I 265 mila voucher sono già stati tutti accaparrati. E così tutto lascia pensare che da oggi i cinquantatré milioni di euro messi a disposizione dal Governo scivoleranno via in un attimo: proprio come olio d'argan caldo nel bel mezzo di un massaggio ayurvedico, visto che si parla del Bonus terme.
Da stamane si comincia a fare sul serio. Da mezzogiorno in poi, le strutture che si sono accreditate potranno riversare sul sito di Invitalia la valanga di richieste dei clienti interessati ai 200 euro di bonus da spendere alle terme. Una rincorsa al benessere e al relax che ha convinto, si calcola, più di 500 mila italiani a programmare una giornata tra saune e manipolazioni cervicali. "La cifra esatta di quanti hanno fatto domanda - spiega Massimo Caputi, presidente di Federterme - la sapremo solo stasera. Il numero potrebbe essere gonfiato, perché sicuramente qualcuno avrà fatto richiesta in più siti termali e per più persone, non avendo capito che il bonus è personale ed una tantum. Ma sentendo gli associati, una cosa è certa: siamo stati letteralmente sommersi. E alcune strutture hanno scelto di mettere un tetto massimo per gli ospiti. Ma siamo felicissimi di questa iniziativa, che grazie anche alla semplicità di accesso sta dando risultati sorprendenti. E farà da volano all'intero indotto, riempiendo alberghi, ristoranti e negozi".
Per chi gestisce il turismo legato a sorgenti d'acqua, pozze bulicanti, fanghi, bagni, calidarium e inalazioni, il decreto-legge del 5 agosto si preannuncia dunque una vera manna dopo la crisi innescata dalla pandemia, che nel 2020 ha visto crollare gli incassi fino al 90 per cento. Ma come funziona il bonus? Le strutture che hanno voluto partecipare, e sono tantissime - 74 nel solo Veneto, 15 in Toscana, 24 in Campania, solo per fare qualche esempio - hanno dato la loro disponibilità a fine ottobre. Dando la possibilità ai clienti di fare richiesta diretta sui loro siti. Nei prossimi giorni lo si potrà ancora fare, ma da oggi scatta il passaggio successivo, con il riversamento delle domande a Invitalia. Anche per questo il personale delle terme da stamattina è sul piede di guerra: sarà una guerra contro il tempo.
Più si fa in fretta e più bonus si portano a casa. "Pensi che noi abbiamo messo su una task force di addetti - racconta Marcello Cicalò, direttore operativo del gruppo Italian Hospitality Collection che raggruppa in Toscana le terme di Fonte Verde a San Casciano, Bagni di Pisa e Grotta Giusti a Montecatini Terme - abbiamo avuto una media di 130 adesioni l'ora. L'iniziativa del governo è stata geniale: permette a un turismo, considerato di nicchia, una visibilità incredibile. Terme sono sinonimo di benessere fisico e psichico. E mai come adesso tutti ne abbiamo bisogno".
Il bonus - che è svincolato dal reddito - dovrà essere utilizzato entro 60 giorni. Altrimenti, i soldi torneranno nel "calderone". Se le prestazioni a cui ci si sottopone sono più di una, tra la prima e la seconda non possono passare più di 45 giorni. Chiaramente, tutte le spese oltre i 200 euro sono a carico del cliente. Dunque, via coi bagni di vapore e con lo scrub agli acini d'uva. Il bonus terme sembra aver sbloccato così bene i "chakra" della categoria che c'è chi invoca il bis per il 2022. "Speriamo che ci sia un nuovo finanziamento - dice Aldo Ferruzzi, general manager delle Terme di Cervia, in Romagna - altri incentivi per fare scoprire alle persone la bellezza di un relax tutto made in Italy".
Bonus terme, più di mezzo milione di domande. Ma le prenotazioni sono già sold out - La Repubblica
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