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Thursday, January 20, 2022

Inflazione area euro al 5%, mai così alta. Lagarde (Bce): “Nel 2022 i prezzi freneranno - Il Fatto Quotidiano

L’istituto di statistica europeo Eurostat ha confermato che lo scorso dicembre l’inflazione dell’area euro si è attestata al 5%, il valore più alto dall’inizio delle sue rilevazioni, nel 1997. Il dato è in linea con la stima preliminare diffusa lo scorso 7 gennaio. A livello di singoli paesi le maggiori tensioni sui prezzi al consumo si rilevano in Spagna (6,6%), Germania (5,7%) e Olanda (6,4%). Più contenuti i valori degli indici di Francia (3,4%) e Portogallo (2,8%). Italia nel mezzo con un’inflazione al 4,2%. Dalla Germania arriva però oggi un nuovo segnale sulle tensioni inflattive. L’ indice dei prezzi alla produzione, che tende ad anticipare l’andamento dei prezzi al consumo, è balzato in dicembre del 5% rispetto a novembre, ben oltre il rialzo previsto dello 0,8%. Fuori dall’Unione europea ieri era stato diffuso il dato della Gran Bretagna anche in questo caso con valori record in dicembre. L’inflazione ha raggiunto il 5,4%, livello che non si vedeva da 30 anni. Rispetto al mese prima i prezzi sono saliti in media dello 0,5%.

La presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, ha ribadito oggi che i prezzi si stabilizzeranno per poi scendere dal 2022. Lagarde ha quindi escluso imminenti cambiamenti della politica monetaria nel breve termine. “Consideriamo che durante l’anno 2022 (i prezzi,ndr.) si stabilizzeranno e caleranno gradualmente nel corso dell’anno”; ha detto, aggiungendo he questo calo dovrebbe proseguire nel 2023 e nel 2024. Per lei, un innalzamento dei tassi come prevede la Fed negli Usa per contenere l’inflazione avrebbe conseguenze nefaste in Europa. “Auspico che la politico monetaria sia un ammortizzatore della crisi e soprattutto non un freno alla crescita”, ha dichiarato Lagarde. La presidente della Bce ha infine auspicato la creazione una “capacità di bilancio comune europeo. Quanto al patto di stabilità: “Penso che delle regole torneranno, mi pare evidente, perché l’Europa è un club e la zona euro lo è ancora di più perché condividiamo la stessa moneta. In un club, ci sono delle regole, ogni membro le deve rispettare.”

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