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Thursday, November 11, 2021

Tesla, il «doppio colpo» di Elon Musk: vende azioni a 1.000 dollari e le ricompra a 6 - Corriere della Sera

Il colpo

Stando alla documentazione finanziaria comunicata proprio dalla Sec, Musk ha venduto di titoli azionari Tesla per un valore complessivo di circa 5 miliardi di dollari, circa 4,5 milioni sul mercato a oltre mille dollari l’una. Sembra, però, che alla vendita del pacchetto - condotta anche per ragioni fiscali - è seguito un acquisto di oltre 2 milioni di azioni (2.154.572), dal momento che il fondatore della casa automobilistica ha esercitato un diritto di stock option (la possibilità di acquistare un titolo a un valore prefissato a prescindere dalle variazioni di prezzo avvenute nel tempo): e in questo caso il prezzo pagato, in base al «vecchio» accordo è stato un valore assai più convenientedi 6,24 dollari ad azione, pari a uno guadagno del 99,4% (con una risalita a 1.067 dollari). I «nuovi» titoli, pagati in precedenza per 14 milioni di dollari, valgono già 2,3 miliardi. Un comportamento al limite dell’aggiotaggio, un reato finanziario che si basa sulla speculazione sulle compravendite di valori o azioni sulla base di informazioni riservate. E sul quale la Sec non tarderà a dire la sua.

I trascorsi con la Sec

Come detto, la Sec ha già da tempo gli occhi puntati sull’imprenditore statunitense. Nell’ultimo caso, perché i documenti finanziari rivelati proprio dalle autorità dimostrano che Elon Musk aveva già iniziato la vendita il 14 settembre e quindi avrebbe deciso molto prima del risultato del sondaggio condotto su Twitter. A operazione conclusa, Musk deteneva ancora 1,22 milioni di azioni Tesla aperte e altri 170,4 milioni in un trust, per un valore totale di 183 miliardi di dollari al prezzo di chiusura del 10 novembre.

Ma non è la prima volta che la Consob americana riprende Musk: già quest’estate aveva provato a contenere il suo incredibile potere di smuovere i mercati con un solo tweet. Una serie di lettere legali erano state inviate ai legali di tesla per ricordare che tutti i post dovevano essere passati valutati dall’ufficio legale prima della pubblicazione. Infatti è così già dal 2018, quando ha patteggiato con l’authority di Borsa una multa di 20 milioni, l’addio alla presidenza e la supervisione dei tweet dopo aver annunciato di fare un’offerta per delistare la Tesla a 420 dollari ad azione. I legali della Tesla – ha riferito la Sec – non avrebbero controllato in passato almeno due «outing» di Musk (in uno sosteneva che il prezzo dell’azione era troppo alto).

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