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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee reagiscono bene alle decisioni della Fed e alla parole di Jerome Powell. «La nostra decisione di avviare il tapering non ha alcuna implicazione sulle future decisioni riguardanti i tassi d’interesse»: il presidente della Fed ha detto ciò che le Borse volevano sentirsi dire, il fatto che la Fed abbia avviato la riduzione degli stimoli eccezionali lanciati durante la pandemia (l’acquisto di titoli di Stato e di mutui-bond per 120 miliardi al mese) non significa che stia preparando anche il futuro rialzo dei tassi.
E ha lasciato i tassi invariati anche la Bank of England, a dispetto delle attese di un rialzo del costo del denaro, che sarebbe stato il primo tra le maggiori banche centrali mondiali. La BoE ha comunque lasciato aperta la possibilità di inasprire la politica monetaria presto, sottolineando che un aumento dei tassi «potrà arrivare nei prossimi mesi», se l'economia continuerà a migliorare come previsto. La decisione non è stata unanime: nella riunione odierna due dei nove membri della Monetary Policy Committee, il comitato monetario della BoE, hanno votato per un incremento immediato di 15 punti base.
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Trimestrali sotto i riflettori a Piazza Affari, corre Tenaris
Sul fronte societario a Piazza Affari si guardano i conti del terzo trimestre delle società quotate.Intesa Sanpaolo ripiega ancora in Borsa dopo i conti confermando la reazione fiacca degli operatori visto che tutte le attenzione sono rivolte al nuovo piano industriale. Le azioni tornano sotto 2,50 euro. Corre Tenaris che ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 326 mln di dollari e ricavi in crescita del 73%, oltre le stime. Snam Rete Gas ha chiuso i primo 9 mesi dell'anno con ricavi a 2,33 mld (+15%) e un utile netto a 938 mln (+7%), dal cda è anche arrivato l'ok all'acconto del dividendo 2021 di 0,1048 per azione. Molte le big di piazza Affari a presentare i conti al mercato. In arrivo anche i numeri di Banca Generali, Cnh Industrial,Banca Mps, Enel, Inwit, Maire Tecnimont.
Il petrolio rimbalza dopo la giornata nera
In rialzo i prezzi del greggio, dopo la giornata nera della vigilia. La seduta di mercoledì 3 novembre è stata pesante in generale per il comparto energia, su cui ha pesato il rialzo delle scorte Usa, così come quello della produzione Usa che è tornata a 11,5 mln barili al giorno, ovvero sui livelli pre uragano Ida. Alle pressioni al ribasso, dicono gli analisti di Mps Capital Services, potrebbe avere contribuito anche la notizia che a fine mese riprenderanno i negoziati con l’Iran. Inoltre, è attesa la riunione dell’Opec+ da cui non dovrebbero giungere particolari novità. «Stando alle ultime dichiarazioni - dicono gli analisti - i Paesi produttori dovrebbero optare per una conferma dell’aumento programmato di 400.000 barili al giorno anche a dicembre, nonostante le pressioni giunte di recente da parte soprattutto del Presidente Usa, Biden, per una maggiore produzione».
Borse europee vivaci, Powell convince i mercati. A Milano sprint di Tenaris - Il Sole 24 ORE
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