modifiche al comunicato post-riunione e le parole di Jerome Powell, il presidente della Banca centrale americana, confermano che in seno alla Fed la discussione sul tapering, la fine degli aiuti, è presente. Powell ha mantenuto dritta la barra sulla pazienza, spiegando che il "Pil degli Stati Uniti è sulla buona strada per mettere a segno la sua maggiore crescita da decenni" e il mercato del lavoro "ha mostrato un miglioramento, ma la strada" per la ripresa "è ancora lunga". Sullo spauracchio dell'inflazione ha chiarito ancora una volta che un livello elevato dei prezzi non è preoccupante perché legato a fattori temporanei e confermato di fatto un approcio accomodante, in cui saranno i dati a guidare le prossime mosse. Ma il fatto che nel comunicato si scriva che l'economia americana ha fatto progressi "verso i nostri obiettivi" della massima occupazione e della stabilità dei prezzi e continueremo a valutare" i passi in avanti "nelle prossime riunioni" rinvia ai prossimi mesi una decisione sul tapering che secondo gli analisti ormai non è lontana. Qualche indizio in più dovrebbe arrivare a settembre, da Unicredit si annunciano l'annuncio ufficiale a dicembre con partenza della riduzione degli stimoli a gennaio 2022.

Sempre dagli Stati Uniti è arrivata la prima lettura del Pil del secondo trimestre: è cresciuto del 6,5% rispetto ai tre mesi precedenti, secondo la lettura preliminare diffusa dal Dipartimento del commercio, dopo il +6,4% del primo trimestre del 2021, dato rivisto a +6,3%. Sono così andate deluse le attese che erano per un +8,4%, ma i dati mostrano che l'attività economica è tornata ai livelli pre-Covid.

Per il momento la reazione dei mercati è improntata all'ottimismo e in Europa gli scambi si rafforzano. A giocare a favore dei listini ci sono anche i dati sull'indice del "sentimento economico" europeo, l'Esi, misurato dalla Commissione. A luglio è aumentato per la sesta volta consecutiva nella Ue a 27 (+0,9) e nell'area euro (+1,1). Il livello attuale (118,0 nell'Ue, 119,0 nell'area euro) è il più alto registrato (cioè dal 1985). E così Milano segna un guadagno dello 0,9%, Parigi sale dello 0,4%, Londra dell'1% e Francoforte dello 0,4%. Anche Wall Street tratta in positivo: il Dow Jones sale dello 0,5% e il Nasdaq aggiunge lo 0,25%.

Molte le trimestrali anche su Piazza Affari: St si mette in evidenza in positivo dopo aver portato i ricavi del primo semestre sopra quota 6 miliardi di dollari (+39%) e aver annunciato una revisione al rialzo delle stime per i ricavi del 2021 a quota 12,5 miliardi. Ancora in asta di volatilità Carige, che segna un guadagno teorico vicino al +16%. 

Forte rimbalzo, dopo giornate assai negative, per i listini cinesi. I mercati hanno registrato una forte correzione nelle ultime sedute a causa dell'ennesima stretta di Pechino sull'attività economica (nel mirino, dopo il tech, è finito il settore dell'istruzione privata). Ma ora dal governo hanno corretto il tiro, facendo filtrare informazioni sul fatto che la reazione del mercato fosse eccessiva. Un segnale è stato dato confermando il permesso alle società cinesi di quotarsi negli Stati Uniti, purché soddisfino i requisiti posti dal governo. Il vice presidente della China Securities Regulatory Commission, Fang Xinghai ha rassicurato i broker in un incontro virtuale nella serata di ieri che le quotazioni all'estero sono vitali per l'attrazione di capitale straniero, ma che devono rispondere alle preoccupazioni di Pechino riguardanti la sicurezza nazionale. Questo passo distensivo verso il mercato ha fatto scattare i titoli tecnologici a Hong Kong (+3,3% per l'indice generale), mentre la Borsa di Shanghai è salita dell'1,49% e Shenzhen del 3,1%. Bene anche Tokyo, che finora è stata meno legata a questi movimenti, e stamattina ha guadagnato lo 0,73%.

Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 106 punti, sullo stesso livello della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale è pari allo 0,61%.

Tra le materie prime, il prezzo dell'oro è in rialzo: il metallo con consegna immediata sale dello 0,43% a 1816 dollari l'oncia. Prosegue il rialzo del petrolio spinto dal calo delle scorte in Usa, segno che la ripresa non si arresta nonostante il perdurare del Covid e la diffusione della variante Delta. Il greggio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,58% a 72,81 dollari al barile.

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